Falsa partenza, pochi giorni per rifare l’Ascoli


Non basta la reazione d’orgoglio, dopo il gol di Strizzolo, all’Ascoli nella sfida con il Modena. Che ha confermato i limiti e le carenze della rosa a disposizione di Viali e la necessità di intervenire in maniera massiccia nelle ultime ore di mercato, con almeno 6-8 acquisti

Ci si può aggrappare all’ultima mezzora, alla reazione d’orgoglio dopo il gol subito, per non lasciarsi prendere dallo sconforto. Di certo, però, la sconfitta a Modena, la seconda su due partite in campionato, ha confermato inequivocabilmente che quest’Ascoli, pur considerando le assenze di Buchel e Forte, senza un massiccio intervento sul mercato è destinato ad un campionato di grandissima sofferenza (per essere ottimisti…). Rispetto al disastroso esordio di Cosenza, quanto meno al “Braglia” i bianconeri sono scesi in campo con un’altra determinazione, hanno lottato e, una volta in svantaggio, almeno hanno avuto una buona reazione d’orgoglio che avrebbe anche potuto portare al pareggio.

Ma i limiti tecnici e strutturali di questa squadra sono emersi anche a Modena con imbarazzante evidenza, così come la confusione che regna sovrana tra le fila bianconere. Si potrebbe aggiungere che ad essere in confusione sembra soprattutto mister Viali ma, a sua discolpa, è giusto sottolineare che anche Guardiola o Klopp avrebbero difficoltà a mettere in campo una squadra con un minimo di senso con questa rosa a disposizione. Anche perché a Modena l’allenatore bianconero aveva scelte quasi obbligate. Sicuramente non aveva alternative in difesa, con i soli Botteghin (al momento un altro giocatore rispetto al miglior difensore della serie B che era lo scorso anno) e Quaranta al centro, Adjapong a destra e con un buco a sinistra (con la squalifica di Falasco e i problemi fisici di Haveri), coperto schierando in quel ruolo Giovane. Che pure sarebbe servito anche a centrocampo, vista l’assenza per squalifica di Buchel e l’assoluta insussistenza di Kraja e Masini.

In avanti, poi, con Forte squalificato e Dionisi evidentemente indietro di condizione, c’era solo Pedro Mendes come punta centrale, mentre l’unica possibile alternativa a Rodriguez e Millico era Manzari (che quando è entrato ha lasciato una buona impressione). Scelte obbligate a parte, è evidente che anche l’allenatore ci sta mettendo del suo perché, a prescindere da tutto, è inammissibile alla seconda giornata di campionato vedere in campo una squadra che, al di là dei limiti tecnici-strutturali, sembra essere alla prima amichevole di precampionato, con nessuna idea di gioco e giocatori che non sanno cosa fare in mezzo al campo. Perchè al di là di quell’ultima mezzora di orgoglio, anche a Modena la prima ora di gioco dell’Ascoli è stata semplicemente sconfortante. Incapace di costruire anche semplicemente qualcosa che assomigliasse ad un’azione di gioco, l’Ascoli ha cercato di contenere gli attacchi di un Modena che non è sembrato irresistibile ma che, comunque, di occasioni per passare in vantaggio, prima del decisivo gol di Strizzolo, ne ha avute diverse.

D’altra parte se il primo tempo si è chiuso sullo 0-0 è solo merito di Viviano, autore di un paio di interventi importanti e di un autentico miracolo sulla violenta conclusione di Manconi, deviata d’istinto sulla traversa. La musica non è cambiata ad inizio ripresa, con Viviano ancora protagonista di un doppio intervento (anche se con il sospetto di un fuorigioco) e un’ulteriore opportunità costruita da Zaro, il cui tiro è stato deviato di poco fuori dopo uno slalom alla Maradona tra le “statuine” bianconere. Quasi inevitabile è quindi arrivato il gol di Strizzolo, determinato da un orrendo piazzamento della difesa bianconera, con Quaranta completamente fuori posizione e Botteghin che, indeciso se provare a contrastare di testa Manconi o tentare di chiudere su Strizzolo, non ha fatto nessuna delle due cose, lasciando l’attaccante modenese libero di concludere.

A differenza di Cosenza, dove dopo il gol del vantaggio dei rossoblu l’Ascoli aveva perso completamente la bussola, i bianconeri hanno reagito con veemenza allo svantaggio, con le armi (non molte) che hanno attualmente a disposizione ma creando comunque le occasioni per pareggiare. La migliore è capitata a Pedro Mendes nell’unica azione in verticale dell’Ascoli in queste due prime partite, con il portoghese perfettamente imbeccato da Rodriguez che, però, si è fatto respingere la conclusione da Gagno. Con il Modena fisicamente in difficoltà, l’Ascoli ha provato a premere, sia pure senza grandi idee e con una certa confusione, sfruttando anche la vivacità del nuovo entrato Manzari.

Nel finale una buona opportunità è capitata sui piedi di Adjapong che, da posizione decentrata, ha calciato debole e centrale, poi è arrivata l’espulsione di Quaranta (chiara occasione da gol) che complicherà le cose a Viali anche per martedì contro la Feralpi (quando a disposizione come centrali il tecnico bianconero avrà solo Botteghin e Bellusci). Se dal punto di vista della prestazione qualche timido passo avanti rispetto a Cosenza si può dire che si è visto, complessivamente rispetto ad una settimana fa la situazione è però più complicata e allarmante perché, invece dell’auspicata chiarezza, in questi giorni sembra aumentata la confusione e perché ora mancano solo 4 giorni alla conclusione del mercato e servirebbe una vera e propria rivoluzione per rendere realmente competitiva questa squadra.

Il problema è che si è arrivati a questo punto anche a causa degli errori commessi nella prima parte del mercato, con l’acquisto di giocatori che non sembrano all’altezza della serie B o comunque non sembrano poter essere utili alla causa. Sicuramente lo è Viviano, il migliore dei suoi a Modena, e non ci sono dubbi che lo sia Rogriguez. Che di certo non è stato brillante né a Cosenza né a Modena ma è l’unico tra i bianconeri che può inventare qualcosa (come il perfetto passaggio in verticale per Pedro Mendes poco dopo il gol del Modena). Qualche segnale incoraggiante è arrivato anche da Manzari, nei pochi minuti che è stato in campo. Dagli altri nuovi arrivati, invece, solo segnali altamente negativi. Detto di Masini e Kraja, Haveri è fermo ai box (ma può essere al massimo un rincalzo, non certo il titolare della fascia sinistra difensiva), Millico ha confermato di essere del tutto evanescente, mentre D’Uffizi di essere troppo acerbo.

Complessivamente analizzando l’attuale rosa dell’Ascoli non sono tantissimi i giocatori adeguati al campionato cadetto e, ironia della sorte, molti di questi per la società sono sul piede di partenza. Con il mercato aperto tutto è continuamente in evoluzione e tutto o quasi può cambiare nel giro di poco tempo. Al di là di tutto, però, al momento, considerando certo che Eramo, Dionisi, Falasco e Falzerano sono in uscita, per renderla quanto meno competitiva la rosa dell’Ascoli avrebbe bisogno di 6 nuovi acquisti: due esterni (uno a destra e uno a sinistra) e un centrale in difesa, almeno un centrocampista di livello, un trequartista e un attaccante centrale. Naturalmente se poi, come si continua a vociferare, anche Buchel e Forte dovessero essere messi sul mercato inevitabilmente poi dovranno essere adeguatamente sostituiti (e non sarà affatto semplice).

Anche perché si tratta di due giocatori di sicuro livello per la serie B, con Forte che, al di là della grave sciocchezza commessa a Cosenza, paga il fatto di giocare in una squadra che non è in alcuno modo capace di esaltare le sue qualità di centravanti da area di rigore. Certo, se poi il suo sostituto dovesse essere Nestorovski (come ipotizzato da radio mercato) le perplessità aumentano. Ancora più difficile, però comprendere perché l’Ascoli dovrebbe privarsi di quello che indiscutibilmente è il migliore centrocampista attualmente in rosa tra i bianconeri, l’unico di dare un minimo di equilibrio alla disastrosa mediana bianconera. Ricapitolando, in meno di 4 giorni la società bianconera dovrebbe portare a termine almeno 6 acquisti importanti, 8 se partono anche Buchel e Forte. Difficile, anche per una società con mezzi differenti rispetto all’Ascoli.

Nell’attesa di capire cosa accadrà e cosa sarà alla fine la rosa dell’Ascoli in questo campionato, intanto domani sera (martedì 29 agosto) si torna in campo con l’esordio stagionale dei bianconeri al Del Duca in una sfida con la neopromossa Feralpisalò (due sconfitte come l’Ascoli) che bisognerebbe comunque provare a vincere, a prescindere dalla prestazione. Per sperare di riuscirci, considerando che comunque non sarebbero disponibili gli eventuali nuovi arrivi, servirà per tutta la partita quanto meno la stessa cattiveria agonistica mostrata nel finale a Modena. Sperando che possa essere sufficiente…

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