Gli ennesimi lavori sul ponte di San Filippo, che dovevano iniziare il 1 luglio scorso per concludersi entro il 31 dicembre, non sono mai iniziati. Ora, dopo 6 mesi di silenzio, la delibera n. 382 e l’allegato documento istruttorio svela il mistero…
Dovevano terminare entro il 31 dicembre 2021 e invece non sono mai neppure partiti. Ed ora, finalmente, dopo oltre 5 mesi di mistero e di incomprensibili silenzi da parte del Comune, viene svelato finalmente il giallo. Parliamo dei lavori per la messa in sicurezza del ponte di San Filippo sul quale sorge il sospetto che insista una sorta di sortilegio, un incantesimo che puntualmente complica la situazione e allunga e fa slittare a dismisura le scadenze. Sospetto che, però, viene subito fugato dalla constatazione che in realtà questo è quanto avviene in quasi tutti gli interventi dell’amministrazione comunale, quindi se mai dovesse esserci un qualche sortilegio evidentemente grava sul Comune di Ascoli, non sul ponte di San Filippo.
Dove, però, di cose strane ne sono accadute e ne continuano ad accadere. Prima, 5 anni fa, quei lavori che sembravano non dover mai terminare, con la scadenza per il termine dei lavori stessi che di settimana in settimana veniva spostata sempre più in là. Poi l’indecente teatrino messo in scena dal sindaco Castelli al momento della sua inaugurazione e quel bicarbonato che, solo qualche tempo dopo, si è capito che in realtà serviva non ai presunti detrattori del primo cittadino, ma a tutti gli ascolani per digerire la beffa della necessità di intervenire nuovamente sul ponte poco dopo la fine di quegli interminabili lavori. Infine, l’estate passata, l’annuncio, con tanto di comunicato stampa dell’amministrazione comunale, dell’imminente avvio (dal 1 luglio) dei lavori “di sistemazione della pista ciclo pedonale”, con la contestuale chiusura al traffico del ponte stesso fino al 31 dicembre, che però in realtà non sono mai iniziati.
Un mistero che finalmente ha avuto una spiegazione nei giorni scorsi, con l’approvazione della delibera n. 382 del 7 dicembre che ha dato il via libera alla bozza di risoluzione consensuale del contratto di appalto riguardante “i lavori di sistemazione pista ciclopedonale ponte Ss. Filippo”. In pratica la ditta che si era aggiudicata la gara di appalto ha ammesso di non essere nelle condizioni di poter effettuare i lavori richiesti. Così, con lettera acquisita al protocollo del Comune con n. 86386 del 14 ottobre, ha chiesto la risoluzione consensuale del contratto motivando la richiesta con le difficoltà “nel conferimento delle terre e rocce da scavo, l’impossibilità di reperire personale specializzato e fornitori indispensabili per il corretto andamento del cantiere stesso, al continuo incremento dei prezzi verificatosi di recente”.
Al di là del solito discutibile comportamento dell’amministrazione comunale, che ha dato molto risalto e usato la solita stucchevole enfasi per annunciare l’avvio dei lavori (che, come vedremo, non sarebbero comunque partiti il 1 luglio come annunciato) ma poi non ha fornito più notizie e si è ben guardata dallo spiegare cosa stesse accadendo in questi 5 mesi, come spesso avviene dalla delibera n. 382 e, soprattutto, dall’allegato documento istruttorio emergono particolari molto interessanti che disegnano un quadro decisamente inquietante. Emerge, innanzitutto, con chiarezza che praticamente già quando sono terminati i lavori precedenti si sapeva che qualcosa non era andato per il verso giusto e, quindi, bisognava intervenire di nuovo.
Infatti i precedenti lavori sono terminati tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 e, da come si legge nel documento istruttorio, appena un anno dopo era già pronto il nuovo intervento per la sistemazione della pista ciclo-pedonale del ponte di San Filippo, inserito nel progetto “From Past to Smart – la strategia del comune di Ascoli Piceno per accompagnare la transizione verso la sostenibilità e la smartness urbana”.
Dal giugno 2018, però, per quasi 3 anni su quell’intervento è calato il più assoluto silenzio fino al febbraio scorso quando, con determina dirigenziale n. 373, è stato approvato il progetto esecutivo dei lavori (poi parzialmente rettificato con determina n. 1387 dell’11/5/2021), per un importo complessivo di 770 mila euro. Sulla base di quel progetto veniva indetta la gara di appalto a cui venivano invitate, con lettera protocollo n. 41378 del 21 maggio scorso, 20 ditte. E meno di un mese dopo, esattamente il 17 giugno i lavori venivano aggiudicati per un importo complessivo di poco meno di 600 mila euro. Il successivo 28 giugno, con la solita insopportabile enfasi, l’amministrazione comunale annunciava l’avvio dei nuovi lavori il successivo 1 luglio, con la contestuale chiusura al traffico in vigore fino al 31 dicembre 2021, scadenza fissata per il termine dei lavori stessi.
Da quel momento, però, su quell’intervento è calato il più assoluto silenzio. Il successivo 1 luglio il ponte non è stato chiuso, così come nei giorni successivi, e ovviamente non si è vista l’ombra di un cantiere che facesse pensare all’imminente avvio dei lavori. Dal Comune non è arrivata alcuna spiegazione ma, sempre dal documento istruttorio in questione, si scopre che in realtà anche se non ci fossero stati i problemi che hanno poi portato l’aggiudicataria dell’appalto a chiedere e ottenere la risoluzione consensuale, i lavori non sarebbero comunque mai potuto iniziare alla data indicata (1 luglio) perché in concreto il contratto di appalto è stato sottoscritto solamente il successivo 26 agosto, più di due mesi dopo l’aggiudicazione dell’appalto.
Altri due mesi di inutile attesa poi la citata lettera dell’azienda che chiede la risoluzione consensuale e, l’11 novembre successivo, l’accettazione, sempre da parte dell’azienda aggiudicataria dell’appalto, della bozza di risoluzione consensuale, sottoposta poi dall’amministrazione comunale al vaglio dell’Avvocatura del Comune. Ciò che maggiormente stupisce dalla lettura del documento istruttorio della delibera n. 382 (anche se, visti i precedenti, forse ci si dovrebbe stupire più di tanto) è che da un lato si evidenzia più volte la necessità di fare presto, di non perdere tempo per “scongiurare la perdita dei finanziamenti concessi”.
Dall’altro, però, si procede sempre con estrema e incomprensibile lentezza, come se in realtà quell’urgenza non ci fosse. In ogni caso, quell’intervento che doveva concludersi proprio in questi giorni e che non è mai partito ora bisognerà riprogrammarli. Ovviamente l’amministrazione comunale in proposito non fornisce alcuna informazione su come intende muoversi né, tanto meno, sui tempi del nuovo iter. Quello che però appare certo è che anche la seconda parte della telenovela del ponte di San Filippo promette di tenerci compagnia ancora per lungo tempo…