Una piazza giovane e colorata contro tutte le discriminazioni, emoziona il primo Pride del Piceno


Centinaia di ragazze e ragazzi ma anche di madri e padri con bimbi al seguito sabato scorso in piazza Giorgini per il primo Pride del Piceno, organizzato dal gruppo transfemministra e intersezionale “Liberә Tuttә”. Nella fotogallery le immagini più suggestive della giornata

’Cause we are beautiful no matter what they say, yes words won’t bring usa down no no, we are beatiful in every single way” (“Perché siamo belli, non importa quello

che dicono, le parole non ci abbatteranno, siamo belli in ogni modo”) recita “Beautiful”, una delle canzoni più belle di Christina Aguilera, sabato 31 luglio in piazza Giorgini straordinariamente interpretata da Elvira Bollettini, in uno dei momenti più emozionanti di quello splendido pomeriggio. Ed erano davvero belle le centinaia di persone che hanno sfidato il caldo torrido per riempire e colorare quella piazza, trasformando il primo Pride di San Benedetto del Tronto in una giornata davvero suggestiva ed indimenticabile, per certi versi storica.

E’ persino difficile da raccontare con le parole le coinvolgenti emozioni e suggestioni che ha regalato quella piazza così gioiosa e (per usare un termine così tanto in voga) così inclusiva, bisognava esserci per capire e (naturalmente per chi ha la sensibilità per farlo) per comprendere quanto fossero necessari per il nostro territorio un pomeriggio e una manifestazione del genere. Chi nei giorni e nelle settimane precedenti aveva fatto di tutto per cercare di boicottarla, paventando chissà quali eccessi, chissà quali comportamenti che “offendono la morale pubblica” (per citare le affermazioni di qualche politico locale evidente rimasto nel secolo scorso), si è dovuto ricredere di fronte a quella piazza. Nella quale erano presenti ragazze e ragazzi, intere famiglie, genitori con i figli piccoli dietro, oltre naturalmente a tante associazioni ed anche qualche rappresentante politico ed amministratore locale.

A caldo vi possiamo dire solo grazie” ha scritto sui social “Liberә Tuttә”, il gruppo transfemminista e intersezionale che opera nella provincia di Ascoli “per i diritti di tutti ad autodeterminarsi” (nato in seguito alle dichiarazioni della giunta regionale marchigiana in materia di aborto) che ha organizzato il Pride. In realtà bisognerebbe dire grazie a loro, alle infaticabili organizzatrici (Elisa Gaggiotti, Laura Gaspari, Elisa Ugo Gilormello, Valeria Cardarelli, Cecilia Di Domizio, Barbara Nicolai, Paola Giovannozzi) che non si sono lasciate scoraggiare dall’ostruzionismo (per usare un eufemismo) e dai tanti ostacoli che hanno trovato sulla loro strada.

Basterebbe, ad esempio, pensare che inizialmente il Pride si sarebbe dovuto svolgere sabato 24 luglio, giorno in cui a San Benedetto era in programma la Festa della Marina che, evidentemente, non poteva certo essere “dissacrata” e contaminata da un evento del genere. Poco male, però, perché alla fine il Pride è slittato solamente di una settimana ed ha comunque avuto un successo straordinario e per certi versi inimmaginabile. Dalla marcia trionfale verso il palco delle drag queen Nausica Vamp e Ursula, sulla musica del film “The Great Showman”, che di fatto ha dato ufficialmente il via all’evento che ha visto al centro dell’attenzione la lotta a tutte le discriminazioni e l’affermazione dei diritti LGBTQIA+. Con determinazione e senza tentennamenti, ma sempre in un clima estremamente positivo e, per quanto possibile, con la doverosa attenzione alle norme anti covid.

E’ la rabbia di tutte le discriminazioni, dei diritti negati  e dei diritti da difendere che ci ha spinte ad essere qui oggi– ha affermato Elisa Ugo Gilormello di Liberә Tuttә – è la necessità di colmare un vuoto che c’è in questo territorio, la voglia di fare rete, di lottare insieme”. “Spesso parlano di noi come un circo – ha aggiunto Nausica – ma se nel 2021 c’è ancora bisogno di questo circo è perché chi, essendo se stesso o se stessa, passeggiando per strada, continua a rischiare di essere malmenato, picchiato, insultato. Siamo ancora in un paese dove se una donna subisce violenza si dice che “se l’è cercata”. I diritti sono di tutti, quindi il Pride è di tutti. Fino a quando in Italia la situazione non cambia questo circo continuerà ad esistere per noi e per le generazioni future, perché anche il nostro paese merita di cambiare”.

Nel corso delle quasi tre ore di Pride si sono succeduti interventi dei rappresentanti delle varie associazioni presenti in piazza a piacevolissimo momenti di spettacolo che hanno coinvolto le centinaia di persone presenti (al centro dell’articolo la fotogallery con alcune immagini dell’evento).

Ovviamente si è parlato del ddl Zan, con Marte Manca di Nudm Transterritoriale che ha ricordato, anche a proposito di identità transgender, come “per 6 mesi abbiamo combattuto assieme a 117 associazioni per portare una legge doverosa per salvaguardare da persecuzioni e discriminazioni. A settembre saremo di nuovo nelle piazze per farci garantire il ddl Zan”. Anche il segretario di ArciGay Comunitas Ancona, Matteo Marchegiani, ha parlato del decreto contro l’omotransfobia sottolineando che non si tratta di una questione ideologica ma di salvaguardia della vita delle persone.

Quelli che in Senato rimandano e ostacolano la sua approvazione un giorno pagheranno le conseguenze con la storia” ha sostenuto Marchegiani che poi ha parlato anche di un modello di scuola inclusiva. Sulla sua stessa linea anche il rappresentante di “Robin Hood”, l’associazione studentesca legata alla Rete degli Studenti Medi che ha accusato la poca formazione in materia degli operatori scolastici, a suo dire alla base delle discriminazioni degli studenti nelle scuole, auspicando “una scuola più aperta verso quelle categorie che fino ad ora sono state ignorate, che faccia informazione su identità ed espressione di genere, e rispetti i pronomi di ognuno”.

Cecilia Di Domizio (Liberә Tuttә) ha poi lanciato un appello per l’apertura di “Casa Marcella”, la prima casa rifugio per persone trans e non binarie in Toscana promossa dall’Associazione Consultorio Transgenere di Torre del Lago e Nelumbo. A tal proposito è stata avviata una campagna di crowdfunding per ristrutturare la casa che verrà dedicata alla memoria di Marcella Di Folco, attrice protagonista del cinema di Fellini, alla nascita di sesso maschile che nel 1980, prima che in Italia entrasse in vigore una legge sul cambio di sesso, si sottopose ad un intervento di riassegnazione del sesso a Casablanca.

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Apprezzatissime e seguitissime le esibizioni di Sanjo, Perzo, Giovanni Smith, MeynSense, grande entusiasmo per la splendida performance di Simone Grelli e Elvira Bollettini che hanno proposto alcune canzoni cult (“I will survive” di Gloria Gaynor, la già citata “Beatiful” di Christina Aguilera, “Born This way” di Lady Gaga, ovviamente senza dimenticare “Tanti Auguri” della compianta Raffaella Carrà) mettendo in mostra, oltre alle loro enormi qualità vocali, anche la straordinaria capacità di muoversi sul palco e di trascinare il pubblico presente.

Ci hanno detto che un Pride a San Benedetto del Tronto non serve a nulla, ci hanno esortato a rimanere dentro al proverbiale armadio perché quello è il nostro posto, ci hanno ostacolato dicendo che la Festa della Marina fosse stridente con il Pride, ci hanno boicottato, preso in giro e minacciato, non sapendo che se toccano una, toccano tuttә noi. Questa piazza è per ogni persona queer cresciuta in provincia che non ha mai avuto intorno una rete di sostegno” ha concluso Valeria Cardarelli di Liberә Tuttә, dando appuntamento alla prossima edizione del Pride. Da segnalare, infine, che nel corso della manifestazione un gruppetto di 6-7 ragazzi giunti in piazza con intenzioni provocatorie hanno provato a scaldare l’ambiente (e magari provocare qualche reazione), lanciando insulti e le solite stantie battute discriminatorie. Non raccolte da una piazza che, anche per questo, ha dimostrato una straordinaria maturità.

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