Mentre il sindaco di P. S.Elpidio accusa i suoi concittadini e minaccia di chiudere il lungomare, nell’Ascolano il primo giorno della fase 2 la risposta dei cittadini è stata più che positiva. Aumento contenuto nel capoluogo, pochissime persone in circolazione nella vallata
Il sindaco di Porto Sant’Elpidio Franchellucci, nella serata di lunedì 4 maggio, è sbottato e ha minacciato provvedimenti per i prossimi giorni. “Oggi è stato un disastro – ha affermato mostrando una foto scattata sul lungomare – gruppi di gente senza mascherine in decine di zone della città e a meno di un metro di distanza, adolescenti in assembramento nei parchi e in periferia, nastri rossi strappati dai giochi per bambini. La libertà non può e non deve mettere in pericolo l’incolumità pubblica. L’ultimo Dpcm dà la possibilità ai sindaci di chiudere l’accesso in determinati luoghi qualora non sia possibile in non assembramento”.
Quello che, secondo il racconto del sindaco, è accaduto a Porto Sant’Elpidio è esattamente ciò che si temeva potesse accadere con l’avvio della cosiddetta fase 2. Per fortuna, però, il caso elpidiense sembra essere l’eccezione perché, almeno secondo i resoconti di cronaca, in gran parte del paese si è avuto un atteggiamento decisamente più responsabile. Di sicuro non è accaduta la stessa cosa nel territorio ascolano dove, a giudicare da quanto abbiamo verificato direttamente la risposta della popolazione è stata più che positiva.
Certo, inevitabilmente un po’ più di gente in circolazione c’era, soprattutto nel capoluogo piceno, ma in linea di massima non si è certo notata una netta differenza con le settimane precedenti. Anzi da quanto abbiamo verificato a Folignano, Castel di Lama, Colli de Tronto, Pagliare in quei comuni sembrava davvero di essere ancora nella fase 1. Strade semideserte, pochissime persone in giro, a passeggiare o a correre.
Ancor più sorprendente, però, è il fatto che addirittura nei centri commerciali della zona (Città delle Stelle e Oasi) si è riscontrato un afflusso inferiore rispetto alle settimane precedenti. Un dato oltre modo significativo perché proprio da lunedì 4 maggio, con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm, è possibile uscire dal comune di residenza per fare la spesa e, di conseguenza, ci si attendeva un deciso aumento dell’affluenza nei due centri commerciali della zona. Nel complesso, come hanno anche sottolineato i sindaci di Ascoli e San Benedetto, un’ottima risposta da parte degli ascolani.
L’unico neo della giornata, almeno sulla base di alcune testimonianza, arriva da San Marco dove erano presenti tantissime persone e, sempre secondo il racconto di alcuni residenti, troppi assembramenti, con troppe persone senza neppure indossare la mascherina. Sin dall’inizio del nostro viaggio nel territorio ascolano, in questo primo giorno della fase 2, è stata netta la sensazione di una doverosa cautela da parte dei cittadini.
Partendo da una semideserta Villa Pigna (Folignano) dove, se non fosse per un paio di mamme a passeggio con i propri figlioletti, sembrerebbe di essere ancora in piena fase 1. Praticamente nessuno in circolazione, anche le aree verdi assolutamente vuote con l’aggiunta che, a differenza dei giorni e delle settimane precedenti, non ci sono neppure le tradizionali file davanti ai supermercati. La sensazione che sostanzialmente non ci siano grandi differenti rispetto ai giorni precedenti si rafforza percorrendo una superstrada anch’essa quasi deserta, al punto che abbiamo potuto contare le macchine che abbiamo incontrato, 2 nel nostro stesso senso di marcia, 3 nel senso di marcia contrario.
L’impressione che la situazione sia, invece, abbastanza differenza si ha all’arrivo a Pagliare, con alcune macchine in transito all’ingresso del paese fanno supporre un maggior movimento rispetto alle settimane passate. Sensazione che invece si rivela completamente errata, visto che in realtà non c’è praticamente nessuno, con solo un paio di persone in attesa e ordinatamente in fila all’ingresso di due ambulatori medici. Per il resto incrociamo solo un paio di ragazzi in giro, completamente deserta la piazza del paese, con solamente poche macchine parcheggiate, ovviamente nessuno nel parco gioco chiuso con tanto di nastro biancorosso, mentre un paio di persone si notano nei pressi della zona dell’oasi di Pagliare.
Lo scenario cambia radicalmente, però, quando imbocchiamo la Salaria in direzione di Colli del Tronto. Improvvisamente ci troviamo alle prese con un traffico inaspettatamente sostenuto, quasi ai livelli pre emergenza. Ma arrivati a Colli prima e a San Silvestro di Castorano poi è decisamente stridente il contrasto che c’è tra il traffico veicolare e l’assoluta assenza di persone in circolazione. Per le vie di Colli del Tronto incrociamo solo un gruppetto di tre ragazzini (con tanto di mascherine), neppure quelli a San Silvestro. Superata la rotonda con la deviazione verso Offida da una parte e verso la superstrada dall’altra, appena entrati a Castel di Lama d’incanto il traffico veicolare si attenua decisamente.
In questo caso lo scenario è assolutamente identico a quello dei giorni e delle settimane precedenti, alcune ragazze che passeggiano, un uomo che corre sono le uniche persone che incrociamo. Solo qualcuno in più nella zona di viale della Libertà, con un paio di mamme con i bambini piccoli che corrono in bicicletta nell’ampio spiazzo alla fine della prima parte del viale. Scenario praticamente identico, invece, salendo verso Piattoni, un paio di runners, due mamme che portano a spasso i propri figli e nulla più. Lasciamo la Salaria, per tornare verso Ascoli, e percorriamo la zona industriale dove non si nota una particolare differenza rispetto al periodo della cosiddetta fase 1.
Pochissime le macchine in transito, qualche azienda in più aperta ma in generale ancora una situazione neanche lontanamente paragonabile al periodo pre emergenza. Un po’ di macchine parcheggiata e poco meno di una decina di persone sono, invece, all’altezza della stradina in discesa che unisce la zona (attraverso il ponte pedonale sul Tronto) alla pista ciclabile di Monticelli. Dove ci sono diverse persone che corrono e passeggiano anche se non in numero eccessivo come, invece, si temeva. Come anticipato, a sorpresa troviamo invece pochissime persone al centro commerciale Oasi, con il parcheggio antistante che addirittura è decisamente meno popolato rispetto agli ultimi giorni.
Addentrandoci in macchina all’interno del capoluogo notiamo un piuttosto consistente aumento del traffico veicolare ma non ci sono tantissime persone a passeggio. Anzi, nella zona di piazza Immacolata è del tutto evidente che c’è molta meno gente in circolazione rispetto a 10 giorni fa, quando nelle panchine in piazza c’erano diversi assembramenti (di ragazzi e anziani). Man mano che ci avviciniamo alla zona del centro, però, aumenta decisamente la presenza di persone in circolazione, con diverse famiglie (con bambini piccoli) e numerosi ciclisti e runners. Sicuramente rispetto alle settimane precedenti c’è più movimento ma di certo non in maniera eccessiva.
Come 10 giorni fa, il segnale che c’è più gente in circolazione arriva dalle zone blu sotto ai giardini (dove, per altro, quasi tutte le panchine sono occupate da persone, per lo più anziane), che dal 4 maggio sono tornate a pagamento, dove praticamente non si trova un posto libero. Tra ciclisti e runners lungo la pista ciclabile e persone a passeggio sui marciapiedi, percorrendo corso Vittorio Emanuele si ha la netta sensazione che ci sia un discreto aumento di persone in circolazione, anche se non in maniera eccessiva. Impressione confermata arrivando a piazza Arringo che, per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, non si presenta completamente deserta, anche se non sono certo tantissime le persone presenti.
Stessa situazione a piazza del Popolo dove qualche persona (e in particolare qualche ragazzino in bici) in più c’è sicuramente ma nel complesso è solo un po’ meno deserta rispetto alle precedenti settimane. Le vie intorno a piazza del Popolo, invece, sono addirittura molto meno frequentate rispetto a 10 giorni fa. Tra l’altro, a parte due gruppetti di ragazzi, c’è una certa attenzione al rispetto del distanziamento anche tra chi si ferma a chiacchierare con qualcun altro, mentre per quanto riguarda le mascherine in linea di massima si può affermare che sono correttamente indossate da un po’ più della metà delle persone in circolazione.
Nel complesso, quindi, anche in questo primo giorno della fase 2 da Ascoli e, ancor più, dai comuni limitrofi è arrivata una risposta più che positiva. Siamo solo all’inizio ma è fondamentale che nei prossimi giorni si confermi questa tendenza perché, come hanno sottolineato tutti gli esperti, questa fase 2 è il momento più difficile, non sono ammessi errori. Da segnalare, infine, che la vera ed evidente differenza riscontrata rispetto alla fase 1 è, almeno in questo primo giorno, l’assenza totale di controlli.