Mentre il capoluogo piceno “arranca” e il sindaco Fioravanti non riesce a rispettare le promesse fatte in campagna elettorale, Folignano diventa il punto di riferimento della provincia per gli eventi culturali (“Agricultura”) e un esempio virtuoso per la sicurezza delle scuole
“Noi realizziamo i vostri sogni”. Quello che era un riuscitissimo slogan canzonatorio utilizzato molti anni fa (ottobre 2003) in un derby dai tifosi del Milan per schernire i cugini nerazzurri potrebbe essere usato in questi giorni di fine estate dal Comune di Folignano nei confronti dei cittadini del capoluogo piceno. Che, tra gli innumerevoli sogni e desideri relativi alla propria città, sicuramente hanno quello di vedere un cartellone estivo di eventi di qualità, degno di un capoluogo di provincia, magari con qualche manifestazione di livello che lo caratterizza e che diventa l’evento di punta.
Ma anche quello di poter vedere i propri ragazzi frequentare scuole sicure. Sogni, appunto, che al momento ad Ascoli sono assolutamente irrealizzabili, nonostante le ripetute promesse (almeno per quanto riguarda le scuole) fatte dall’attuale sindaco Fioravanti nella recente campagna elettorale. Ma che a pochissimi chilometri di distanza, a Folignano, sono invece delle concrete e invidiabili realtà.
Come ci raccontava a poche settimane dalle elezioni comunali il sindaco uscente Angelo Flaiani, il comune che praticamente confina con il capoluogo di provincia fino a pochi anni fa era considerato una sorta di costola di Ascoli e per molti aspetti dipendeva dal capoluogo stesso. “Ora la situazione è cambiata – spiegava Flaiani – addirittura in alcuni casi avviene l’inverso, spesso veniamo presi a riferimento per certe scelte”. E’ da tempo così, ad esempio, per le politiche ambientali, con Folignano che sia nell’organizzazione del servizio che nei numeri è da tempo un punto di riferimento per la raccolta differenziata e avanti “anni luce” rispetto ad Ascoli.
I fatti e gli eventi di questi giorni, però, confermano che è così anche per quanto riguarda cultura e scuola, in particolare per quanto concerne il delicato e fondamentale tema della sicurezza. Partendo proprio dagli eventi culturali, il prossimo fine settimana (6-7-8 settembre) è in programma a Folignano la terza edizione di “Agricultura – Green Frestival”, un festival con le tematiche ambientali e dell’agricoltura di qualità come filo conduttore ma con un importante programma culturale e artistico in grado di richiamare l’attenzione di un vasto pubblico di spettatori.
La passata edizione, ad esempio, aveva visto salire sul palco personaggi del calibro di Luca Barbarossa, Tullio Solenghi, Moni Ovadia, Diodato, Marco Papa, Enrico Capuano e Tony Esposito. Nei giorni scorsi, in attesa del programma completo ufficiale (che prevede incontri, convegni, dibattiti su tematiche ambientali ed inerenti l’agricoltura ma anche street food e molto altro), sono state fornite anticipazioni su alcuni dei protagonisti di questa terza edizione. Che, se possibile, si presenta ancora più ricca di appuntamenti rispetto a quelle apprezzatissime degli anni passati: Simone Cristicchi con Nada, Giobbe Covatta, David Riondino, Dario Vergassola, Cristina Donà, Ginevra Di Marco, Ambrogio Sparagna. E poi ancora la Compagnia dei Folli e il Piceno Pop Chorus.
Un programma culturale e artistico di assoluto livello che contribuisce a rendere “Agricultura” uno degli appuntamenti più importanti dell’estate picena. “Un’idea vincente” l’aveva definita lo scorso anno l’allora assessore alla cultura, ora divenuto sindaco, Matteo Terrani, anche alla luce del boom di presenze (migliaia e migliaia di persone). Una grande intuizione da parte dell’amministrazione comunale che è riuscita a regalare a Folignano ciò che da sempre manca al capoluogo piceno, cioè un evento culturale caratterizzante, una rassegna che possa essere considerata il principale punto di riferimento del programma di manifestazioni estive.
Limitandoci alla nostra regione, ce l’ha Ancona (Festival del Jazz e Festival Adriatico-Mediterraneo), ce l’ha Pesaro (Rossini Opera Festival e Festival internazionale del cinema), ce l’ha Macerata (Musicultura e Macerata Opera Festival), nella provincia di Ascoli al posto del capoluogo di provincia ce l’ha Folignano (appunto “Agricultura – Green Festival”).
Ma il Comune guidato da maggio da Matteo Terrani in questi giorni ha dimostrato (anzi, sarebbe più giusto dire confermato) di avere la necessaria sensibilità e attenzione nei confronti della sicurezza delle scuole che, purtroppo, invece manca ed è sempre mancata al Comune di Ascoli. Giovedì 29 agosto il primo cittadino di Folignano ha pubblicato sul proprio profilo facebook le foto dei lavori, in via di ultimazione, per la realizzazione della struttura scolastica provvisoria di Piane di Morro che ospiterà i bambini della primaria fino alla costruzione della nuova scuola.
In altre parole, come ci aveva anticipato il sindaco uscente Flaiani (vedi articolo “Non siamo più una costola di Ascoli, Folignano ora è un’eccellenza del territorio”), visto che si prevedono tempi lunghi per la realizzazione della nuova scuola di Piane di Morro (entro il 2021), l’amministrazione comunale ha deciso nell’attesa di garantire comunque la sicurezza dei bambini (e del personale scolastico), realizzando strutture provvisorie che saranno utilizzate fino a che non sarà pronto il nuovo edificio scolastico. La sicurezza prima di tutto, dovrebbe essere la norma per tutte le amministrazioni comunali. Invece basta fare qualche chilometro per rendersi conto che, purtroppo, l’esempio virtuoso di Folignano è un’eccezione, non la regola.
Ad Ascoli, infatti, nonostante le ripetute promesse fatte in campagna elettorale dal sindaco Fioravanti il nuovo anno scolastico ripartirà come l’ultimo e come quelli precedenti, cioè con ragazzi e personale scolastico costretti a continuare a frequentare edifici scolastici quasi tutti assolutamente non sicuri. Anche Fioravanti, come Terrani, in campagna elettorale aveva promesso che nell’attesa della realizzazione delle nuove scuole (chissà perché a Folignano i lavori sono già partiti mentre nel capoluogo piceno siamo ancora in alto mare, non si sa neppure che genere di interventi si vuole realizzare…) avrebbe comunque fatto in modo che studenti e insegnanti potessero fare scuole in strutture provvisorie sicure.
“Mi impegno ad utilizzare gli oltre 30 milioni per l’edilizia scolastica post sisma per mettere subito al sicuro, con il coinvolgimento di professionisti ed imprese, i bambini e la loro crescita sicura attraverso sedi pubbliche temporanee e protette” scriveva lo stesso Fioravanti nel suo programma elettorale. La realtà, purtroppo, dimostra esattamente il contrario, come per la passata amministrazione anche per la nuova giunta comunale la sicurezza delle scuole è un fastidio, non una priorità. E le promesse fatte in campagna elettorale (non è certo una novità) sono solo “fumo negli occhi”, utile per cercare di strappare qualche voto in più.
Per fortuna non per tutti è così. Esattamente come ad Ascoli, anche a Folignano in campagna elettorale sono state fatte delle promesse in merito alla sicurezza delle scuole. La differenza, non di poco conto, è che rispetto al capoluogo piceno, a Folignano, poi quelle promesse si stanno concretamente rispettando…