In campagna elettorale Fioravanti aveva indicato nella sicurezza delle scuole una delle priorità, promettendo di trovare “sedi pubbliche e temporanee” dove far svolgere il nuovo anno scolastico. Che, invece, partirà ancora una volta in edifici scolastici per nulla sicuri…
Il tempo è scaduto e, a meno di improbabili miracoli, presto saremo di fronte alla prima importante promessa non mantenuta dal sindaco Marco Fioravanti. Che in campagna elettorale aveva espressamente indicato nella sicurezza delle scuole cittadine una delle sue priorità, tanto che nel suo programma elettorale aveva preso degli impegni precisi.
“Il tema della sicurezza delle scuole cittadine – scriveva nel programma elettorale Fioravanti – rappresenta una priorità assoluta: mi impegno ad utilizzare gli oltre 30 milioni per l’edilizia scolastica post sisma per mettere subito al sicuro, con il coinvolgimento di professionisti ed imprese, i bambini e la loro crescita sicura attraverso sedi pubbliche temporanee e protette. In 3 anni l’obiettivo sarà quello di buttare giù tutte le scuole che sono danneggiate e ristrutturare quelle con danni lievi, per poter far tornare gli studenti nel loro habitat e trasformare le nostre scuole in centri di esplosioni e del bello, dello studio, della cultura, del bel vivere, dello sport ed integrazione”.
Siamo a meno di un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico (24 giorni per l’esattezza…) e, in attesa della costruzione delle nuove scuole, non si hanno notizie circa l’individuazione (o anche solamente la ricerca) di “sedi pubbliche temporanee e protette” dove far svolgere il nuovo anno scolastico (e quelli di almeno un paio di anni successivi) in attesa della realizzazione delle nuove scuole. Considerato il poco tempo a disposizione, non sufficiente per improvvisi e repentini traslochi, è più che probabile (praticamente certo) che la promessa fatta da Fioravanti in campagna elettorale non verrà rispettata, almeno per quest’anno.
Un bell’inizio, non c’è che dire, alla prima vera prova il nuovo sindaco ha dimostrato una scoraggiante continuità con chi l’ha preceduto, dimostrandosi (esattamente come Castelli) bravo nel fare promesse ma incapace poi di realizzarle concretamente. E trattandosi di sicurezza delle scuole, quindi di un argomento particolarmente sensibile e delicato, c’è seriamente di che preoccuparsi.
In pratica, dopo le promesse (con tanto di manifesti in proposito) della campagna elettorale, tutto è tornato come prima, come con la precedente amministrazione comunale quando la sicurezza delle scuole era considerata semplicemente una scocciatura. Con l’aggravante (non da poco) rispetto ad allora che da un lato è ormai nota a tutti (sindaco e amministrazione compresi) la delicata situazione in cui versano le scuole cittadine, mentre dall’altro continua il mistero sulle verifiche di vulnerabilità sismica su 13 scuole cittadine che dovevano essere effettuate… un anno fa!
Dopo tutti questi anni non ci sono giustificazioni che tengano, anche perché proprio la lunga sequenza sismica iniziata ad agosto 2016 ha dimostrato inequivocabilmente la fragilità e l’assoluta scarsa sicurezza degli edifici scolastici cittadini. Quindi non reggerebbe neppure il flebile appiglio della mancanza di dati certi su quelle 13 scuole. Ma la situazione è ancora più imbarazzante per quelle due scuole dove, invece, le verifiche di vulnerabilità sismica sono già state effettuate: Malaspina e Borgo Chiaro.
In entrambi i casi i risultati, come ampiamente previsto, sono stati decisamente preoccupanti, con tutti e due gli istituti al di sotto della soglia minima di sicurezza. Quindi in questo caso non ci sono alibi e giustificazioni e se davvero il sindaco Fioravanti vuole dimostrarsi coerente con le promesse fatte (e differente dal suo predecessore) dovrebbe chiudere quelle due scuole e trovare al loro posto delle sedi temporanee dove poter far svolgere regolarmente l’anno scolastico. Invece al momento non c’è alcuna indicazione in tal senso e, quindi, è più che probabile che il nuovo anno scolastico si svolgerà “tranquillamente” in quei due istituti risultati non sicuri.
“E’ chiaro ed evidente che non si può continuare a far finta di nulla, ora anche l’amministrazione comunale ammette che la maggior parte degli istituti scolastici non sono sicuri (d’altra parte se le nostre scuole fossero sicure sarebbe folle e incomprensibile spendere 30 o 50 milioni di euro che siano per costruirne delle nuove, non ce ne sarebbe la necessità. Quindi sarebbe un’inaccettabile follia far finta di nulla e, a settembre 2019, far tornare i ragazzi in quelle strutture che oggi sappiamo quasi tutte a rischio” scrivevamo ad inizio luglio (vedi articolo “Caos scuole, cercasi strutture per il nuovo anno scolastico”).
Purtroppo, però, quella follia è ormai certo che si realizzerà. D’altra parte, però, c’era ampiamente da aspettarselo. Innanzitutto perché sappiamo che non bisogna fidarsi mai delle promesse fatte in campagna elettorale. Ma, poi, anche perché già allora (a luglio), in occasione della missione a Roma del sindaco Fioravanti, si era intuito che non c’era alcuna volontà da parte dell’amministrazione comunale di rispettare la promessa fatta (e scritta nel programma elettorale). Infatti, dopo l’incontro con il premier Conte, il primo cittadino aveva parlato delle complicazioni sorte per il progetto di partenariato pubblico-privato per la ricostruzione delle scuole, con la moltiplicazione dei costi (da 30 a 50 milioni) e degli anni necessari per completare gli interventi (da 3 a 5).
Neppure una parola, però, era stata spesa da Fioravanti per spiegare come, in questi 5 anni di attesa, si farà fronte all’emergenza. “Il tempo stringe – scrivevamo allora – tra meno di 2 mesi si torna a scuola e, ora che il quadro è così delineato (nel senso che c’è la consapevolezza della scarsa sicurezza della maggior parte delle scuole cittadine), sarebbe inaccettabile fare finta di nulla e far tornare in quegli edifici gli studenti”.
E’ quello che invece, purtroppo, accadrà, in barba alle promesse fatte (e scritte) in campagna elettorale. Nel segno di una continuità con la precedente amministrazione che non è certo una notizia positiva…