Sicurezza delle scuole: oltre il danno, la beffa!
I manifesti elettorali di FdI, i post sui social di “Noi di Ascoli”, chi se ne è sempre disinteressato ora in vista delle elezioni si erge a paladino della sicurezza delle scuole. L’appello del Comitato Scuole Sicure: “Diffidate dalle false promesse non supportate da fatti concreti”
Se vivessimo ad Ascoli solo da qualche settimana o, magari, per qualche motivo avessimo improvvisamente perso la memoria, saremmo davvero felici, addirittura entusiasti, nel constatare come la sicurezza delle scuole sia al centro dei pensieri della campagna elettorale. Ne parlano in tanti, è al centro dell’attenzione di diversi candidati e schieramenti. Addirittura è stato uno dei più importanti temi dei primi manifesti elettorali comparsi sui muri cittadini.
“Proteggiamo i nostri bambini, scuole più sicure” promette in uno di quei manifesti Fratelli d’Italia. Dalla strada alla rete, l’impegno per le scuole (almeno a parole) resta una medaglia da esporre per conquistare qualche voto in più. Al punto che una delle più note liste civiche che si preparano alla competizione elettorale, “Noi di Ascoli”, nel presentare nei giorni scorsi su facebook uno dei propri candidati consiglieri “di punta” scrive innanzitutto che “uno dei temi principali per cui lotta sono le scuole”. Tutto molto bello, quasi commovente.
Peccato, però, che viviamo nel capoluogo piceno da sempre e, non avendo al momento nessun vuoto di memoria, sappiamo perfettamente cosa è accaduto in questi ultimi anni (per non andare troppo indietro nel tempo). E, soprattutto, sappiamo perfettamente che proprio quelli che, più di ogni altro, oggi promette il massimo impegno sul tema della sicurezza delle scuole, in tutti questi anni non ha fatto nulla, pur avendo tutti mezzi e tutte le opportunità per farlo e per incidere in maniera concreta, se ne è completamente disinteressato.
Ancora, ci ricordiamo perfettamente (e come potrebbe essere altrimenti) come il partito della Meloni (Fratelli d’Italia) non solo da anni è parte organica della maggioranza che governa la città praticamente da una vita ma, addirittura, nell’attuale Consiglio comunale è il gruppo più consistente, con il maggior numero di consiglieri comunali della maggioranza stessa. Infatti, oltre ad esprimere con Marco Fioravanti (per giunta ora candidato sindaco di una parte del centrodestra) il presidente del Consiglio comunale, FdI ha altri 3 consiglieri comunali (Cardinelli, Massi, Pantaloni).
Quindi in questi anni ha ampiamente avuto l’opportunità di fare qualcosa di concreto ma non l’ha mai fatto e, guarda il caso, all’improvviso scopre proprio ora che siamo entrati in campagna elettorale l’importanza della sicurezza delle scuole. Ancora più paradossale e assurdo, però, è quel post su facebook di “Noi di Ascoli”, il cui principale rappresentante e capolista è l’attuale assessore alla pubblica istruzione Massimiliano Brugni.
Cioè il principale responsabile, insieme al sindaco Castelli, dei gravi ritardi dell’amministrazione comunale proprio in tema di sicurezza e del fatto che ancora oggi il Comune non ha effettuato (a parte un paio di eccezioni) quelle verifiche di vulnerabilità sismica sulle scuole che erano obbligatorie prima entro il 2013 poi (dopo uno dei tanti decreti terremoto e i continui successivi rinvii) entro la fine del 2018.
Per decenza Brugni e la sua lista civica dovrebbero astenersi dal parlare di scuole. Naturalmente questa sconcertante ipocrisia non poteva passare inosservata agli occhi di chi, come il Comitato Scuole Sicure Ascoli, in questi ultimi anni ha dedicato il massimo impegno a questo tema, scontrandosi contro il muro di gomma eretto dal Comune, in primis dal sindaco Castelli e dall’assessore Brugni.
“Come era prevedibile – scrive sui social il presidente del Comitato Enrico Gaspari – in campagna elettorale la sicurezza delle scuole è entrata nei programmi di tutti, gli stessi che per 2 anni ci hanno negato qualunque cosa, anche un confronto. Tutto era più importante. Ma noi non ci stiamo a farci prendere in giro, nessuno deve più permettersi di fare politica sulla pelle dei nostri”.
E proprio per evitare queste insopportabili e ipocrite strumentalizzazioni e cercare di ristabilire almeno un minimo di verità, il Comitato Scuole Sicure Ascoli ha organizzato sabato scorso una conferenza stampa, con un successivo comunicato stampa inequivocabile.
“Il Comitato Scuole Sicure di Ascoli Piceno – si legge nel comunicato stampa – ė profondamente colpito dalla sfrontatezza e la leggerezza con la quale partiti, schieramenti e personaggi politici stanno tirando fuori dal loro cilindro di prestigiatori l’argomento sicurezza delle scuole. Fino ad oggi ci siamo trovati davanti ad un muro di gomma, sia per quanto riguarda l’amministrazione comunale che quella provinciale, proprietari degli edifici scolastici locali. Dopo averci sbeffeggiato, dato dei genitori isterici, negato l’accesso agli atti ed ogni tipo di confronto, oggi scopriamo che quelle stesse persone dichiarano bellamente che il loro programma ė incentrato sulla sicurezza delle scuole, di cui i nostri ragazzi avrebbero finalmente diritto. Bravi, e finora perché non avete fatto nulla?”
“Abbiamo deciso di convocare una conferenza stampa – si legge ancora nel comunicato – per stigmatizzare in maniera decisa il comportamento di chi crede di poter strumentalizzare le paure delle persone e la questione sicurezza delle scuole a fini elettorali. Noi non lo permetteremo perché è ora di affrontare la questione seriamente. Quegli stessi personaggi che stanno presentando programmi per le amministrative, ponendo al centro il tema della sicurezza delle scuole, non si sono mai degnati di confrontarsi con noi, che siamo portatori di interessi collettivi. Perché non hanno mai voluto ascoltarci?
Forse temevano e temono che li costringeremmo ad affrontare la questione in modo definitivo e professionale e senza favoritismi di sorta? Ci hanno sbeffeggiato, chiamato isterici e ignorato; hanno costretto i nostri figli a rientrare in scuole insicure (e loro non potevano non saperlo) anche davanti all’allarme della Commissione Grandi Rischi; hanno preferito dare la priorità a spese e finanziamenti per questioni meno urgenti ma più clientelari, e non hanno attivato progetti per le scuole, per accedere ai finanziamenti che sono sempre stati disponibili per lo scopo.
Ora fanno una simile campagna elettorale, seguitando ad ignorarci e dimostrando con i fatti che non solo non hanno fatto niente nei 20 anni in cui hanno governato, ma non hanno intenzione di comportarsi seriamente neanche per il futuro, perché altrimenti non avrebbero remore a confrontarsi con noi. Invitiamo tutti a diffidare dalle false promesse non supportate da fatti concreti”.
Impossibile, per chi come noi da anni si occupano di questa delicata e fondamentale tematica, non condividere le parole del Comitato Scuole Sicure. Alle quali aggiungiamo un paio di considerazioni, frutto della nostra esperienza diretta in questi anni. Degli attuali consiglieri comunali gli unici che potrebbero parlare di sicurezza delle scuole senza essere tacciati di ipocrisia e di mera strumentalizzazione in chiave elettorale sono Francesco Ameli (Pd) e Giacomo Manni (Movimento 5 Stelle), i soli che almeno in questi ultimi anni se ne sono occupati.
E non solo a parole, ma anche con gli atti tipici di controllo e ispezione che sono a disposizione dei consiglieri comunali, cioè mozioni, interrogazioni e ordini del giorno. Ovviamente sulle verifiche di vulnerabilità sismica nelle scuole (entrambi) ma anche sulla richiesta della presenza di tecnici della protezione civile o di personale specializzato nelle scuole in grado di gestire eventuali emergenze e allarmi in caso di terremoto (Manni), sulla possibilità di utilizzare una parte dei 13 milioni di euro ottenuti dalla vendita di Piceno Gas per le verifiche stesse e per interventi nelle scuole (Ameli) o anche sui controversi lavori alla Luciani (entrambi).
Potremmo scrivere pagine e pagine su quanto è accaduto in questi 3 anni in Comune e in Consiglio comunale in merito alla sicurezza delle scuole, senza che nessuno di quelli che oggi promettono massimo impegno abbia mai obiettato qualcosa. Ci limitiamo a ricordare, come esempio, la seduta di Consiglio comunale del 26 gennaio 2017, nel corso della quale il sindaco Castelli annunciò che “l’esito delle verifiche di vulnerabilità sismica che verranno effettuate nei prossimi mesi potrebbero produrre conseguenze notevoli”.
Ci piacerebbe chiedere ad uno dei consiglieri di FdI o degli esponenti di “Noi di Ascoli” se si sono mai interessati di informarsi quanto meno per conoscere l’esito di quelle verifiche. Non abbiamo dubbi che non l’hanno fatto, perché altrimenti fatto una scoperta per loro sconvolgente. Ha ragione da vendere il Comitato Scuole Sicure quando invita tutti a “diffidare dalle false promesse non supportate da fatti concreti”…