Il trionfo dei cretini: la Notte Bianca del Liceo Classico “rovinata” da episodi di vandalismo
Al termine della serata, che dalle 18 alle 24 ha visto il susseguirsi eventi culturali e momenti di svago, qualcuno ha rotto il vetro della porta d’ingresso, poi tappezzata con adesivi del “Blocco Studentesco”. Atti di vandalismo in alcune aule dove qualcuno ha anche orinato…
Che nel nostro paese “la mamma dei cretini è sempre incinta” non è certo una novità. E, l’ennesima conferma è purtroppo arrivata venerdì sera 11 gennaio in occasione della quinta edizione della “Notte nazionale del Liceo Classico”. Alla quale, come tradizione, insieme agli oltre 400 istituti italiani ha partecipato anche il Liceo Classico F. Stabili di Ascoli. Dove, dalle 18 alle 24, si sono susseguiti eventi e momenti di svago tra letture, conferenze, rappresentazioni teatrali, dibattiti, musica e l’immancabile sfilata di moda.
Peccato, però, che quella che doveva essere una bella serata sia stata rovinata da alcuni “imbecilli” (per usare un eufemismo) con una serie di indegni episodi di vandalismo, scoperti al termine dell’evento e, ancora di più, la mattina successiva. Non era mai accaduto nulla di simile nelle edizioni precedenti e, ironia della sorte, il “fattaccio” è accaduto proprio quest’anno quando, per i lavori attualmente in corso nella sede di viale Vellei, erano presenti i vigilantes e si era deciso di limitare gli ingressi a 200 persone alla volta.
A tal proposito ci sarebbe molto da dire sull’evidente e imbarazzante contraddizione insita in una simile scelta, nel far svolgere con determinate limitazioni (come l’accesso limitato a poche persone) un evento che per la sua natura dovrebbe invece includere, dovrebbe cercare di coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Certo non si può dimenticare la difficile situazione della struttura di viale Vellei dove sono in corso i lavori per l’adeguamento sismico (e non a caso gran parte delle classi del Liceo sono momentaneamente state trasferite all’Umberto I).
Però si poteva e si doveva scegliere una location alternativa per la serata, come per altro era stato ventilato inizialmente (addirittura si era parlato di Palazzo dei Capitani). E le soluzioni possibili non mancavano. Certo poi tutti passa in secondo piano di fronte a questa vergognosa dimostrazione di idiozia di chi ha pensato di rovinare, senza alcuna ragione e per con atti di puro vandalismo, una così bella iniziativa. Si potrebbe ironizzare sul fatto che, mentre molte persone concretamente interessate agli eventi proposti sono rimaste fuori, gli “imbecilli” che si sono macchiati di simili comportamenti guarda il caso sono riusciti tranquillamente ad entrare.
Perché gli episodi di vandalismo si sono verificati fuori ma anche dentro l’istituto, in particolare in alcune classi. E qualcuno degli studenti del Liceo Classico in realtà già nel corso della serata si era accorto della presenza sospetta di qualcuno. “Avevo alcune cose della sfilata di moda nell’aula – racconta uno dei ragazzi che si occupava dell’organizzazione della serata – ma dopo che ho capito che gente girava ho portato via tutto”.
Altri studenti del Liceo avevano notato alcuni ragazzi “sospetti” ma francamente nessuno immaginava quel che poi invece è accaduto. E che è iniziato ad emergere già al termine della serata quando ci si è accorti che qualcuno aveva volutamene rotto uno dei vetri della porta di ingresso, tappezzando poi la porta stessa con adesivi del “Blocco Studentesco”, quasi a voler rivendicare la paternità dell’idiozia.
Naturalmente è chiaro che la presenza di quegli adesivi, pur essendo un dato di fatto incontrovertibile, non significa automaticamente che l’autore (o gli autori) del danneggiamento siano necessariamente riconducibili all’associazione studentesca di estrema destra. Quel che è certo è l’atto di vandalismo è stato compiuto dopo la mezzanotte, al termine della Notte bianca, perché chi, come noi, ha lasciato la scuola dopo la tradizionale sfilata di moda ha potuto constatare che a quell’ora il vetro della porta dell’ingresso era ancora intatto. In quella zona sono presenti le telecamere ed è ovviamente auspicabile che possano fornire un aiuto concreto per individuare il responsabile (o i responsabili).
Sabato 12, al termine dell’orario scolastico, sono stati tolti gli adesivi intorno al vetro rotto, anche se inspiegabilmente ne è rimasto uno (a futura memoria…). Sempre sabato, ma all’apertura della scuola, la triste scoperta che il vetro rotto all’ingresso non si trattava di un episodio isolato. E che addirittura qualcuno ha anche orinato in alcune aule (oltre ad aver fumato e non soltanto sigarette), dove sono state anche spaccate le palline degli alberi di Natali, sono stati rotti alcuni rametti degli alberi stessi, oltre ad altri gesti di devastazione varia.
“C’erano molte sigarette gettate a terra insieme a fogli strappati – racconta uno dei ragazzi del Liceo – oltre che ad una gran puzza di fumo e urina. E le palline sull’albero che non hanno spaccato le hanno tutte bucate”. Ovviamente non è possibile al momento sapere se gli autori di questi gesti nelle aule della scuola sono gli stessi che hanno spaccato il vetro all’ingresso, è auspicabile che sia così semplicemente perché in caso contrario purtroppo salirebbe il numero di imbecilli.
Naturalmente si può anche discutere come siano potuti accadere simili episodi con la presenza dei vigilantes all’ingresso e dentro la scuola ma il vero punto è un altro. E’ un problema di educazione, di avere la testa vuota e “bacata”, si tratta di non avere rispetto per nulla (neppure per se stessi).
Un vero peccato perché questi episodi di vandalismo hanno parzialmente oscurato un evento che come al solito ha riscosso grande successo, sei ore di performance ed eventi che hanno rapito l’attenzione dei presenti. Grande entusiasmo hanno suscitato le performance delle varie band musicali che si sono esibite nel corridoio del liceo (gli Avmun, i Beatsoudns, gli Almonds e i Satanassi Infernali, gli Undertown) e l’esibizione della cantante Cecilia M. Fava.
Ma successo e grande partecipazione hanno riscosso anche i cosiddetti appuntamenti culturali, come l’incontro su filosofia ed etica con Carmelo Vigna e Giovanna Zucca e la presentazione dei libri della scrittrice della Guinea Aminata Fofana (“La luna che mi seguiva”) e del conduttore televisivo Massimiliano Ossini (“Kalipè. Lo spirito della montagna”). Molto apprezzata “E’ perché siamo donne”, il dibattito sulla tragedia di Euripide “Le Troiane” magistralmente messo in scena dalle ragazze della 5^ A e della 5^ B.
Poi il gran finale, con la sfilata di moda degli studenti e l’interpretazione del Fragmentum Grenfellianum, il Lamento dell’Esclusa, con cui si è chiusa la Notte bianca del Liceo.