In occasione dei festeggiamenti per i 120 anni dell’Ascoli si è tornato a ventilare l’ipotesi che la nuova tribuna est possa essere pronta per gennaio 2019. Ma gli atti ufficiali del Comune non lasciano spazio a dubbi e certificano che siamo ancora in alto mare…
Probabilmente il presidente dell’Ascoli Giuliano Tosti è davvero molto ingenuo e così digiuno di come funzionano le cose nell’amministrazione comunale ascolana da credere con troppa facilità a certe “favolette”. Solo così, infatti, si può comprendere come, nell’arco di pochi mesi (poco più di 3) abbia dato credito all’ipotesi, assolutamente infondata, che la tanto attesa nuova tribuna est possa davvero essere pronta e a disposizione dell’Ascoli con il nuovo anno, a gennaio 2019.
Lo aveva fatto il 10 luglio scorso, nel giorno della presentazione del nuovo proprietario e della nuova dirigenza bianconera, quando di fronte alla stampa e ai tifosi presenti aveva dichiarato: “ringraziamo il Comune per quello che ha fatto per la ricostruzione della tribuna est. Il sindaco ci ha promesso che a gennaio sarà pronta”.
Lo ha ripetuto nei giorni scorsi, nel corso delle manifestazioni organizzate dal Comune per i 120 anni dell’Ascoli, dando nuovamente credito alla possibilità paventata dal sindaco Castelli di iniziare il nuovo anno con la tribuna est pronta e a disposizione della società bianconera (e se anche fosse vero ci sarebbe poco di cui vantarsi, visto il clamoroso ritardo). Non abbiamo dubbi che il presidente bianconero sia in buona fede, ma altrettanto sicuramente ad Ascoli è l’unico che ancora riesce a dare credito ad una simile ipotesi.
Alla quale ovviamente non crede minimamente neppure il primo cittadino (ovviamente…) e che ora è definitivamente smentita (se mai ce ne fosse stato bisogno) da alcune determine comunali, cioè da atti pubblici. Che, poi, sono gli unici che contano e che fanno fede quando si parla dell’attività di un’amministrazione pubblica, al di là delle chiacchiere e dei proclami propagandistici.
In particolare a togliere ogni residuo dubbio in proposito ci ha pensato la determina n. 3052, pubblicata sull’albo pretorio on line del Comune mercoledì scorso, relativa all’approvazione del primo stato di avanzamento dei lavori per le opere di completamento per la demolizione e ricostruzione della tribuna est. Nella quale si certifica che non siamo neppure a metà dei lavori di quello che dovrebbe essere il terzo stralcio dei lavori.
Usiamo il condizionale perché dopo oltre 3 anni, dopo tutti gli annunci e le “favole” raccontate dal sindaco e dall’amministrazione comunale è difficile anche orientarsi. In ogni caso il dato certo è che per quello che dovrebbe essere il terzo stralcio di intervento la determina n. 3052 stabilisce con certezza che ad inizio ottobre non siamo neppure a metà, visto che “i lavori eseguiti e contabilizzati alla data del 05/10/2018 ammontano a 206.778,43 euro” su un totale di mezzo milione di euro (499.902,01 euro per l’esattezza) previsto per l’intervento completo. In realtà la determina, che ripercorre tutto l’iter del procedimento (e si scopre che il progetto esecutivo era stato approvato a fine 2016…) svela come originariamente per quell’intervento era prevista una spesa di 750 mila euro “da finanziarsi mediante mutuo con l’Istituto per il Credito Sportivo”.
Naturalmente il costo minore, rispetto al progetto iniziale, è stato determinato dal ribasso operato dalla ditta che (nel novembre 2017) si è aggiudicata i lavori. Ma il dato relativo ai 750 mila euro è importante perché, nella confusione generale, conferma che quelli di cui stiamo parlando sono i lavori per il terzo stralcio, come sottolineato il 5 luglio scorso dal dirigente comunale nella risposta ad una delle tante interrogazioni presentate sull’interminabile telenovela della tribuna est dal consigliere comunale Francesco Ameli.
E quella lettera di risposta, come vedremo, è un importante punto di riferimento perché può aiutarci a capire a che punto stiamo nell’interminabile iter dei lavori. Quindi la determina n. 3052 ci dice che non siamo neppure alla metà dei lavori per il terzo stralcio ma fornisce anche alcuni importanti dati che servono ad inquadrare meglio lo stato di totale approssimazione con cui si procede.
Nella determina, in realtà, non viene indicata con precisione la data in cui sono iniziati i lavori ma si evidenzia che gli stessi sono stai aggiudicati ad una ditta di Fiumicino (TF Costruzioni srl) con determina n. 1607 del 10 novembre 2017. Una determina importante perché, oltre ad aggiudicare i lavori, stabilisce anche in quanto tempo dovranno essere realizzati: 2 mesi. “Determina di stabilire il tempo utile per dare compiuti i lavori in giorni 60 (sessanta) naturali e consecutivi a decorrere dalla data del verbale di consegna” si legge infatti nella determina n. 1607.
Come detto nella determina n. 3052 non c’è l’indicazione esatta della consegna del cantiere e dell’inizio dei lavori ma sappiamo con assoluta certezza che sono partiti nel giugno scorso. E non solo perché lo si evince dal fatto che, sempre nella determina n. 3052, si fa riferimento alla determina n, 1674 dell’11 giugno 2018 con la quale è stata approvata la prima perizia di assestamento somme dell’opera in oggetto (cosa che solitamente avviene ad inizio lavori).
Ma anche e soprattutto perché nella citata risposta all’interrogazione di Ameli del 5 luglio scorso il dirigente comunale (per altro lo stesso che ha firmato tutte le determine citate) scrive che i lavori per il terzo stralcio sono in fase di esecuzione (sottolinea anche che fino a quel momento erano “stati sostenuti costi per 43.060,53 euro”). Quindi non sappiamo il giorno esatto, ma abbiamo la certezza che i lavori per le cosiddette opere di completamento sono iniziati a giugno.
Questo significa che in teoria dovrebbero essere già ampiamente terminati, visti che nel capitolato d’appalto (e nella determina di assegnazione dell’appalto) viene indicato in 60 giorni il termine per completare i lavori. Invece dopo 4 mesi (inizio ottobre) non siamo neppure a metà! Purtroppo nulla di nuovo, è la prassi per questa amministrazione comunale, c’è solo da chiedersi a questo punto che senso ha continuare ad indicare nei vari appalti il tempo utile per completare i lavori, visto che tanto quel termine non viene poi mai rispettato (e non di poco).
Al di là di tutto, però, è ovvio che se ci sono voluti 4 mesi per portare a termine meno della metà dei lavori bisognerà almeno aspettare altri 3-4 mesi per vedere completato l’intervento, quindi non prima di febbraio-marzo 2019. Quindi non c’è neppure mezza possibilità che la tribuna est sia a disposizione dell’Ascoli per gennaio 2019.
Anche perché, sulla base di quanto scritto dal dirigente comunale nella più volte citata risposta del 5 luglio scorso all’interrogazione di Ameli, il terzo attualmente in corso non sarebbe comunque l’ultimo stralcio dei lavori per completare la nuova tribuna est. Secondo il dirigente, infatti, è previsto un quarto stralcio dal costo di poco più di 100 mila euro (“i cui lavori inizieranno nei prossimi giorni”) ed un quinto dai costi di 500 mila euro (“di cui è ancora in corso la gara indetta mediante procedura negoziata”).
Detto che dagli atti ufficiali del Comune non risulta assolutamente l’avvio dei lavori del quarto stralcio né il termine della procedura di gara per il quinto stralcio, è del tutto evidente che siamo ancora in alto mare. E che al momento, con il terzo stralcio neppure a metà e gli altri due che non si sa quando concretamente partiranno, non sembra così irrealistico quanto riportato dal Comune stesso nella Banca dati delle amministrazioni pubbliche, cioè il 31 dicembre 2020 come termine probabile dell’intervento per la realizzazione della nuova tribuna est.