Sotto al diluvio Michael Schumacher vince la prima gara della sua carriera in Ferrari. Una vittoria leggendaria e da vero campione, una vittoria che sarà ricordata un futuro come il primo di una serie infinita di successi
Mondiale di Formula 1 1996, si sono disputate solo sei gare ma ormai è già chiaro a tutti che la lotta per il titolo sarà un affare privato tra i due piloti della Williams, Damon Hill e Jacques Villeneuve. Il campione del mondo in carica Michael Schumacher soffre. Il tedesco ha abbandonato la Benetton, con cui ha vinto tutto, per passare alla Ferrari, il team più famoso, più blasonato e più importante della Formula 1, che però non vince il titolo da quasi vent’anni.
Schumacher per andare in Ferrari ha voluto uno stipendio molto alto. Essere il pilota più pagato del circus però comporta delle critiche, specie se non arrivano risultati. Nelle prime sei gare del 1996 Schumi ha conquistato tre podi e tre ritiri, nulla che Alesi e Berger, i due piloti della rossa nel 1995, non fossero in grado di fare. Anzi nel 1995 dopo sei gare Alesi aveva 24 punti e Berger 17, mentre Michael è soltanto a quota 16. I tifosi della Ferrari da uno come Schumacher si aspetterebbero qualcosa in più.
Non che Schumacher non riesca a mostrare qualche guizzo da campione. Il tedesco ha conquistato la pole sia ad Imola che a Monaco, ma in entrambi i casi ha vanificato tutto in partenza. A Montecarlo addirittura è andato a sbattere nel corso del primo giro, in una gara che avrebbe potuto tranquillamente vincere, visto che si correva sul bagnato, in condizioni in cui di solito Schumacher è imbattibile.
Il fuoriclasse che tutto il mondo aveva ammirato nel 1994 e nel 1995 sembra sparito. Durante le sue prime gare in Ferrari Schumacher non ha ancora fatto vedere nulla di tutto ciò che lo ha portato a vincere due titoli mondiali di fila. E in Italia c’è già chi inizia a criticare la scelta di prendere il tedesco. Se i risultati devono essere quelli tanto valeva tenersi Alesi e Berger. Ma in Spagna, dove si corre la settima prova del mondiale, cambierà tutto e verrà posta la prima pietra di quella che diventerà la più grande accoppiata pilota-vettura della storia della Formula 1.
Durante le qualifiche nulla lascia presagire che quella in Spagna sarà una gara particolare. Le Williams dominano come al solito, Hill è primo e Villeneuve secondo. Schumacher riesce a conquistare il terzo posto in griglia ma si becca quasi un secondo. Poter pensare di lottare per la vittoria in gara è impensabile.
Il sabato sera inizia a piovere e non smette più. La gara si correrà in condizioni di bagnato estremo e alcuni piloti vorrebbero addirittura rinviare la partenza. Sul bagnato Schumacher è tra i più forti, ma anche a Monaco il tedesco era dato favorito. In ogni caso la direzione gara decide che si parte regolarmente.
Al via Schumacher parte malissimo e alla prima curva è settimo. Per il tedesco e per la Ferrari sembra un’altra gara di sofferenza. E invece Schumi inizia una rimonta rabbiosa. Dopo soli cinque giri il tedesco si è già ripreso la terza posizione di partenza. In testa alla gara ci sono Villeneuve e Alesi che hanno approfittato dei primi giri per allungare sul gruppo. Schumacher gira quattro secondi al giro più veloce dei due e li riprende e li passa entrambi, andando al comando della gara dopo una decina di giri.
Da questo momento in poi la corsa diventa una cavalcata trionfale. Schumacher rallenta leggermente il suo ritmo e gira “solo” tre secondi al giro più forte degli altri. Dietro gli altri piloti commettono errori su errori e molti sono costretti al ritiro. Hill, che poi vincerà il titolo, si gira per ben tre volte poi si ritira.
A metà gara Schumacher ha oltre un minuto di vantaggio sugli altri e potrebbe tranquillamente doppiare tutti quando la sua Ferrari decide di dargli altri problemi. Schumi deve correre l’ultima parte di gara con un problema al motore, ma il vantaggio accumulato grazie alla sua incredibile guida sul bagnato è talmente ampio che nulla può fermarlo.
Schumacher vince con quasi cinquanta secondi di vantaggio su Alesi e Villeneuve, mentre tutti gli altri si prendono almeno un giro di distacco. Schumi ha dimostrato di essere fortissimo e di cosa può fare in una situazione in cui la performance della vettura conta meno. Il pilota migliore del circus è lui e se i risultati tardano ad arrivare la colpa non è certo del tedesco. Schumacher ha dimostrato di poter vincere anche con una vettura inferiore, qualora la Ferrari diventasse la macchina più forte il tedesco potrebbe vincere titoli a ripetizione quasi senza avversari.
La vittoria nel gran premio di Spagna segna l’inizio dell’amore tra Schumacher e la Ferrari. Insieme alla rossa arriveranno altre 71 vittorie, che porteranno il tedesco a vincere cinque titoli mondiali con la vettura di Maranello, la Ferrari a conquistare sei titoli costruttori. Ancora oggi tutti i tifosi della rossa ricordano con amore i grandi successi e le grandi imprese del duo Schumacher-Ferrari, una serie infinita di successi iniziata in un piovoso gran premio di Spagna. (DDS)