La scelta è frutto della sintesi dell’applicazione dell’algoritmo e la valutazioni tecniche condotte dagli uffici regionali. Ora spetterà alla Conferenza dei Sindaci del Piceno decidere se confermare la scelta o indicare un’altra zona
Habemus papam. Dopo una lunga e interminabile attesa, il famoso algoritmo regionale ha deciso: l’ospedale unico del Piceno sorgerà nell’area tra Spinetoli e Colli del Tronto, proposta dai due Comuni. Lo annuncia la Regione con un comunicato stampa nel quale si spiega che ora spetterà alla Conferenza dei Sindaci del Piceno confermare o scegliere un’altra zona. Con la sottolineatura, però, che se non ci sarà un’ampia convergenza la Regione andrà avanti con la zona individuata. Un primo punto di partenza per un iter che, però, si prevede ancora molto lungo. Anche e soprattutto perché ancora permangono grosse incertezze tra alcuni sindaci sull’effettiva utilità di un ospedale unico (mentre tra gli addetti ai lavori la valutazione positiva è praticamente unanime). Questo il contenuto del comunicato stampa regionale
“E’ l’area proposta dai Comuni di Spinetoli e Colli del Tronto quella che rappresenta la sintesi tra l’applicazione dell’algoritmo e le valutazioni tecniche condotte dagli uffici regionali per la realizzazione del nuovo ospedale del Piceno.
La relazione tecnica è stata trasmessa al Presidente della Conferenza dei Sindaci che la porterà in assemblea. L’organismo collegiale potrà, a sua volta, confermarla o sceglierne un’altra.
Se non ci sarà un’ ampia convergenza, la Regione andrà avanti con la zona individuata, poiché aveva chiesto ai Comuni una proposta di aree da individuare in base ad una serie di caratteristiche.
Gli uffici hanno effettuato una istruttoria tecnica ed hanno applicato l’algoritmo scegliendo la migliore sotto il profilo della baricentricità.
All’esito dell’algoritmo è stato aggiunto l’esito del sopralluogo , effettuato nelle cinque zone proposte per la localizzazione della nuova struttura ospedaliera.
Dalla valutazione combinata risulta che l’area individuata è la più idonea tra quelle indicate dagli enti interessati, considerate le caratteristiche urbanistiche, morfologiche, l’accessibilità, la dotazione infrastrutturale e la sicurezza dal punto di vista idrogeologico”.