Beffa sanità: più posti letto per tutti… tranne che per Ascoli


Con un comunicato stampa la Regione annuncia che la giunta ha deciso di mettere a disposizione della rete ospedaliera marchigiana 140 posti letti in più per acuti e post acuti. Che verranno distribuiti tra tutte le Aree Vaste, ad eccezione di quella di Ascoli e San Benedetto

Una bella notizia per la sanità marchigiana è arrivata nella tarda serata di lunedì 27 novembre. A fornircela un comunicato stampa della Regione dal titolo che già anticipa le “lieta novella”: “Potenziata la dotazione dei posti letto della rete ospedaliera marchigiana: 140 in più per acuti e post acuti”.

Benissimo, è certamente molto positivo il fatto che vengano messi a disposizione delle strutture sanitarie marchigiane, e quindi dei cittadini, un buon numero di ulteriori posti letto. Che lo stesso comunicato stampa, dopo averci ricordato che lo ha stabilito la giunta regionale, spiega anche come sono stati suddivisi tra le 5 Aree Vaste regionali. “Considerando in maniera geografica le Aree Vaste – si legge nel comunicato – è previsto in Area Vasta 1 (Pesaro-Fano-Urbino) un incremento di 80 posti per acuti e post acuti, 20 saranno quelli aggiuntivi in Area Vasta 2 (Senigallia-Jesi-Fabriano-Ancona), 10 in più in Area Vasta E (Civitanova – Macerata) e 30 ulteriori in Area Vasta 4 (Fermo). Si passa così dal 3,61 posti letto ogni mille abitanti a 3,70 che il massimo previsto della normativa”.

Immagino non che sarà sfuggito a nessuno che manca un’Area Vasta, i 140 posti in più sono stati distribuiti solamente tra 4 delle 5 Aree Vaste (con quella di Pesaro che ha fatto la parte del leone con 80 posti letto in più). Una sola Area Vasta è stata esclusa ed è rimasta a “bocca asciutta”, guarda il caso proprio l’Area Vasta 5 Ascoli-San Benedetto che, come tutti sanno, notoriamente gode di ottima salute e da anni è puntualmente favorita dalla Regione rispetto a tutte le altre… Ironia a parte, sarebbe interessante capire per quale ragione solo la nostra Area Vasta è stata esclusa, sarebbe stato quanto meno opportuno spiegare il perché di una scelta che lascia perplessi ancora di più visto che, al di là dell’ironia, è del tutto evidente che la nostra Area Vasta è quella che si trova nelle condizioni peggiori (e i dati contenuti nella sezione “Sistema Salute” dell’indagine sulla qualità della vita di “ItaliaOggi” lo confermano).

Ma nel comunicato che annuncia i 140 posti in più non viene detto nulla, anzi la spiegazione dei criteri seguiti alimenta ulteriori perplessità “La quota – si legge nel comunicato – è stata implementata fino a raggiungere il numero massimo stabilito dal livello nazionale per l’utilizzo ottimale della rete ospedaliera tramite sinergie  che consentano di implementare i percorsi  diagnostico-terapeutico-assistenziali, economie  di scala, efficienza ed appropriatezza dei ricoveri, e recuperare la mobilità passiva”.

Quest’ultima (la mobilità passiva) in particolare è da sempre un problema concreto per la sanità picena. E se davvero sono quelli i criteri cosa bisogna pensare, che alla Regione non interessa nulla di recuperare la mobilità passiva nell’Area Vasta ascolana? Ad aumentare i dubbi contribuisce, poi, la dichiarazione di Ceriscioli, sempre riportata nel comunicato stampa. “Continuiamo ad investire per la salute dei cittadini – spiega il presidente della Regione – con questo atto la giunta recupera 140 posti letto non attribuiti, li riassegna in maniera coerente con la fotografia del territorio tendendo ad una maggiore omogeneità e portando la quota esattamente al limite di legge“.

Non sappiamo che macchina fotografica utilizzano il presidente e la giunta regionale, di certo però non deve essere di gran livello perché evidentemente le fotografie del territorio piceno sono venute quanto meno sfocate, al punto che Ceriscioli e la sua band non sono riusciti a vedere bene la sua evidente disomogeneità, in campo sanitario, rispetto al resto del territorio regionale. A fornire una possibile chiave di lettura potrebbe essere la tabella allegata al comunicato stesso che mostra come l’Area Vasta 5, sia per quanto riguarda gli acuti che per i post acuti, ha un tasso di posti letto per 1000 abitanti elevato (rispettivamente 3,12 e 0,56).

Il fatto, però, è che decisamente più elevato è quello dell’Area Vasta 2 di Ancona che ha rispettivamente 3,66 e 0,66. Eppure quell’Area Vasta ottiene una quota di quei 140 posti letto in più, mentre all’Area Vasta 5 non va neppure un posto letto in più. E’ difficile non vedere una decisa ed evidente disparità di trattamento. Magari, per qualche recondita ragione, non sarà esattamente come sembra. Però sarebbe stato quanto meno opportuno da parte della Regione una chiara e inequivocabile spiegazione, ammesso che ce ne sia una concreta.

Perché di fronte ad un simile scenario, e senza alcuna motivazione fornita, è quasi inevitabile pensar male.

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