Un incontro per spiegare che la sicurezza delle scuole è un obiettivo realizzabile
Appuntamento venerdì 27 ottobre alle 17:15 presso la Sala Multimediale della Bottega del terzo settore (ex cinema Olimpia) con l’incontro “Scuole sicure: un obiettivo realizzabile” organizzato dal Comitato Scuole Sicure
“L’unica nostra arma per non farci prendere in giro è la conoscenza”. Sarebbe sufficiente questo semplice ma efficace slogan per invogliare a partecipare all’incontro “Scuole sicure: un obiettivo realizzabile. I tecnici incontrano i genitori per spiegare che nulla è impossibile” che si terrà venerdì 27 ottobre alle 17:15 presso la Sala Multimediale della Bottega del terzo settore (ex Cinema Olimpia) in corso Trento e Trieste n. 18.
Dopo diversi mesi, grazie all’iniziativa promossa dal locale Comitato Scuole Sicure, si torna finalmente a parlare di un argomento importantissimo che, come avviene sempre nel nostro paese, è stato al centro della discussione nei mesi immediatamente successivi al terremoto e, poi, come al solito è praticamente finito nel dimenticatoio. E non certo perché in questi mesi, una volta venuta a galla la disastrosa situazione delle nostre scuole, le cose siano migliorate. Anzi, il quadro è sempre più desolante e preoccupante, come dimostra la vicenda legata al Liceo Classico di Ascoli che, notizia di ieri, la verifica di vulnerabilità sismica ha dimostrato essere una scuola altamente a rischio, con un indice di rischio pari allo 0,3 (per essere sicuro un edificio dovrebbe avere come indice di rischio 1).
Semplicemente che, come da pessima tradizione, messa alle spalle l’emergenza sismica pian piano ci si dimentica di quanto fondamentale sia il tema della sicurezza degli edifici scolastici. E, appunto, il merito di questo incontro è innanzitutto questo, ricordare a chi di dovere che il tema della sicurezza delle scuole non può finire in cantina, non può tornare ad essere ignorato. Ma il vero e principale obiettivo è quello di dimostrare in maniera inequivocabile che è possibile avere scuole sicure, che è solo una questione di volontà e di priorità politica.
E questo è il filo comune che lega tutti i relatori che interverranno, ognuno di loro, per quanto di loro competenza, dimostreranno con i fatti che è possibile andare nella giusta direzione.
“L’incontro – si legge nella nota del Comitato – vuole essere un momento di condivisione delle conoscenze acquisite e delle esperienze concrete che il Comitato ha raccolto e vuole portare all’attenzione degli altri genitori e di tutti i soggetti coinvolti nella tematica, con l’obiettivo di essere propositivi in una situazione di gravi ritardi e scoraggiamento generale. Oltre ad un confronto con cittadinanza, ordini professionali ed istituzioni, si vorrebbero suggerire e promuovere soprattutto soluzioni concrete. Sperando di sgombrare il campo da ogni possibile strumentalizzazione, si cerca il coinvolgimento attivo di tutta la cittadinanza affinchè da un evento infausto ed un’emergenza si tragga il dovuto insegnamento e si operi in maniera chiara, positiva e collaborativa per ottenere scuole realmente sicure in cui far crescere e studiare le nuove generazioni”
Dopo le presentazioni di rito, ad aprire l’incontro sarà l’ing Gianluca Belviso che parlerà di “Vulnerabilità e sicurezza del Paese. Aspetti positivi e obiettivi da raggiungere”. “Ci hanno detto che agibilità e vulnerabilità sono la stessa cosa – si legge nella nota – o comunque hanno sempre mischiato le carte per bene. Abbiamo chiamato un ingegnere, forse il migliore, per spiegare a tutti cosa significa una scuola sicura”.
Dopo di lui interverrà Nazzarena Agostini, insegnante del Liceo Scientifico ed ex sindaco del Comune di Appignano, che parlerà della “Prevenzione un’arma efficace”. “Ci hanno detto che non si può fare se non creando disagi a tutta la collettività e poi che non ci sono i soldi – proseguono i promotori – abbiamo chiamato un sindaco virtuoso che ce l’ha fatta, che ha dato al suo comune scuole sicure”. A chiudere gli interventi sarà il dott. Vanni Bottaro, direttore commerciale in Italia dell’azienda Wolf Haus, specializzata in costruzioni in bio edilizia e antisismiche.
“Ci hanno detto che ci vogliono tempi lunghi e molti fondi abbiamo chiamato un’azienda, forse la migliore, che ha costruito scuole sicure in modo efficace e con tempo adeguati. Noi abbiamo chiamato tutti – conclude l’appello del Comitato Scuole Sicure – voi venite ad ascoltarli. L’unica nostra arma per non farci prendere in giro è la conoscenza”. Come sostengono gli stessi promotori, quindi, l’incontro rappresenta un ottimo spunto per poter capire e progettare su basi concrete e realistiche un nuovo scenario anche per le scuole cittadine.
La cui situazione è oltremodo preoccupante anche perché, dopo il fervore del post terremoto, in questi mesi la sicurezza delle scuole ad Ascoli è finita nel dimenticatoio, soprattutto quella relativa alle scuole di competenza comunale. Dove, nonostante i gravi danni provocati dal terremoto (due scuole chiuse, milioni di euro di danni in quasi tutti gli edifici scolastici comunali) ancora non sono neppure iniziate le verifiche di vulnerabilità sismica. E, per giunta, l’unico edificio scolastico in cui la verifica (anche se vecchia del 2014 e, quindi, dopo le centinaia di scosse assolutamente inattendibile) è stata effettuata, la scuola media Luciani, oggetto ora di un semplice intervento di miglioramento sismico e non del necessario adeguamento.
Solo un pochino migliore la situazione delle scuole provinciali dove, quanto meno, sia pure con estremo ritardo le verifiche di vulnerabilità sismica almeno sono iniziate. Certo ora il dato relativo al Liceo Classico (e in attesa dei dati degli altri edifici che si teme possano essere non molto dissimili) apre scenari inquietanti e pone la Provincia di fronte ad una difficile scelta.
Per tutte queste ragioni è fondamentale che si torni a parlare di sicurezza delle scuole con concretezza, proprio come si propone di fare l’incontro organizzato dal Comitato Scuole Sicure. Sperando che sia solo il primo segnale di una vera inversione di tendenza.