Ha preso il via il 23 febbraio scorso al Liceo Artistico Osvaldo Licini “Atmosfere artistiche del contemporaneo”, un ciclo di incontri curato dai docenti della scuola ascolana dedicati all’arte del primo e secondo novecento, fino al contemporaneo
Intraprendere un percorso di conoscenza dell’arte, sia del primo che del secondo novecento, spingendosi fino al contemporaneo, cercando le connessioni tra la scuola e il museo, inteso come luogo di apprendimento e di sperimentazione diretta. Ma anche un progetto pensato per avvicinare gli alunni ai linguaggi espressivi del contemporaneo, attraverso una serie di incontri tenuti sia a scuola che nei luoghi dell’arte, per fare in modo che un’indagine delle poetiche, la manipolazione dei materiali, la sperimentazione di strumenti e supporti differenti diventino occasione per vivere un’esperienza formativa.
Sono questi gli obiettivi di “Atmosfere artistiche del contemporaneo”, il ciclo di incontri organizzato dal Liceo Artistico “Osvaldo Licini” di Ascoli , curato dai docenti di storia dell’arte della scuola ascolana, che ha preso il via a fine febbraio. Complessivamente sono stati programmati 4 incontri riservati agli studenti del Liceo Artistico, in particolare del triennio, ma aperti a tutta la cittadinanza. Un’occasione e un momento importante per approfondire la conoscenza di figure di artisti del calibro di Osvaldo Licini e Adolf Loos ma anche di approfondire temi come Il desiderio nell’arte contemporanea e “il nulla/l’assenza”.
L’intenzione è quella, per il prossimo ottobre-novembre, di ampliare l’iniziativa e proporla a tutta la città. Il ciclo di conferenze ha preso il via lo scorso 23 febbraio con l’incontro, molto partecipato e seguito, dedicato ad Osvaldo Licini, alla conoscenza artistica e poetica dell’artista del nostro territorio (“Osvaldo Licini dalla terra allo spazio astrale” il titolo dell’incontro), presentato dal docente Marino Capretti. Il secondo appuntamento si è svolto il 28 febbraio scorso con “Adolf Loos: il coraggio dell’intellettuale”, con il prof. Marcello Nardini che ha parlato dell’architetto austriaco unanimemente considerato uno dei pionieri dell’architettura moderna, noto anche per la sua convinzione che “l’architettura è diretta espressione della cultura dei popoli”.
Martedì 14 marzo, poi, la professoressa Simona Cursale approfondirà il tema de “Il desiderio nell’arte contemporanea”, mentre a chiudere la serie di incontri sarà martedì 28 marzo il professor Alessandro Zechini che parlerà del tema del “Il nulla/l’assenza” nell’arte del novecento e contemporanea.