A fine 2022, con la solita enfasi, il sindaco e l’assessore Brugni, con il solito megafono dei quotidiani locali, annunciavano la realizzazione del centro. Due anni e mezzo dopo, dove doveva sorgere c’è ancora solo il prato. Interrogazione dei consiglieri comunali di opposizione
Parafrasando la famosa canzone di Adriano Celentano “Il ragazzo della via Gluck”, si può dire che, nonostante gli annunci e le promesse, dopo quasi 3 anni “là dove c’era l’erba ora c’è… ancora l’erba”! La foto che vedete a corredo dell’articolo, relativa all’area di Campolungo nella zona Regoli, può essere indistintamente di fine 2022, di primavera 2024 e di febbraio 2025. Così era quasi 3 anni fa, così è rimasta, nonostante i soliti annunci dell’amministrazione comunale e il solito immotivato ottimismo (per non usare altri termini…) dell’informazione locale aveva fatto credere altro.
Era novembre 2022 quando, con tanto di foto poster del sindaco Fioravanti e dell’assessore Brugni festanti, diversi quotidiani locali annunciavano la lieta novella, la realizzazione di un centro residenziale per l’autismo a Campolungo. A leggere quegli articoli sembrava cosa fatta, tempo qualche mese e il centro sarebbe stato pronto. “E’ l’ennesimo segno di vicinanza di questa amministrazione alle persone con disabilità e alle loro famiglie” affermava entusiasta il sindaco Fioravanti. “Un’opera di rilievo per il Piceno e per tutte le Marche con possibilità attrattiva nei confronti delle regioni limitrofe, essendo l’unica struttura con funzioni specifiche dedicate all’Asd della nostra regione e dell’Italia. Continuiamo nel nostro impegno a fianco di chi ha bisogno, con azioni concrete” aggiungeva l’assessore Brugni a cui bisognerebbe ricordare che di “azioni concrete” bisognerebbe parlarne a cose fatte, non in fase di annunci.
D’altra parte, però, all’epoca non c’erano dubbi che quel centro fosse praticamente cosa fatta, tanto che in quell’articolo e in quelli di altri quotidiani nei giorni successivi era tutto uno scambio di ringraziamenti, tra Ast di Ascoli, Comune, sindaco, governatore regionale. Naturalmente senza che nessuno si ricordasse di ringraziare chi in realtà aveva dato concretamente avvio all’iter per la realizzazione di quel centro nel nostro territorio, la precedente giunta regionale guidata da Ceriscioli che aveva stanziato 800 mila euro per due strutture (una al nord e una al sud delle Marche), con l’allora vicepresidente Anna Casini, ora consigliera regionale, che già nel gennaio 2021 aveva presentato un’interrogazione in Regione per chiedere di sollecitare l’intervento.
Nulla di sorprendente, nella politica attuale funziona così, figuriamoci se qualcuno si può mai sognare di rendere merito agli avversari politici… Al di là dei convenevoli, però, il quadro dipinto da annunci e articoli lasciava intendere che prestissimo quella struttura sarebbe stata a disposizione del nostro territorio. Come sempre, però, tra i proclami e la realtà c’è un abisso e dopo oltre 2 anni non solo quella struttura non esiste ma fino a pochi giorni fa era praticamente finita nel dimenticatoio. A riportarla al centro dell’attenzione un’interrogazione presentata dai consiglieri comunali dell’opposizione (Francesco Ameli, Gregorio Cappelli, Andrea Dominici, Marta Luzi, Manuela Marcucci, Emidio Nardini e Angelo Procaccini) che chiedono al sindaco “che fine ha fatto il centro residenziale per l’autismo che sarebbe dovuto sorgere a Campolungo?”.
“L’iniziativa era stata presentata come un passo strategico per garantire un supporto adeguato alle famiglie e per colmare una lacuna storica nell’assistenza alle persone con autismo. Tuttavia, a distanza di oltre due anni, nulla è stato fatto e la realizzazione della struttura sembra ancora un miraggio” si legge nell’interrogazione che chiama in causa anche la Regione. “Nonostante le dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale alla sanità nell’agosto 2024, che confermavano il finanziamento del progetto e l’avvio della progettazione, nessuna novità sembrerebbe emersa sul fronte operativo” scrivono ancora i consiglieri dell’opposizione che fanno riferimento alla riposta data dall’assessore Saltamartini in Consiglio regionale il 6 agosto scorso ad una nuova interrogazione presentata sull’argomento dalla consigliera regionale Anna Casini che, poi, al termine della comunicazione dell’assessore regionale si dichiarò insoddisfatta della risposta, sollecitando la Regione a muoversi.
Sei mesi dopo nulla è cambiato. Per altro quell’interrogazione presentata in Regione riproponeva un intervento del maggio 2024, che non è stato trasformato in interrogazione al Comune viste le elezioni comunali del successivo giugno, del consigliere comunale Francesco Ameli. “In quel prato – scriveva Ameli in un post con foto della zona in questione – si sarebbe dovuta realizzare un’opera fondamentale per la città e per tutto il sud delle Marche: il centro residenziale per autismo e gravi disabilità che però si è fermata e non se ne sa più nulla. A fine 2022 il Comune iniziò la procedura per la cessione di un’area a Campolungo nella zona ex Regoli per la realizzazione di una struttura destinata a centro residenziale autismo ma, a distanza di un anno e mezzo, malgrado le parole di giubilo del sindaco Fioravanti e dell’assessore Brugni il progetto annunciato si è bloccato. Probabilmente hanno sperato che il silenzio aiutasse a far dimenticare ai cittadini il procedimento amministrativo.
Ma così non è: per questo una delle iniziative che abbiamo messo in campo è stata quella di presentare un’interrogazione alla Regione Marche a prima firma della consigliera Anna Casini e sostenuta da tutto il gruppo Pd Marche per capire per quale motivo si sia fermato il progetto e soprattutto quando sarà realizzata la struttura. E’ un’idea nata con il governo di centrosinistra in Regione ma non capisco perché tutto ciò che di buono è stato iniziato si debba smantellare evidentemente solo per mera ideologia. Il centro residenziale sarebbe stato di riferimento per tutte le Marche del sud e, quindi, mi chiedo quali sono i motivi per cui il sindaco e l’assessore non hanno più preso a cuore la pratica”.
Naturalmente il sindaco e l’assessore allora non si degnarono di rispondere, né l’hanno fatto nei mesi successivi. Non è una novità, è uno schema già visto più volte. Prima ci sono gli annunci, poi il silenzio, senza mai spiegare le ragioni per cui i lavori non partono. Così, ancora una volta, a provare a far luce su quanto sta avvenendo ci provano i consiglieri comunale dell’opposizione che, nell’interrogazione, hanno anche chiesto al sindaco di chiarire quali atti l’Ast abbia prodotto per avviare la progettazione del centro residenziale per l’autismo e quali siano gli sviluppi concreti, chiedendo anche di sapere quanto verrà effettivamente realizzata la struttura promessa.
“Non si può parlare di alcuni argomenti così delicati solo a parole senza poi seguire gli iter amministrativi necessari per dare concretezza agli impegni presi – aggiungono i consiglieri comunali – se il Comune ha davvero a cuore questa tematica, è bene che non si limiti agli annunci, ma si attivi concretamente per sollecitare la Regione Marche affinché il progetto veda finalmente la luce. Non possiamo accettare che un progetto così importante resti bloccato nel limbo della burocrazia. Il Centro per l’autismo non è solo un’infrastruttura, ma una necessità per tante persone e famiglie che ogni giorno affrontano difficoltà enormi per ottenere un’assistenza adeguata. Serve chiarezza e un cronoprogramma certo per garantire la realizzazione di questa opera“.
Peccato che, come dimostra l’esperienza di questi anni, chiarezza e, ancor più, cronoprogramma certo sono termini “banditi” da queste parti…