Scuole sicure: tutto come 2 anni fa, crescono solo i costi…


Nel controllo di gestione del primo semestre 2024 si certifica il fallimento degli obiettivi fissati dal Comune per quanto riguarda le scuole, in particolare per le scuole Don Giussani, Cantalamessa e Malaspina dove la situazione è rimasta immutata rispetto a fine 2022

Se non fosse che l’argomento è di quelli oltre modo delicato, perché in ballo c’è l a sicurezza di chi frequenta le scuole del capoluogo piceno, ci sarebbe da sbellicarsi dal ridere intorno alle vicende e sul quanto viene scritto a proposito degli interventi di messa in sicurezza degli istituti scolastici cittadini. Con picchi involontari di straordinario umorismo che non risparmiano più neppure gli atti ufficiali dell’amministrazione comunale. Tanto che nella relazione allegata alla delibera sul controllo di gestione (delibera n. 386 del 4 dicembre scorso) quando si relaziona sugli obiettivi inerenti proprio gli interventi sulle scuole si va ben oltre il più surreale paradosso e ci si trova nel mezzo di un racconto che farebbe la felicità del più estrema teatro dell’assurdo.

Nell’indicazione fatta ad inizio 2024 degli obiettivi da raggiungere nel corso dell’anno, a punto 1 del Settore “Ricostruzione, Sisma, Sue, Patrimonio” erano stati inseriti i lavori di adeguamento sismico della scuola dell’infanzia ed elementare Don Giussani e della scuola media Cantalamessa. L’obiettivo finale da raggiungere (entro la fine del 2024) era sin troppo chiaro ed inequivocabile, l’avvio dei lavori in entrambe gli istituti scolastici, così come chiarissimo era il cronoprogramma, descritto con assoluta precisione alla voce “Tempistica realizzazione”: approvazione dei due progetti definitivi entro marzo 2024, dei due progetti esecutivi entro luglio 2024, affidamento dei lavori entro settembre 2024, avvio dei lavori entro ottobre 2024. In altre parole nei due istituti scolastici in questione dovrebbero già esserci i cantieri e i lavori dovrebbero procedere da almeno un mese.

Sappiamo bene che non è così e che non c’è nessuna possibilità che i lavori stessi partano entro fine anno (ma neppure nei primissimi mesi del 2025). Nello “Stato di attuazione obiettivo”, dove in sostanza si descrive quello che concretamente è stato fatto, per quanto riguarda la Don Giussani viene riportato che in realtà il progetto definitivo da parte dei progettisti (a cui era stato affidato l’incarico nel marzo 2022) è stato consegnato il 2 maggio 2024. Consegna che, naturalmente, non significa approvazione perché prima bisogna acquisire il parere della Conferenza Speciale dei Servizi, successivamente bisogna espletare il servizio tecnico di verifica della progettazione e solo dopo ci può essere l’approvazione da parte del Comune del progetto definitivo. Il 17 giugno si è poi svolta la seduta della Conferenza Speciale dei Servizi e la descrizione del procedimento nel controllo di gestione si ferma a quel punto, anche se come vedremo c’è in aggiunta la novità del costo dell’intervento che lievita da 4,5 milioni di euro a poco meno di 7,3 milioni di euro.

Situazione ancora più paradossale per la scuola Cantalamessa il cui progetto definitivo è stato consegnato addirittura il 20 luglio 2023, con la Conferenza Speciale dei Servizi per il parere convocata solo il 30 maggio 2024 ed effettuata il 1 luglio 2024, praticamente un anno dopo la consegna del progetto. Anche in questo caso la descrizione del procedimento di controllo si ferma a quel punto ma, per entrambe le scuole viene esplicitamente detto che “si registra un ritardo rispetto ai termini previsti dal programma”, a detta dell’amministrazione provocato dalla complessità delle procedure. Sottolineato che evidentemente nel capoluogo piceno in materia sono in vigore norme che in altri posti non ci sono, visto che certe impressionanti lungaggini accadono solo da queste parti, nella stessa descrizione dell’obiettivo viene specificato espressamente che per essere in linea con quanto stabilito e per considerare efficiente quanto effettuato è necessario almeno che il rispetto del 50% del cronoprogramma.

In entrambi i casi, però, è del tutto evidente che il cronoprogramma indicato è stato completamente disatteso e che neppure uno dei 4 step indicati è stato rispettato, visto che come primo passaggio c’era l’approvazione dei due progetti definitivi entro marzo 2024. Incredibilmente, però, al termine della relazione sullo stato di attuazione dei due interventi viene sottolineato che “l’approvazione dei progetti, pure se con un ritardo sopra segnalato è in linea con quanto programmato”. Un’autentica “follia” in qualsiasi posto civile al mondo, purtroppo la prassi nell’incantato regno di Ugualos.

Per altro, restando ai due interventi, dagli atti ufficiali del Comune sappiamo che in realtà il progetto definitivo dell’adeguamento sismico della scuola Don Giussani è stato approvato dal Comune il 28 novembre scorso, con delibera di giunta comunale n. 359, con 8 mesi di ritardo rispetto al cronoprogramma stabilito ad inizio anno e ben 2 anni e 8 mesi dopo l’affidamento dell’incarico di progettazione. A tal proposito vale la pena ricordare che, secondo la famosa “Ordinanza Ascoli” tra la predisposizione e la successiva acquisizione dei pareri il progetto definitivo doveva arrivare all’approvazione in 75 giorni…

Il controllo di gestione approvato il 4 dicembre scorso con la delibera 386 si occupa anche di un altro intervento relativo alla messa in sicurezza delle scuole, quello di miglioramento sismico della scuola Malaspina il cui obiettivo era l’avviamento della procedura di gara europea per l’assegnazione dei lavori che, però, nello “Stato di attuazione” viene definito non avviato “per impedimento oggettivo dovuto a mancata trasmissione della determina a contrarre e atti progettuale del Rup del settore di competenza”. Non viene aggiunto altro ma da qualche settimana (vedi articolo “Sono trascorsi appena 8 anni, la sicurezza delle scuole e l’adeguamento della Malaspina possono attendere”) sappiamo che in realtà prima di poter assegnare e poi far partire i lavori in quella scuola bisogna attendere che sia pronto l’immobile ex Banca d’Italia (ad essere ottimisti non prima del 2026…) che ospiterà gli alunni della Malaspina (e successivamente della Massimo D’Azeglio) nel corso dei lavori.

Vale la pena ricordare come l’iter per l’intervento alla Malaspina è stato il primo a prendere il via, addirittura il 20 luglio 2020 ed è più che concreta la possibilità che i lavori inizieranno circa 6 anni dopo… Va anche ricordato che il progetto definitivo per l’intervento alla Malaspina è stato approvato 2 anni fa, novembre 2022, con il successivo annuncio del sindaco Fioravanti sull’avvio dei lavori ad inizio estate 2023 nel corso del Consiglio comunale aperto sulle scuole, scadenza poi confermata a fine anno nel giornalino comunale “Cento torri” nel quale era stato pubblicato l’ennesimo cronoprogramma di interventi. Ed è sconfortante constatare come 2 anni dopo la situazione sia praticamente quasi identica, è cambiato pochissimo, in pratica rispetto ad allora sono solamente partiti i lavori (nel corso del 2024) alla scuola Cagnucci e alla Tofare che, secondo quel cronoprogramma, dovevano partire nell’estate 2023 (e di fatto in questi giorni essere praticamente conclusi…).

Per tutte le altre scuole (Malaspina, Massimo D’Azeglio, Ceci, Cantalamessa, Don Giussani, Don Bosco, San Filippo) la situazione è praticamente identica, siamo ancora in attesa dell’approvazione dei progetti definitivi ed esecutivi, così come a fine 2022. Anzi, per la verità a guardar bene qualcosa di diverso in realtà c’è: il costo complessivo degli interventi, incredibilmente lievitato. L’esempio più clamoroso è proprio quello della scuola Don Giussani il cui costo in quel cronoprogramma di fine 2022 ammontava a 3,2 milioni di euro mentre ora è più che raddoppiato, fino a poco meno di 7,3 milioni di euro. Quando sono stati programmati complessivamente gli interventi nelle 9 scuole avevano un costo di 22.350.000, due anni fa (a fine 2022) erano lievitati a 31 milioni di euro, ora siamo a 40 milioni di euro. E la strada, purtroppo, è ancora molto lunga…

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