Via delle Stelle “deturpata”, sindaco e Comune “chiudono la stalla dopo che i buoi sono scappati”…


Nei giorni scorsi il sindaco era stato costretto ad ammettere il disastroso risultato del cemento sui parapetti della via, annunciando la rimozione. Che è già partita, con la sconfortante scoperta che uno dei luoghi più belli della città è stato danneggiato, forse irrimediabilmente

Chissà se in occasione della surreale merenda con il sindaco in programma lunedì prossimo 25 novembre presso un bar del centro cittadino Marco Fioravanti spiegherà ai bambini che parteciperanno che quando si prendono clamorose “cantonate” e, per mancanza di attenzione, per smisurata voglia di propaganda o anche solo per profonda ignoranza (nel senso di mancanza di conoscenza), si raccontano colossali balle riguardo qualcuno, bisognerebbe poi avere il buon senso, il coraggio e la decenza quanto meno di chiedere scusa. E, soprattutto, chissà se spiegherà ai suoi piccoli compagni di merende che bisogna avere la massima cura e non bisogna in alcun modo danneggiare e distruggere le cose preziose e di valore che ci sono state lasciate da chi è venuto prima di noi, ancor più se quelle “cose preziose” sono pubbliche.

Sorvolando per decenza e per motivi ovvi di esprimere e proferire qualsiasi forma di commento sull’ultima iniziativa che lo stesso primo cittadino ha promosso sulle sue pagine social e che è mirata ai più piccoli (davvero senza parole…), chi in questi anni ha anche solo un po’ imparato a conoscere il sindaco Fioravanti, leggendo la sua sconcertante replica sulla vicenda di via delle Stelle (rrete li mierghie) aveva già capito che stavolta il primo cittadino e la sua amministrazione l’avevano fatto grossa. Perché, esattamente come fanno spesso i più piccoli, più l’errore commesso è marchiano, più si prova a prendersela con altri. A tutto ciò si aggiunge la proverbiale intolleranza che il sindaco ha sempre manifestato nei confronti di ogni critica.

“Desterebbero stupore le affermazioni del sindaco Fioravanti apparse su alcuni quotidiani locali online riguardanti le soluzioni adottate per via delle stelle ed altre vie del centro storico, se non fossimo abituati ormai da anni all’intolleranza del primo cittadino ad ogni forma di critica ed alla protervia con la quale si arroga il diritto di essere l’unico ed indiscusso garante della città e dei suoi cittadini” replicano i consiglieri comunali del centrosinistra che poi sottolineano la clamorosa “cantonata” presa dal primo cittadino in merito al passaggio al M5S da parte di Emidio Nardini (che, per altro, non sarebbe neppure cosa che potrebbe destare un qualche scandalo, visto che lo stesso M5S faceva parte della coalizione che lo sosteneva).

Cosa c’entra questo con le critiche legittime e giustamente rappresentate fra l’altro per la richiesta di numerosi cittadini? – proseguono i consiglieri comunali – Non crediamo sia sfuggita al primo cittadino la pronta e doverosa smentita che il consigliere e candidato sindaco Nardini ha fatto attraverso una nota stampa. Ma il sindaco non conosce il regolamento? O lo conosce e come sempre va cercando qualcosa che sminuisca, secondo lui, il valore del lavoro e delle idee degli altri? Ambedue ci sembrano cose inaccettabili”. Al di là di tutto ciò, che comunque sarebbe già tanto, il problema è che poi i fatti stanno dimostrando che le preoccupazioni dei consiglieri comunali (anzi, di cittadini e associazioni di cui poi i consiglieri comunali si sono fatti interpreti, come dovrebbe sempre essere) su quanto fatto in via delle Stelle purtroppo erano più che fondate.

Anzi, probabilmente a quanto emerge è già troppo tardi perché il “pastrocchio” e il danno, se definitivo davvero grosso e inaccettabile, sarebbe già stato fatto. Come si ricorderà il primo cittadino, nella sua poco lucida (perché di fatto, forse senza neppure rendersene conto, ammetteva che le problematiche avanzate non erano certo invenzioni) replica, aveva ribadito che il cemento sui parapetti era stato messo su indicazione del Comune, ammettendo che il risultato scaturito non era certo edificante (“non ha destato l’effetto desiderato”) e che quindi sarebbe presto provveduto ad una futura rimozione. Che poi è iniziata nei giorni scorsi, con lo sconfortante risultato che è del tutto evidente come “la toppa è peggio del buco”.

I lavori provvisori – sottolineano infatti i consiglieri comunali del centrosinistra – hanno lasciato un segno permanente, e non in senso positivo. Il caratteristico muretto, uno dei luoghi più belli della città, è stato danneggiato. Il cemento, che in precedenza era stato colato su di esso si è chiaramente infiltrato nelle fessure tra le vecchie pietre e quando oggi è stato rimosso, alcune di queste si sono staccate o spezzate essendo rimaste incollate al cemento stesso. Tutto ciò come visibile anche dalle foto ha causato un danno a ciò che invece prima dell’intervento di questa amministrazione era integro. Per fortuna che l’opera era stata definita “provvisoria”!

Come si può pensare che una colata di cemento di quello spessore si potesse rimuovere con facilità e senza deturpare il muretto sottostante? Chiaramente la nostra critica è rivolta esclusivamente a chi quest’opera l’ha pensata (male) e a chi l’ha autorizzata e di certo non a chi manualmente l’ha eseguita, verso cui nutriamo rispetto e che mai vorremmo coinvolgere in questa diatriba.  Noi consiglieri ci chiediamo, com’è possibile tutto ciò? Un intervento che doveva valorizzare la zona ha invece compromesso un pezzo di identità locale. Chi ha dato il via libera a questi lavori? E soprattutto: perché non si è tenuto conto del valore storico di via delle Stelle? La soprintendenza, a cui abbiamo chiesto già un incontro, cosa ne pensa? Non si tratta solo di pietre, ma di memoria. Di quella bellezza unica che rende Ascoli Piceno speciale. È inaccettabile che una presunta riqualificazione finisca per deturpare ciò che avremmo dovuto proteggere. Chiediamo spiegazioni. Chiediamo maggiore attenzione. Chiediamo che il nostro patrimonio venga rispettato, non sacrificato in nome di lavori approssimativi. Ascoli merita di meglio”.

Per la propria storia, per il patrimonio di cui è ricca, per la sua indiscutibile bellezza è fuor di dubbio che il capoluogo piceno meriterebbe di meglio. In particolare meriterebbe qualcuno che sia realmente consapevole dell’unicità e della straordinarietà di quel patrimonio che, di conseguenza, deve essere tutelato e preservato con il massimo e continuo impegno. Cosa che purtroppo non avviene da tempo, con la sconfortante vicenda di via delle Stelle che è solo un caso, forse il più eclatante. Proprio in queste ore, ad esempio, sui social è stata diffusa la foto della preparazione della pista di pattinaggio che, non è uno scherzo di carnevale ma è la triste realtà, quest’ anno ingloba anche una delle due fontane di piazza Arringo. Una “genialata” che, si spera, non produca conseguenze particolari.

Ma già solo il fatto di mettere comunque a repentaglio un così importante monumento cittadino per il mero divertimento, sicuramente in generale più che lecito, è un’incomprensibile follia. Come commenta un utente sui social, dimostra “l’incapacità di comprendere quanto sia preziosa la bellezza di Ascoli e scarso (nullo) il rispetto della sua storia”. Forse siamo stati sin troppo ottimisti nel parlare a tal proposito di “nuovi barbari”…

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