L’ospedale di comunità tra finzione e realtà


Da giugno l’assessore Saltamartini e l’Ast di Ascoli continuano a parlare del presunto ospedale di comunità dentro l’ospedale “Mazzoni”. Ma gli atti ufficiali della Regione e dell’Ast dimostrano che quell’ospedale sarà realizzato, entro il 2026, all’ex Luciani…

Tra le tante storie sconcertanti che ci racconta la sanità ascolana, una delle più paradossali, al limite del comico (se non si stesse giocando con la salute degli ascolani…), è sicuramente quella del presunto, quando improbabile, nuovo ospedale di comunità dell’Ast di Ascoli. Una “favoletta”, ad uso e consumo dei più “boccaloni”, che guarda il caso è nata nei giorni immediatamente precedenti alle elezioni comunali nel capoluogo piceno (come se Fioravanti ne avesse bisogno…), raccontata per primo dall’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini.

Che, con grande entusiasmo e ancora maggiore enfasi, dalla propria pagina facebook il 3 giugno scorso annunciava solennemente: “domani 3 giugno inaugureremo il primo ospedale di comunità con i fondi Pnrr ad Ascoli Piceno, segnando un’inversione di tendenza sui servizi alla salute”. Secondo quanto riportato dall’assessore, l’ospedale di comunità, realizzato all’improvviso senza che neppure si fosse avuta notizia dell’avvio dei lavori, era stato realizzato dentro l’ospedale Mazzoni, in una sorta di imbarazzante e surreale “genialata” di cui in realtà ci sarebbe poco di cui vantarsi. Già all’epoca a smascherare l’improbabile bluff era stata la consigliera regionale Anna Casini che ricordava come in realtà gli atti ufficiali in proposito non lasciavano dubbi sul fatto che il nuovo ospedale di comunità sarebbe sorto (non prima del 2026) all’ex Luciani.

Già un ospedale che dovrebbe servire il territorio ubicato dentro un altro ospedale è poco credibile – affermava a giugno la consigliera regionale – ma verosimilmente l’assessore è stato male informato perché l’unico lavoro partito ad Ascoli è un reparto di degenza post acuzie realizzato nella palazzina malattie infettive dove verranno inviati i pazienti operati e non ci sarà nuovo personale assunto, ma dipendenti che verranno sottratti ai reparti già in sofferenza. Un reparto non può essere spacciato per un ospedale, la sanità è una cosa seria e ai cittadini deve essere detta la verità”.

Quel perentorio chiarimento sembrava aver posto fine alla questione e, da allora, del presunto ospedale di comunità non se ne è più parlato. Almeno fino ai giorni scorsi quando prima l’assessore regionale Saltamartini, in uno dei suoi innumerevoli post sui social degli ultimi periodi, poi una nota dell’Ast Ascoli hanno nuovamente riportato al centro all’attenzione la presunta presenza dell’ospedale di comunità all’interno dell’ospedale Mazzoni.

Con stupore leggo che ad Ascoli esisterebbe un ospedale di comunità – replica ancora Anna Casini – devo smentire in modo fermo la direzione Ast Ascoli Piceno e l’assessore Saltamartini che, presi dalla perenne campagna elettorale, stanno gettando fumo negli occhi dei cittadini ascolani. Quello del Mazzoni è solo un reparto che, inoltre, con il gioco delle tra carte, è stato aperto sottraendo i dipendenti all’ospedale già in affanno. E quando Ast e Regione affermano che non vengono presi in carico pazienti del territorio, ma solo quelli dei reparti ospedalieri, confermano che la creazione di quel reparto non svolge la funzione per cui è stato ideato, ovvero alleggerire gli ospedali da accessi che possono essere gestiti con un livello di intensità di cura diverso dalle strutture per acuti. In ogni caso dagli atti regionali risulta che il vero ospedale di comunità, ubicato tra l’altro in posizione poco comoda per l’utenza, verrà realizzato al Luciani e non vedrà la luce prima della fine del 2026”.

A tal proposito è opportuno ricordare che qualsiasi amministrazione, al di là di annunci e proclami più o meno propagandistici, parla con gli atti ufficiali. Ed in questo caso, come sottolinea la consigliera regionale Anna Casini, gli atti regionali non lasciano dubbi, l’ospedale di comunità ad Ascoli verrà realizzato al Luciani (quindi non è quello attualmente nell’ospedale Mazzoni), con l’iter progettuale che è partito da oltre un anno, anche se già si è accumulato un ritardo importante. A partire dalla delibera della giunta regionale n. 271 del 14 marzo 2022, con la quale sono stati approvati “gli interventi destinati all’attuazione degli investimenti previsti dalla Componente 1 (del Pnrr) “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” che, nell’allegato 4, certifica come l’ospedale di comunità ad Ascoli verrà realizzato al “Luciani” (nel documento regionale è indicato l’indirizzo, via delle Zeppelle 84), per un investimento previsto di 2,7 milioni di euro.

Il successivo 6 aprile 2022, con determina del direttore generale Asur n. 258 sono stati individuati i responsabili del procedimento e finanziati con le risorse del Pnrr gli interventi in questione, compreso l’ospedale di comunità di Ascoli al Luciani, mentre il 26 ottobre 2022 è stato affidato all’ing. Silvia Piccini, dipendente dell’Ast di Ascoli, l’incarico per la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica dell’ospedale di comunità, regolarmente verificato il 20 aprile 2023 dalla Sagi Consulting srl, a cui era stato affidato il servizio di verifica della progettazione, e validato il 2 maggio successivo dal responsabile del procedimento. Il successivo 23 giugno 2023, con determina n. 465, l’Ast di Ascoli ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica redatto dall’ing. Silvia Piccini e, al tempo stesso, ha deciso di avviare la gara per l’affidamento congiunto della progettazione definitiva/esecutiva e dei lavori di realizzazione dell’ospedale di comunità di Ascoli “nel complesso dell’ex sanatorio Luciani”.

E’ importante sottolineare come in linea teorica era stato anche fissato il cronoprogramma che prevedeva 120 giorni di tempo, dal momento della reale aggiudicazione della gara, per l’approvazione del progetto esecutivo e, poi, 270 giorni per l’effettuazione dei lavori. Tre mesi dopo, con determina n. 788 del 27 settembre 2023, l’Ast di Ascoli disponeva l’affidamento congiunto della progettazione definitiva esecutiva e lavori di realizzazione dell’ospedale di comunità, “mediante completamente/ampliamento di struttura al grezzo nel complesso dell’ex Luciani”, alla Elettro Stella srl di Monsampolo, per un importo complessivo di poco meno di 2 milioni di euro (1.959.240,42) oltre iva, di cui 1.734.003,76 euro per i lavori, 124.910,75 per la progettazione e 100.325,90 euro per oneri per la sicurezza.

Vale la pena di sottolineare che la determina n. 788 svela come alla procedura di gara aperta avviata a fine giugno, con scadenza fissata al 21 luglio 2023 (meno di un mese…) ha poi partecipato una sola ditta, naturalmente quella a cui poi è stato affidato l’incarico. Considerati anche i tempi tecnici per la concreta assegnazione dell’incarico, dopo le varie incombenze burocratiche, in linea teorica entro fine 2023 – inizio 2024 l’aggiudicataria dell’incarico avrebbe potuto iniziare ad operare, con il progetto definitivo/esecutivo pronto per l’estate 2024. In realtà da allora è sceso il silenzio sull’intervento che, sulla base di quel cronoprogramma, sarebbe comunque dovuto terminare per fine 2025, con il nuovo ospedale di comunità al Luciani a disposizione dal 2026. Al di là dei dubbi sui reali tempi di realizzazione dell’intervento stesso, quello che è certo e indiscutibile è che gli atti ufficiali di Regione e Ast confermano come quello al “Mazzoni” è semplicemente un reparto e che il “vero” ospedale di comunità di Ascoli sarà (a questo punto è difficile prevedere quando) quello da realizzare al Luciani.

La verità è che ora di finirla di spacciare un reparto per un ospedale, i cittadini, specie quelli malati, non possono essere presi in giro” conclude amaramente Anna Casini.

bookmark icon