La mano di Castori per risollevare l’Ascoli in attesa del mercato


Attesa per capire come l’allenatore marchigiano schiererà tatticamente l’Ascoli, con la probabile difesa a tre che dovrebbe ritrovare Botteghin e l’attacco a due punte, orfano però dell’infortunato Nestoroski. Calendario difficile fino alla fine del girone di andata

Il primo fondamentale e tempestivo intervento della società è arrivato e, come auspicato, dopo la sconfitta casalinga contro il Como, approfittando anche della pausa per le nazionali, è arrivato il cambio in panchina, con l’esonero di Viali e il ritorno sulla panchina dell’Ascoli di mister Castori. Per l’altro intervento della società, non meno importante e irrinunciabile, bisognerà attendere gennaio, quando aprirà la sessione invernale del mercato nella quale sarà indispensabile operare alcuni innesti azzeccati per rinforzare adeguatamente una rosa che al momento ha delle evidenti lacune, anche se non tali da giustificare il rendimento così deficitario dei bianconeri.

Nell’intervallo di tempo tra questi due interventi, si spera determinanti per far svoltare una stagione fin qui deludente, ci saranno però 6 delicatissime partite da giocare (nello spazio di un mese) e dalle quali bisognerà cercare di ricavare più punti possibili, per non rendere drammatica una classifica che inevitabilmente si è fatta molto preoccupante dopo le tre sconfitte consecutive. Un compito tutt’altro che semplice per mister Castori che dovrà subito trovare un assetto adeguato per far rendere al meglio la squadra (e i giocatori che l’Ascoli ha a disposizione) e, soprattutto, dovrà riportare convinzione, determinazione e spirito adeguato ad una formazione che nelle ultime settimane, anche per le discutibili scelte di Viali, si era persa. Conoscendo la grinta dell’allenatore di San Severino non ci sono dubbi sul fatto che già con la Reggiana si vedrà una squadra che scenderà in campo con ben altra determinazione e cattiveria agonistica.

Quanto all’assetto tattico Castori solitamente utilizza la difesa a tre e le due punte, con un centrocampo a tre e due esterni. Naturalmente, come ha sottolineato lo stesso allenatore nella conferenza stampa di presentazione, dipende anche dai giocatori che ha a disposizione. Quelli attualmente in rosa con l’Ascoli in teoria sembrano potersi sposare con questo assetto tattico, magari con la possibilità di recuperare qualche giocatore che nelle ultime giornate con Viali era finito praticamente nel dimenticatoio. Piuttosto il problema al momento è rappresentato dal fatto che in difesa non ci sono alternative, mentre in avanti per qualche partita Castori dovrà rinunciare all’attaccante indiscutibilmente migliore dell’Ascoli, Nestoroski, che si è infortunato proprio nel primo allenamento con il nuovo allenatore.

In compenso Castori alla ripartenza del campionato potrà contare sul rientrante Botteghin, fondamentale guida per la difesa bianconera che, magari anche con l’aiuto del passaggio alla difesa a tre, dovrà ridare sicurezza e compattezza ad una retroguardia che nelle ultime partite ha commesso troppi errori. Al suo fianco il capitano bianconero avrà presumibilmente a destra Bellusci e a sinistra Quaranta con il problema, non da poco, che fino al mercato di gennaio l’allenatore bianconero non ha a disposizione in rosa un’alternativa credibile, visto che Tavcar dopo l’operazione non sarà a disposizione prima di anno nuovo, mentre l’oggetto misterioso Bogdan è dovuto tornare sotto i ferri e al momento non si possono fare previsioni su quando potrà essere finalmente a disposizione.

Nel malaugurato caso del forfait di uno dei tre centrali Castori dovrà inventarsi qualcosa o magari cambiare modulo e tornare ad una difesa a 4. Guardando all’aspetto positivo, il passaggio della difesa a tre potrebbe alleggerire di compiti difensivi gli esterni, un vantaggio in particolare per Falasco che ha proprio nella fase difensiva il suo tallone di Achille e che così potrebbe rendere al meglio in fase di spinta, fornendo da sinistra palloni molto interessanti alle punte bianconere che hanno un disperato bisogno di palloni giocabili. Dall’altra parte l’allenatore bianconero ha ampia scelta tra Adjapong (in realtà poco brillante nelle ultime uscite), Bayeye e anche Falzerano che può essere utilizzato anche nell’eventuale centrocampo a tre. Che probabilmente ruoterà intorno a Di Tacchio e dovrebbe finalmente vedere Caligara (che però a Reggio Emilia non ci sarà perché squalificato) tornare a sinistra, con Giovane (anche lui appannato nelle ultime uscite) che appare la più logica alternativa.

Sempre restando a centrocampo, con il cambio in panchina non è escluso che potrebbero tornare ad essere utilizzati giocatori che nelle ultime partite erano finiti ai margini, a partire da Milanese ma anche Masini, schierato titolare nelle prime quattro partite di campionato (in realtà senza mai convincere) e poi praticamente non più utilizzato. In avanti teoricamente il punto di riferimento dovrebbe essere Nestoroski che, però, dovrà saltare per l’infortunio al gomito almeno le prime 2-3 partite della gestione Castori. Facile prevedere che a Reggio Emilia partiranno Pedro Mendes e Rodriguez, con Manzari prima alternativa, mentre bisognerà capire se Castori riterrà utili alla causa anche D’Uffizi e Millico ed eventualmente in quale posizione.

E’ comunque bene ricordare che queste sono solo previsioni basate sulle esperienze passate dell’allenatore e sulle prime indicazioni che arrivano dall’allenamento, non ci sarebbe troppo da stupirsi se poi a Reggio Emilia scendesse in campo una squadra diversa, sia nel modulo che negli uomini. Che, però, dovrà cercare a tutti i costi di fare risultato, vista la classifica deficitaria che vede i bianconeri in piena zona playoff, al quart’ultimo posto a pari merito con il Lecco (che però deve recuperare ancora una partita) e a soli 2 punti dallo Spezia terz’ultimo in classifica. Per altro il calendario, per quello che conta in serie B dove comunque ogni partita presenta delle insidie, non è certo dalla parte dell’Ascoli che dopo la trasferta di Reggio Emilia sabato 2 dicembre farà visita al Venezia secondo in classifica. Poi la formazione di Castori è attesa da un doppio confronto casalingo, prima con lo Spezia (9 dicembre), poi con il Catanzaro (16 dicembre) dal quale i bianconeri dovranno cercare di ricavare più punti possibili.

A chiudere il girone di andata la trasferta di Pisa all’antivigilia di Natale (23 dicembre), poi la sfida di Santo Stefano (26 dicembre) al Del Duca contro il Cittadella. Poi arriverà la consueta pausa a cavallo tra la fine di dicembre e l’inizio dell’anno nuovo, con la ripartenza del campionato in programma il 13 gennaio con subito la trasferta difficilissima in casa della capolista Parma. Come anticipato a gennaio scatterà anche il mercato invernale, fondamentale per rinforzare adeguatamente la squadra. Ora però è bene concentrarsi sulle prossime 6 sfide, sperando che la mano e la cura Castori diano subito i risultati sperati.

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