Mercato sbagliato e sfortuna, problema difesa per l’Ascoli
Alla ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali (sabato 21 ottobre a Lecco), Viali avrà a disposizione solamente due centrali, Bellusci e Quaranta, con Botteghin fuori per infortunio e l’oggetto misterioso Bogdan operato al ginocchio destro
“La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo” recita un famoso motto popolare che fotografa alla perfezione la situazione dell’Ascoli dopo l’infortunio di Botteghin. Perché al danno rappresentato dal fatto che si ferma quello che indiscutibilmente è il miglior giocatore bianconero, con il rendimento più elevato nelle ultime due stagioni, si aggiunge la beffa che l’infortunio colpisce proprio il reparto più sprovvisto, nel quale Viali al momento non ha a disposizione tante alternative. Il brasiliano aveva iniziato la stagione un po’ sottotono proprio a causa di qualche acciacco fisico ma nelle ultime partite era in evidente crescita di forma ed era praticamente tornato il giocatore ammirato nelle due stagioni passate.
Poi la “doccia fredda”, a pochi minuti dalla fine della partita contro la Sampdoria Botteghin zoppicante è stato costretto ad uscire dal campo. Gli accertamenti effettuati nei giorni successivi hanno evidenziato una lesione di media entità al collaterale del ginocchio destro. Non sono stati indicati esattamente i tempi di recupero, anche perché bisognerà vedere come il ginocchio risponderà alle terapie a cui il giocatore brasiliano verrà sottoposto e, per giunta, pur se al momento è considerata un’ipotesi assolutamente remota, non può essere esclusa totalmente l’eventualità che sia necessario un intervento chirurgico. In sostanza nella migliore delle ipotesi ci vorrà almeno un mese prima di rivederlo in campo, facendo tutti gli scongiuri del caso perché è del tutto evidente che, nel malaugurato caso che sia necessario l’intervento chirurgico, l’Ascoli perderebbe il suo capitano per diversi mesi.
Non c’è neppure bisogno di sottolineare l’importanza di Botteghin, il brasiliano è l’autentica guida della difesa bianconera, è il giocatore che, quando si esprime ai suoi livelli, garantisce solidità e quasi impermeabilità alla retroguardia. Per questo la sua assenza pesa e peserà enormemente in assoluto ma, in questo caso, ancora di più perché praticamente Viali resta con soli due centrali difensivi (Bellusci e Quaranta) e non ha alcuna alternativa. Si perché, nelle stesse ore in cui è stata resa nota la diagnosi dell’infortunio di Botteghin, a Perugia (esattamente a Villa Fiorita) l’altro centrale bianconero e autentico oggetto misterioso dell’ultima campagna acquisti, Luka Bogdan, si sottoponeva ad intervento chirurgico sempre al ginocchio destro.
Anche in questo caso è quasi superfluo sottolineare che bisognerà attendere un po’ prima di rivederlo in campo (almeno un mese). Anzi, forse sarebbe più corretto dire di vederlo per la prima volta in bianconero, visto che il 27enne centrale croato, arrivato dalla Ternana (nell’operazione che ha portato Dionisi in rossoverde), negli ultimi giorni di mercato, è subito finito nella lista degli infortunati e fino ad ora non si è mai visto in campo. E qui è praticamente inevitabile aprire una finestra proprio sul mercato estivo e sulla recente decisione di Pulcinelli di chiudere il rapporto con il direttore sportivo Valentini. A cui molti tifosi già rimproveravano diverse scelte di mercato operate lo scorso anno e che nel mercato estivo ad essere cauti ha fatto decisamente molta confusione.
Vale, infatti, la pena ricordare che ad agosto di fatto l’Ascoli ha dovuto fare il mercato due volte, la seconda in tutta in fretta proprio negli ultimi giorni prima della chiusura, dopo che l’inizio di stagione agonistica (Coppa Italia e prime giornate di campionato) aveva ampiamente evidenziato gli enormi limiti della rosa bianconera. Non è un caso che molti dei giocatori arrivati nella prima parte di mercato (Barosi, Haveri, Masini, Kraija, Millico) praticamente non sono più utilizzati da Viali e che parte dell’attuale formazione titolare (da Viviano a Bayeye, da Di Tacchio a Nestoroski fino ad arrivare a Milanese, anche se nelle ultime due uscite è partito dalla panchina) è costituita da giocatori che sono arrivati negli ultimi giorni (se non nelle ultime ore).
Se, come sempre auspicato (non a torto) da Pulcinelli, il mercato fosse stato chiuso prima dell’inizio del campionato, ora l’Ascoli si troverebbe in grandissima difficoltà, con una rosa da retrocessione. Fortunatamente (almeno in questo caso) la società bianconera dopo le prime giornate ha potuto porre rimedio (almeno parzialmente) agli errori commessi ma probabilmente quel mercato a dir poco discutibile è stata la classica “goccia che fa traboccare il vaso”. Purtroppo, però, l’attuale situazione che si è creata al centro della difesa è comunque una conseguenza delle cervellotiche scelte di mercato. Perché l’Ascoli aveva inizialmente in rosa, oltre Botteghin, Bellusci e Quaranta, anche Simic e Tavcar. E, secondo le indicazioni che arrivavano, ad inizio mercato proprio gli ultimi due, naturalmente insieme a Botteghin, sembravano i punti fermi, con Quaranta dato certamente in uscita (verso la LegaPro) e Bellusci in discussione dopo la stagione passata decisamente deludente.
Poi, invece, Simic è stato venduto (neppure per tanto…) al Maccabi Haifa che sognava di disputare la Champions League (invece è stato eliminato nei preliminari), mentre Tavcar si è infortunato e sarà quasi impossibile rivederlo in campo in questa stagione. Ma per far fronte a questa evidente emergenza è stato preso solamente Bogdan che, come detto, di fatto non si è mai visto per i problemi al ginocchio. Ed ora, con l’infortunio di Botteghin, Viali si trova costretto a dover puntare su Bellusci e Quaranta, cioè su due giocatori che erano in discussione, con il secondo inserito nella lista dei partenti. Non una situazione semplice, con in aggiunta il fatto che, almeno per le prossime partite, l’allenatore bianconero dovrà pregare che nessuno dei due abbia problemi fisici e che non incorra in sanzioni disciplinari perché in quel caso non avrebbe il sostituto.
Ma Viali dovrà pregare anche di poter avere nuovamente a disposizione Botteghin almeno dopo la prossima sosta per le nazionali (metà novembre), cercando anche di capire quando e in che misura Bogdan potrà dare una mano, in attesa che poi eventualmente a gennaio arrivi qualche altro centrale a completare la rosa. Teoricamente ci sarebbe sempre la possibile di reperire un centrale tra gli svincolati ma al momento non sembra esserci una grande scelta e l’unico che, almeno sulla carta, poteva garantire un minino di affidabilità (Tuia) si è accasato con la Cremenose. Nel complesso non certo le condizioni ideali per presentarsi alla ripresa del campionato e per affrontare il ciclo di 4 partite che attendono l’Ascoli prima della prossima sosta per le nazionali.
A partire da quella di sabato 21 ottobre sul campo del Lecco, una sfida molto delicata e difficile contro il fanalino di coda del campionato (che, però, deve recuperare tre partite) che si presenterà con il nuovo allenatore (Bonazzoli in tandem con Malgrati) e la feroce determinazione per cercare di conquistare la prima vittoria in serie B. Stessa determinazione dovrà mettere in campo la formazione di Viali per fare risultato (possibilmente pieno) e presentarsi al meglio alla successiva difficilissima sfida al Del Duca contro la capolista Parma.