Babbo Natale arriva in anticipo in Comune e porta ricchissimi premi ai dirigenti comunali…


Attribuite con decreto del sindaco e liquidate con determina n. 3310 retribuzioni di risultato per quasi 180 mila euro agli 8 dirigenti comunali (compreso il segretario generale), 6 dei quali hanno raggiunto il 100% degli obiettivi, mentre gli altri 2 si sono fermati al 97 e al 92%

Benvenuti nel favoloso mondo del Comune di Ascoli. Un “regno” dorato e invidiabile, soprattutto per i dirigenti comunali, dove tagli, sacrifici, spending review sono termini banditi e sconosciuti. Dove il sovrano può permettersi lo sfizio di far pagare profumatamente ai “sudditi” i suoi poeti cortesi (coloro che, nel periodo di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, erano incaricati di cantare ed esaltare le gesta del sovrano). Dove chi ha la fortuna di entrarvi può godere non solo di ricchissimi stipendi da nababbi (intorno ai 100 mila euro lordi all’anno) ma anche di ricchissimi premi (in “burocratese” retribuzione di risultato).

Liquidati, in toto o in grandissima parte, a prescindere dalle sorti stesse del Comune dove, che le cose vadano bene o vadano male (ma nel meraviglioso mondo di Ugualos va sempre tutto bene…), che non ci sia più un euro per importanti servizi o che si debbano aumentare tasse e tariffe che gravano sui cittadini, spuntano sempre fuori i soldi per premiare i bravissimi ed efficientissimi dirigenti comunali. Che poi, per carità, sicuramente meritano davvero di ottenere quei ricchissimi premi perché ogni compiono vere mirabilie, anche se sembra difficile da credere ogni anno, nella peggiore delle ipotesi, raggiungono almeno intorno al 90% degli obiettivi fissati se non addirittura oltre.

Negli ultimi 10 anni (ma anche più) non c’è stata mai una sola occasione in cui sono scesi sotto quella mostruosa percentuale di obiettivi raggiunti. Difficile, praticamente impossibile, trovare in giro per l’Italia dirigenti così bravi ed efficienti, in grado di ottenere risultati simili. Certo, poi in concreto si fatica a vedere il frutto di questi straordinari risultati e, anzi, paradossalmente tutti quei Comuni nei quali i dirigenti comunali hanno una percentuale di realizzazione degli obiettivi decisamente inferiore chissà perché crescono in misura clamorosamente maggiore rispetto al capoluogo piceno. Quest’anno, poi, i dirigenti comunali ascolani sono stati ancora più straordinari perché hanno compiuto un vero e proprio irripetibile miracolo, destinato a far impallidire anche quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci raccontato dal Vangelo.

Infatti se complessivamente il Comune di Ascoli ha realizzato poco meno dell’85% degli obiettivi fissati per il 2022, gli insuperabili dirigenti comunali sono incredibilmente riusciti a portare a compimento oltre il 95% degli obiettivi stessi. Come per lo scioglimento del sangue di San Gennaro, quello avvenuto al Comune di Ascoli è un fenomeno che non può in alcun modo essere scientificamente spiegato, bisogna affidarsi alla fede per credere che un simile miracolo sia possibile e realmente accaduto! Ironia a parte, di solito la retribuzione di risultato viene liquidata poco prima delle festività natalizie, come una sorta di ricchissimo regalo di Natale.

Quest’anno, però, Babbo Natale è arrivato con largo anticipo per i dirigenti comunali, visto che il 21 settembre scorso il sindaco Marco Fioravanti ha firmato il decreto n. 36 che certifica il conseguimento degli obiettivi 2022 da parte della dirigenza comunale, dando il via libera all’attribuzione dell’indennità di risultato, liquidate con insolita solerzia (almeno per il Comune di Ascoli) addirittura il giorno successivo con determina n. 3310 del 22 settembre. Sia il decreto del sindaco che la determina nell’attribuzione dell’indennità di risultato ai dirigenti comunali fanno riferimento alla Relazione sulla Perfomance 2022 (oltre che sulle schede di autovalutazione dei dirigenti stessi, in pratica con il solito “oste com’è il tuo vino”…), approvata dall’amministrazione comunale il 7 luglio scorso con delibera di giunta n. 225 e visionata dal Nucleo di Valutazione il 7 settembre scorso.

Come abbiamo evidenziato (vedi articolo “Farsa in Comune, si ripete il miracolo della moltiplicazione degli obiettivi raggiunti”), quella Relazione è uno dei documenti ufficiali più imbarazzanti e sconcertanti approvati dall’amministrazione comunale nel quale, per raggiungere una percentuale positiva di obiettivi raggiunti (almeno il 70%, sotto quella soglia il giudizio sull’operato del Comune è negativo), vengono considerati tali obiettivi che palesemente ed evidentemente non sono stati centrati, quanto meno entro il 2022. Solo per citare qualche esempio, tra gli obiettivi considerati raggiunti nella Relazione sulla Performance 2022 ci sono la revisione dello Statuto comunale (approvazione in Consiglio comunale entro dicembre 2022 era l’obiettivo) anche se nello stato di attuazione (la fotografia della situazione) che è stata solamente predisposta la bozza (quindi siamo lontanissimi dalla sua approvazione…).

Ancora, stessa situazione per il regolamento edilizio comunale (con addirittura l’entrata in vigore entro dicembre 2022 come obiettivo mentre in concreto ci si è fermati alla predisposizione dello schema di regolamento sulla base del quale, poi, avviare la concertazione propedeutica alla sua approvazione), per non parlare delle scuole Malaspina, Cagnucci e Tofare per le quali l’obiettivo era l’avvio dei lavori (mentre in realtà siamo ad ottobre 2023 e non è stata neppure indetta la gara per l’affidamento dei lavori). Solo grazie a queste (ed altre) imbarazzanti forzature e invenzioni nella Relazione sulla Performance 2022 si è arrivati a quella irreale (almeno in base ai fatti concreti) percentuale dell’84,93% di raggiungimento degli obiettivi fissati ad inizio anno.

Nulla, invece, è in grado di spiegare come sia possibile che, con quella già irreale percentuale di raggiungimento degli obiettivi, 6 degli 8 dirigenti comunali abbiano ottenuto addirittura il 100% di realizzazione degli obiettivi, mentre gli altri due rispettivamente il 97,6 e il 92%. Non bisogna essere dei geni in materia per rendersi conto che, secondo le leggi matematiche, è impossibile, che c’è qualcosa che non quadra, che quelle percentuali (quella complessiva del Comune e quelle dei dirigenti comunali) sono contraddittorie, in contrasto l’una con le altre. Evidentemente, però, per il Nucleo di valutazione e per il sindaco Fioravanti non c’è nulla di strano. D’altra parte non è certo la prima volta che nel meraviglioso regno di Ugualos si possono stravolgere anche le leggi matematiche…

Così grazie a quella improbabile valutazione gli 8 dirigenti comunali si sono visti liquidare retribuzioni di risultato complessivamente per poco meno di 180 mila euro (178.368,81 per l’esattezza), con ben 6 di loro che avranno il massimo previsto. In realtà il fondo per la retribuzione di risultato ammontava a 131.496,26 euro. Ma il decreto sindacale e la determina 3310 spiegano che la quota di retribuzione di posizione (la parte del trattamento economico collegata all’incarico conferito) complessivamente corrisposta ai dirigenti comunali per il 2022 ammonta a 234.127,45 euro a fronte dei 281 mila euro stanziati. Un risparmio di oltre 45 mila euro che potrebbero essere utilizzati in svariati modi ma che, guarda il caso, sono stati destinati a rimpolpare il già ricco fondo per la retribuzione di risultato dei dirigenti.

Un ulteriore “regalo” giustificato in virtù di alcuni pronunciamenti dell’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e dell’art.27 comma 9 del Contratto collettivo del 1999 che, però, non obbligano in alcun modo ma consentono di utilizzare quei risparmi eventualmente anche per la retribuzione di risultato. D’altra parte, però, quando si ha la fortuna di avere dirigenti così bravi ed efficienti, con una percentuale sempre così alta di realizzazione degli obiettivi (e in qualche caso addirittura miracolosa…) è doveroso ricompensarli nel miglior modo possibile…

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