Partenza ad handicap per la curva sud, almeno 6 mesi di ritardo solo per il progetto
E’ stato affidato a febbraio e, da contratto, doveva essere pronto per fine aprile. A giugno, però, il Comune si è accorto che erano necessarie indagini e relazioni “propedeutiche al progetto definitivo”. Che ora, se non ci saranno altre sorprese, dovrebbe essere pronto per fine ottobre
Nel mondo virtuale in cui ormai da tempo vive il capoluogo piceno è bastato che il sindaco Fioravanti pronunciasse due parole sulla curva sud per dare fiato alle trombe dei fedeli cantori delle gesta dell’amministrazione comunale (i quotidiani locali), sempre pronti a magnificare gli improbabili e inesistenti cittadino (“il primo novembre, in occasione della serata al Ventidio Basso per festeggiare i 125 anni dell’Ascoli, sarà presentato il progetto per la curva sud”) è scattata la solita gara a chi “la spera più grossa”, con annunci e proclami surreali, tra chi già vedeva un “Del Duca da serie A”, chi immaginava la nuova curva con tanti altri servizi e novità per il prossimo campionato e chi si lanciava in surreali previsioni su quanti punti avrebbe fatto guadagnare ogni anno la nuova curva.
Come sempre la realtà, quella impietosamente raccontata dagli atti ufficiali, è completamente differente e non si avvicina neppure un po’ a quella virtuale che narrano il sindaco e i suoi fedeli cantori. Che fingono di ignorare che un’amministrazione comunale seria e affidabile parla con gli atti ufficiali, non certo con annunci e proclami che sono utili solo a convincere qualche ingenuo “boccalone” e, soprattutto, a mascherare i soliti disastri commessi dall’amministrazione stessa. Che, pure, in questo caso sono clamorosamente evidenti e confermati prima dalle determine n. 2069 e 2070 del 24 giugno scorso, poi dalla determina n.3106 dell’8 settembre.
Che portano alla luce un tipico malvezzo dell’amministrazione comunale che sempre più spesso, quando c’è la necessità di progettare un determinato intervento, prima affida l’incarico per la progettazione stessa, salvo poi scoprire che per effettuarla c’è bisogno di effettuare preliminarmente una serie di analisi e indagini che, appunto, nei paesi civili vengono effettuate prima di affidare l’incarico. D’altra parte, però, da tempo si è ampiamente compreso che l’incantato regno di Ugualos non ha nulla di normale e di civile e, di conseguenza, non è certo un problema se a causa di questo “folle” comportamento si accumulano ritardi di mesi. E in questo caso stiamo parlando di un intervento che il sindaco stesso ha ammesso che non si concluderà prima del 2027, quindi cosa sarà mai un ritardo di 5-6 mesi.
Per altro non si può fare a meno di sottolineare come solo nel mondo al contrario (altro che quello raccontato nel farneticante libro del generale Vannacci…) dell’incantato regno di Ugualos poteva accadere di dare la priorità alla ricostruzione della curva sud dello stadio piuttosto che alla sistemazione del Municipio o di Palazzo dei Capitani. Con l’ulteriore paradosso che il finanziamento di 3,5 milioni di euro previsto dal “Programma scheda 2” per un’unica opera sarebbe stato sufficiente a coprire quei due interventi non certo quello di ricostruzione della curva sud che inizialmente prevedeva una spesa di 6,5 milioni di euro, già diventati 7 milioni nel giro di qualche mese (determina n. 2069 del 24 giugno 2023).
Tornando all’annuncio fatto dal sindaco nei giorni scorsi in merito alla presentazione del progetto in occasione della festa del 1 novembre, dopo aver sommessamente ricordato che in realtà conta l’approvazione con un atto ufficiale (il resto è solo folklore e la solita propaganda), ovviamente come al solito il primo cittadino si guada bene dallo spiegare cosa è accaduto, come è stato possibile accumulare solo nel primo passo del lungo iter un ritardo nella migliore delle ipotesi (cioè se davvero entro il 1 novembre il progetto definitivo verrà approvato, non presentato) di oltre 6 mesi.
D’altra parte, però, perché affannarsi a fare chiarezza e spiegare a sudditi fedeli e obbedienti che devono solo applaudire e ripetere ossessivamente “bravo sindaco, grazie sindaco”, senza capire e senza il diritto di sapere. Per chi, invece, si ritiene cittadino ascolano ma non suddito del sovrano di Ugualos, la spiegazione di questo primo clamoroso ritardo è ancora una volta nei soliti pasticci “combinati” dall’amministrazione comunale. Che a gennaio ha indetto il bando e a fine febbraio ha assegnato l’incarico per la progettazione definitiva, con il bando comunale che assegnava 48 giorni di tempo per completare la progettazione. E mentre qualche quotidiano locale, in preda ad un immotivato entusiasmo, annunciava con un titolo a tutto pagine l’imminente avvio dei lavori, in realtà da contratto il progetto definitivo doveva essere pronto per la fine di aprile.
Come sempre avviene quando il Comune si rende conto di aver sbagliato qualcosa, da quel momento sul progetto definitivo della curva sud è sceso il silenzio. E’ passato aprile, sono trascorsi maggio e giugno senza che, però, si avessero notizie di quel progetto che doveva essere pronto a fine aprile. Silenzio assoluto fino al 3 luglio quando il sindaco, nel corso della presentazione alla stampa del nuovo allenatore dell’Ascoli Viali, annunciava che “nelle prossime settimane presenteremo il progetto definitivo del rifacimento della curva sud”. L’ennesimo annuncio privo di credibilità, utile solo per gettare fumo negli occhi e far felici i sudditi più “boccaloni”, clamorosamente smentito da quegli atti ufficiali che si presume che il primo cittadino conosca.
Per altro, ironia della sorte, proprio lo stesso 3 luglio sull’albo comunale on line erano state pubblicate le determine n.2069 e n. 2070 che smascheravano il bluff di Fioravanti e facevano luce su quanto accaduto. Cioè che, 4 mesi dopo aver affidato l’incarico di progettazione e 2 mesi e mezzo dopo la presunta scadenza per la presentazione del progetto definitivo, l’amministrazione comunale si è resa conto che prima di predisporre il progetto erano necessarie le indagini geognostiche, geotecniche e geofisiche e la successiva relazione geologica, con lo studio di risposta sismica.
Le prime venivano affidate alla Geco srl di Falconara Marittima, per una spesa complessiva di 7.580 euro, e dovevano essere completate entro 30 giorni (determina n. 2069), la relazione e lo studio di risposta sismica venivano affidate al geol. Sante Stangoni, per una spesa di 42.418,67 euro, che aveva 20 giorni di tempo a partire dall’invio dei risultati delle indagini per elaborarle (determina n. 2070). Ora la determina 3106 dell’8 settembre scorso svela che le indagini e le relazioni sono state completate, con il Responsabili unico del procedimento (Rup) che il 4 settembre scorso ha approvato il certificato di regolare esecuzione, quindi finalmente si può procedere alla redazione del progetto definitivo. Che, considerando i 48 giorni da contratto, ragionevolmente dovrebbe essere pronto entro fine ottobre.
Sorvolando per decenza sugli ulteriori proclami fatti nei giorni scorsi dal sindaco sul cronoprogramma dei prossimi passaggi, è opportuno ricordare solo quelli che sono i punti fermi, i dati certi e indiscutibili dell’intervento. Che, come riportato dagli atti ufficiali dell’Ufficio speciale per la ricostruzione (Usr) della Regione Marche e confermato dal sindaco Fioravanti nel Consiglio comunale del 26 gennaio 2023, secondo il cronoprogramma ufficiale dovrebbe prolungarsi per 5 anni, fino al 2027. Considerando, però, che solo nel primo passaggio del lunghissimo iter si sono accumulati almeno 6 mesi di ritardo, è probabile che quella data che sembrava così lontana possa addirittura diventare un illusorio miraggio.