Silenzi, misteri, i soliti ritardi e “sorpresa” amianto: disastro sicurezza delle scuole


Secondo sindaco e giornalino comunale a giugno dovevano concludersi i lavori alla Don Giussani ed entro agosto aprire i cantieri nelle scuole Malaspina, Cagnucci e Tofare. Invece da mesi non si hanno notizie e ora si scopre che alla Cagnucci c’è anche il problema amianto…

C’è un tipico modo di dire abruzzese, ripreso e molto utilizzato anche nell’Ascolano, che meglio di tante parole fotografa la surreale situazione delle scuole cittadine e, in particolare, della scuola primaria Cagnucci che emerge dagli ultimi atti ufficiali approvati dal Comune: “sopra a lu cott, l’acqua vullita”. Perché oltre quello della sicurezza sismica, improvvisamente è venuto fuori anche un problema con la presenza all’interno di quell’istituto scolastico di parti di amianto che, solamente ora, si è finalmente deciso di rimuovere.

L’ennesima sconcertante pagina dell’interminabile telenovela sulla messa in sicurezza delle scuole cittadine sulla quale, per la verità, da mesi è improvvisamente sceso il silenzio, soprattutto da parte del sindaco Fioravanti e dell’amministrazione comunale che non hanno più fornito informazioni e indicazioni in proposito. In realtà, ad essere sinceri, per certi versi si tratta di un silenzio che non è neanche così negativo, visto che in questi 4 anni si è andati avanti con annunci e proclami, a cui i quotidiani locali hanno sempre fatto da cassa di risonanza senza mai preoccuparsi di verificare, tutti puntualmente e inesorabilmente rivelatosi “farlocchi”.

Però tra primavera ed estate erano in arrivo delle importanti e decisive scadenze, per altro più volte annunciate dalla stessa amministrazione comunale. Innanzitutto si attendevano notizie in merito all’interminabile tormentone delle strutture per le sedi scolastiche provvisorie (a primavera scadeva l’ennesima procedura di dialogo competitivo), poi, secondo quanto affermato dal sindaco in Consiglio comunale e ribadito sul giornalino comunale del dicembre 2022, a giugno dovevano finalmente concludersi i lavori alla scuola media Don Giussani di Monticelli. Infine entro l’estate, sempre secondo sindaco e giornalino comunale, dovevano partire i lavori di adeguamento sismico delle scuole Malaspina, Cagnucci e Tofare.

Siamo arrivati a settembre e, oltre a non avere più notizie sulla procedura di dialogo competitivo (è stata annullata per l’ennesima volta? È stata ulteriormente prorogata? Sta procedendo ed è arrivata qualche offerta da poter prendere in considerazione oppure non ci sono offerte?), a giugno i lavori alla Don Giussani non erano sicuramente terminati (non ci sono notizie ufficiali ma secondo i soliti ben informati quotidiani locali sarà pronta per l’avvio del nuovo anno scolastico), mentre per quanto riguarda Malaspina, Cagnucci e Tofare tutto è ancora fermo al novembre scorso, all’approvazione dei tre progetti definitivi (e ovviamente i lavori sono ben lungi dal partire).

A proposito di queste ultime tre, vale la pena di ricordare come in realtà nel Piano Performance e nel Peg 2022 l’apertura dei cantieri in quelle scuole faceva parte degli obiettivi da raggiungere entro la fine del 2022 (per l’esattezza nel corso dell’estate 2022). Nelle settimane scorse sindaco e giunta hanno approvato la Relazione Performance 2022 (vedi articolo “Farsa in Comune: si ripete il miracolo della moltiplicazione degli obiettivi raggiunti”) nella quale i tre obiettivi riguardanti quelle tre scuole sono stati dichiarati “raggiunti”. Se così fosse i lavori dovrebbero essere in corso da ormai un anno e, quindi, dovrebbero addirittura essere prossimi al termine. In realtà si è ancora in attesa che il Comune approvi il progetto esecutivo, sulla base del quale verrà poi indetta la gara per l’assegnazione dei lavori. Eppure nel novembre scorso, in uno dei tanti Consigli comunali aperti sulla messa in sicurezza delle scuole cittadine, il sindaco Fioravanti era stato chiarissimo.

Dopo l’avvenuta approvazione del progetto definitivo per l’intervento di adeguamento sismico in quelle tre scuole, entro fine anno era prevista l’approvazione del progetto esecutivo, con poi l’indizione della gara di appalto per l’assegnazione dei lavori e, per l’estate (luglio-agosto), l’apertura dei cantieri. Cronoprogramma solo leggermente modificato un mese dopo nel numero di dicembre 2022 del giornalino comunale “Le Cento Torri” che spostava a gennaio 2023 l’approvazione dei progetti esecutivi, mantenendo la scadenza di luglio-agosto per l’apertura dei cantieri. E quella, di fatto, resta l’ultima comunicazione ufficiale da parte dell’amministrazione comunale.

Da allora è sceso il silenzio, siamo a settembre ed ancora si è in attesa che quei progetti esecutivi vengano approvati (e naturalmente, non servirebbe neppure aggiungerlo, i lavori non sono partiti, anche perché fino a che non viene approvato il progetto esecutivo non è possibile indire la gara per l’affidamento dei lavori). Poi nei giorni scorsi, come sempre accade, sono stati alcuni atti ufficiali a fornire un quadro, comunque estremamente confuso, della situazione, almeno per quanto riguarda le scuole Cagnucci e Tofare. Con, in aggiunta, l’immancabile sconcertante sorpresa. Partiamo dalla scuola Cagnucci, oggetto di ben due determine, la 2771 (“Affidamento del servizio di smontaggio e trasloco mobilio e attrezzatura scolastica finalizzato all’avvio dei lavori di adeguamento”) e la 2772 (“Affidamento diretto dei lavori di rimozione di parti in amianto presenti all’interno della scuola primaria Cagnucci”).

In realtà la prima determina inevitabilmente suscita grossi dubbi e perplessità perché non si capisce per quale motivo ci sia la necessità urgente dell’intervento di smontaggio e trasloco mobilio quando ancora non è stato neppure approvato il progetto esecutivo e, quindi, ci vorranno ancora diversi mesi prima che possano concretamente partire i lavori, visto che poi bisognerà indire la gara di appalto e attendere il tempo necessario per la conseguente aggiudicazione dei lavori stessi. Per altro la stessa determina 2771 non lascia dubbi sul fatto che non c’è ancora il progetto esecutivo, visto che si fa riferimento alla delibera n. 382 del 17/11/2022, quella con la quale è stato approvato il progetto definitivo.

Ma, allora, se non bisogna ancora approvare il progetto esecutivo, poi indire ed effettuare la gara di appalto, con ragionevolmente ancora diversi mesi prima che si apra il cantiere, che fretta c’è di effettuare il trasloco? Il mistero viene svelato dalla determina successiva, la 2772, che porta alla luce la presenza di parti presenti all’interno della scuola Cagnucci che devono essere rimosse. La stessa determina svela anche qualcosa in più sullo stato dell’iter dell’intervento di adeguamento sismico perché evidenzia che la società incaricata dal Comune di verificare il progetto definitivo ed esecutivo il 6 maggio 2023 ha trasmesso il rapporto di verifica finale del progetto esecutivo. Che, però, misteriosamente 4 mesi dopo ancora non è stato approvato dall’amministrazione comunale.

Se possibile ancora più misteriosa, almeno sulla base di quanto è riportato nella determina n. 2870 del 20 agosto scorso, è la situazione per quanto riguarda la scuola Tofare. Perché con quell’atto è stato approvato il certificato di regolare prestazione, con contestuale liquidazione dell’importo dovuto (poco meno di 35 mila euro), della società incaricata dal Comune di verificare il progetto definitivo ed esecutivo, rilasciato dal Rup (responsabile unico del procedimento) il 30 luglio 2023. Ma, a differenza della determina riguardante la scuola Cagnucci, non c’è alcun riferimento che sveli quando è stato trasmesso il rapporto di verifica finale del progetto esecutivo. Molto genericamente viene, invece, sottolineato che “la società incaricata in data 4/4/2022 ha prodotto tutta la documentazione relativa all’espletamento dell’incarico conferito”.

E sarebbe quanto meno singolare se già in quella data fosse già pronto il rapporto finale sul progetto esecutivo, alla luce del fatto che un anno e mezzo dopo ancora il progetto esecutivo stesso non è stato approvato dall’amministrazione comunale. Nessun atto ufficiale e nessuna concreta informazione, invece, sulla scuola Malaspina il cui iter progettuale, per la verità, era partito 6 mesi prima di quelli delle altre due scuole citate, nel settembre 2020. In altre parole dopo 3 anni ancora non è stata neppure indetta la gara di appalto per l’assegnazione dei lavori e non si ha la più pallida idea di quando avverrà. Vergognoso, a voler essere magnanimi…

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