Appello di Legambiente, concorso di idee per la riqualificazione dell’area ex Carbon


Ad aprile il sindaco Fioravanti, a proposito di quell’area, dichiarava di essere pronto a “scrivere la storia di questa città”. Da allora, però, l’area ex Carbon è nuovamente finita nel dimenticatoio. Ora il locale circolo di Legambiente torna a rilanciare la sua proposta

Si torna a parlare del futuro dell’area ex Sgl Carbon. E, ancora una volta, per merito del circolo locale di Legambiente che torna a lanciare la proposta di un grande concorso di idee di livello nazionale e internazionale. “Possiamo scrivere la storia di questa città” aveva dichiarato con la solita enfasi il sindaco Fioravanti nell’aprile scorso. Quando, dopo mesi di silenzio assordante da parte delle istituzioni, grazie alle giornate del Fai si era finalmente tornato a parlare dell’ex Carbon, con l’appello del segretario provinciale del Pd, Francesco Ameli, che chiedeva che la Carbon entrasse “a far parte a pieno titolo del progetto strategico di rilancio per la città”. Proprio in seguito a quell’appello era arrivato il roboante annuncio del sindaco che si dichiarava pronto “a scrivere la storia di questa città”.ù

Evidentemente, però, poi deve aver perso l’inchiostro perché nei sette mesi successivi a quell’annuncio non solo non ha scritto ma neppure ha pronunciato più mezza parola sulla Carbon, finita nuovamente nel dimenticatoio. Almeno fino alle ore scorse, al nuovo intervento di Legambiente. Che, innanzitutto, sottolinea come in un momento come questo, in cui il Piceno è rappresentato da ben 7 parlamentari, di cui diversi della maggioranza di governo, è quanto mai sollecitare e far ripartire la bonifica e la riqualificazione.

Finalmente – si legge in una nota – dopo aver inseguito per decenni il mito dell’espansione edilizia illimitata, con gli assessori Gigi Lattanzi e Giovanni Silvestri, anche l’amministrazione comunale di Ascoli Piceno forse comincia a capire che la cementificazione dell’area Carbon non è la soluzione per un territorio che continua a perdere abitanti come il nostro. Fino al 2017, anno dell’approvazione del Piano Regolatore Generale Cervellati-Lattanzi, i nostri amministratori hanno sempre sostenuto la necessità di realizzare in quella zona un nuovo quartiere della città, per un totale di 350.000 metri cubi, pari a circa 1200 appartamenti. Noi abbiamo sempre detto che era una follia, che stavano andando a sbattere contro un muro. Eppure i vari sindaci, Celani, Castelli, etc. non ci hanno mai voluto ascoltare e hanno continuato a perseguire pervicacemente questa strada”.

Quella di un grande concorso di idee è una proposta che Legambiente Ascoli porta avanti da sempre, scontrandosi con il muro (e l’ottusità) dei nostri amministratori. “Il Circolo Legambiente Ascoli Piceno – prosegue la nota – ha sempre affermato invece che per riqualificare l’area ex SGL Carbon, occorreva realizzare un grande parco pubblico e bandire un grande Concorso di Idee di Architettura di livello nazionale e internazionale, magari finanziato dalla Fondazione CARISAP (che in quegli anni purtroppo si era imbarcata nel megaprogetto ANIMA a Grottammare, poi naufragato), un Concorso di idee che potesse individuare le soluzione più adatta per rilanciare l’Area Carbon e l’intero territorio Piceno. Purtroppo, a causa dell’incapacità e della mancanza di idee dei nostri Amministratori, e della mancanza di una classe imprenditoriale degna di questo nome, disposta a rischiare i suoi denari su questa operazione, abbiamo perso tanto tempo prezioso, e ancora oggi, dopo vent’anni, la Bonifica e la riqualificazione dell’Area Carbon sono ferme al palo. C’è da aggiungere inoltre che anche la nomina, qualche anno fa, del Commissario alla Bonifica Vadalà – su proposta da Legambiente – non ha portato ad un cambio di passo significativo”.

Dopo le recenti elezioni politiche lo scenario politico è decisamente cambiato, la Meloni prima della tornata elettorale aveva espressamente fatto riferimento ad un “modello Marche” da trasferire a livello nazionale e gli esponenti della destra ascolana hanno più volte rimarcato che ora il Piceno non sarà più la Cenerentola delle Marche (lo avevano dichiarato anche in occasione della vittoria di Acquaroli e del centrodestra in Regione, purtroppo però è accaduto esattamente il contrario, soprattutto in tema di sanità..). Per questo Legambiente, al netto della propaganda, pone degli interrogativi.

Che cosa accadrà adesso che il Piceno ha eletto ben 7 sui rappresentanti in Parlamento? – si legge ancora nella nota – Riusciranno i nostri rappresentanti politici a smuovere il Governo per far sì che si arrivi in tempi brevi alla Bonifica e alla riconversione dell’Area SGL Carbon? Cosa accadrà adesso che Guido Castelli può influenzare in modo determinante le decisioni della Maggioranza di Governo? Che fine farà il Parco Scientifico e Tecnologico? Continuerà ad essere una priorità, oppure verrà realizzata solo la parte riguardante l’edilizia residenziale ad opera dei privati, a discapito della bonifica, del parco urbano e della Città della scienza? Che fine ha fatto il Comitato Tecnico-Scientifico che doveva vigilare sulla riconversione? La formula 9-9-9 è ancora valida?”

Di fronte a queste ipotesi, a questi scenari futuri – conclude la nota di Legambiente – non resta che ribadire quanto affermato da Legambiente in varie occasioni, cioè la necessità di un Concorso di idee di architettura di livello nazionale e internazionale, al fine di sviluppare la soluzione urbanistica e architettonica che consenta una vera riqualificazione della zona e la trasformi in un vero e proprio motore del nuovo sviluppo della città di Ascoli, uno sviluppo finalmente basato sui saperi, la ricerca e la conoscenza, sul turismo e sui beni culturali e ambientali, e non su impianti di industria chimica pesante come è stato purtroppo fino a ieri. L’idea migliore, che risulterà vincitrice del Concorso di idee, dovrà disegnare il futuro della città per i prossimi decenni, dopo tanti anni di inquinamento

 

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