Sconcertanti dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia in occasione della seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata alla tragica alluvione del 15 settembre scorso, mentre dai banchi del Consiglio sale la protesta e c’è chi ha abbandonato l’aula…
Non si può commentare l’incommentabile. Non ci sono e non troviamo le parole per commentare lo sconcertante intervento del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli nel corso della seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata alla tragica alluvione del 15 settembre scorso. Non possiamo e non vogliamo commentare perché sarebbe oltre modo difficile rimanere nei limiti della continenza che deontologia professionale chiede. Per questo la cosa migliore da fare è semplicemente riportare la trascrizione integrale e fedele dei poco meno di 3 minuti dell’intervento di Ciccioli (qui il video pubblicato da “Repubblica”).
”Ho ricostruito alcune vicende delle vittime – ha affermato il capogruppo di FI – allora a Cascine di Ostra muore un anziano 80enne, i familiari che abitano al piano di sopra lo vanno a chiamare, questo dice “no, io sto a casa mia, non voglio saper niente”, non sale. Dopo un po’ l’acqua esonda in maniera drammatica, corrono sotto a chiamarlo ma il cadavere di questo anziano già galleggia sul soffitto dell’abitazione. La farmacista che purtroppo perde il bambino. Sono 2 farmaciste che escono insieme per motivi diversi, una si ferma a fare una commissione, l’altra si trova al momento sbagliato, nel posto sbagliato. E’ una cosa terribile ma è come quando uno passa nel momento dell’esplosione. Altro punto, lo so ma le motivazioni per cui, altro caso i morti di Barbara. I morti di Barbara sono 3 persone, una madre, una figlia e il figlio. Questo è un esempio di quello che dicevo prima di molto sciocco, non si ascolta e tutto si fa per fare il teatro verso l’esterno.
Una cosa che non sopporto, io ascolto anche quando le critiche dure, ecc. Il teatro verso l’esterno non serve a niente, non porta niente neanche a chi lo fa. Le tre vittime di Barbara funziona così, tutti e tre, madre e 2 figli vanno verso la macchina, il figlio si scorda una cosa a casa, le due donne rimangono in macchina, la macchina viene ritrovata a 5 km di distanza, quello che risale in casa la macchina non c’è più, riesce ad attaccarsi ad un albero e sopravvive. Allora certo è giusta la prevenzione e l’allarme, magari anticipato ma molto complicato soprattutto nelle case coloniche, molte delle vittime sono in case che non sono neanche. Ma ancora più importante è la prevenzione globale per far si che le case non si siano costruite sul letto del fiume”.
Davvero non ci sono parole, ci limitiamo ad alcune considerazioni e puntualizzazioni necessarie ed inevitabile. Detto che per altro Ciccioli ha fatto una certa confusione e nella sua ricostruzione ha dimostrato di non conoscere neppure così approfonditamente le storie di cui ha parlato (ad esempio a Barbara non sono morti madre e 2 figli, il ragazzo si è miracolosamente salvato), è giusto sottolineare che nel corso del suo intervento dall’aula si sono alzate più volte gli inviti a smetterla (nel video si sente con chiarezza qualcuno che ripete più volte “basta”).
Per quanto riguarda le vittime così inopportunamente citate dal capogruppo di FI l’anziano di Cascine di Ostra è Fernando Olivi, 82 anni che abitava in un seminterrato vicino al fiume Pianello e di fianco al ponte che attraversa il fiume Misa. Quanto al figlio della farmacista è la storia più straziante tra le tante così drammatiche di questa alluvione. Il corpo del povero Mattia, 8 anni, è stato ritrovato solo 8 giorni dopo in un campo a 13 km di distanza dal punto in cui è stato trascinato via dal fiume insieme alla madre, Silvia, che poi è riuscita a salvarsi. Il padre di Mattia aveva annunciato la presentazione di un esposto in Procura “perché non è possibile morire per una pioggia. Non voglio che succeda mai più, non voglio che altri Mattia vengano sacrificati in questo modo”. Non possiamo che augurarci che non abbia ascoltato e che non ascolti o non legga mai le affermazioni di Ciccioli.
“E’ un’offensiva e vergognosa ricostruzione dei fatti – scrive il capogruppo regionale del Pd Mangialardi – dove gli unici responsabili sembrano essere le vittime. Di fronte a tanta ipocrisia e, soprattutto, per rispetto delle persone scomparse e delle loro famiglie, il nostro gruppo assembleare ha deciso di lasciare l’aula fino al termine dell’intervento di Ciccioli”.
Secondo le voci di questi giorni, il capogruppo di Fratelli d’Italia nelle prossime ore dovrebbe essere nominato assessore per sostituire in giunta Guido Castelli, eletto senatore alle elezioni del 25 settembre scorso. Ci auguriamo che il governatore Acquaroli abbia il buon senso e la decenza di non farlo, le Marche non possono essere in alcun modo essere istituzionalmente rappresentate da chi si è espresso in questo modo su una simile tragedia. Anzi, Fratelli d’Italia dovrebbe avere la decenza di ritirare immediatamente la nomina di capogruppo a Ciccioli, chiedendogli al tempo stesso di farsi da parte anche in Consiglio regionale. Non è una questione politica, è una questione di rispetto e di decenza…