Analizzando lo stato di avanzamento del programma elettorale e di mandato del sindaco Fioravanti, emerge come dopo 3 anni solamente in 2 dei 16 punti indicati “per costruire la città che vogliamo” l’amministrazione comunale ha concretamente fatto quanto previsto
Era l’8 giugno 2019 quando, vincendo il ballottaggio con Piero Celani, Marco Fioravanti veniva eletto sindaco di Ascoli. Sono trascorsi 3 anni, quindi, ed è tempo di fare un bilancio. Lo ha già fatto il primo cittadino insieme alla sua giunta, con la serata organizzata venerdì 10 giugno al Chiostro di San Francesco, ovviamente all’insegna dell’autocelebrazione, con tanti proclami e quasi nessun riferimento al concreto. Lo hanno fatto anche i gruppi dell’opposizione, nella stessa giornata di venerdì 10 giugno, ovviamente mettendo in risalto gli aspetti negativi, ciò che non è stato fatto o che non è andato nel verso giusto.
In concreto, però, c’è un modo molto semplice per fare un serio bilancio di questi primi 3 anni, basta prendere come riferimento il programma elettorale presentato dall’allora candidato sindaco Fioravanti che poi, dopo la sua elezione, è diventato il programma di mandato. Quel programma era articolato in 16 punti e per ognuno di loro erano indicati gli interventi da portare avanti nei 5 anni di mandato (“in 16 punti la città che vogliamo costruire insieme a voi” scriveva allora Fioravanti). E, allora, per avere un quadro concreto e reale di quanto è accaduto in questi 3 anni, abbiamo analizzando nel dettaglio quei 16 punti e verificare per ognuno di loro cosa è stato fatto.
E, prendendo a prestito il sistema di valutazione utilizzato dal Comune nell’annuale “Relazione Performance” (una sorta di pagella sull’operato dell’amministrazione comunale), ad ognuno di quei 16 punti abbiano attribuito un giudizio: “rispettato” (quando gli interventi portati avanti sono in linea di massima coerenti con quanto programmato), “parzialmente rispettato” e “non rispettato”. Ed il quadro che emerge non è dei più edificanti, con solamente 2 dei 16 punti per i quali si può legittimamente affermare che in questi 3 anni è stato fatto quanto promesso. Per ben 10 punti, invece, siamo decisamente “in alto mare”, con l’amministrazione comunale che ha completamente ignorato quanto aveva programmato o non è riuscita ad ottenere i risultati sperati. Vediamo nel dettaglio la situazione.
Punto 1- Occupazione e lavoro
“Un sindaco non può assumere disoccupati – si legge nel programma elettorale – ma può e deve creare i presupposti perché il lavoro venga creato da imprenditori. E per combattere la diminuzione degli abitanti di Ascoli Piceno puntiamo sullo sviluppo industriale e commerciale. Per questo compito c’è una struttura che prima non c’era: l’assessorato allo sviluppo industriale e occupazione”. Due le azioni concrete indicate nel programma: la pubblicazione di un vademecum (dal titolo “Il mondo ad Ascoli Piceno e Ascoli Piceno nel mondo”) da portare in giro in Italia e nel mondo per spiegare perché “conviene investire in questa città” e la realizzazione nella zona industriale di un Centro di sviluppo che produce ricerca e fa scuola d’impresa. Dopo 3 anni, però, non c’è traccia (e non se ne parla neppure) né dell’uno né dell’altro. Per la verità non c’è neppure l’assessorato promesso, visto che la delega dello sviluppo industriale è rimasta nelle mani del sindaco. Senza contare che è proseguita senza sosta la diminuzione dei residenti (con il sorpasso di San Benedetto). NON RISPETTATO
Punto 2 – Difesa e rilancio dell’ospedale Mazzoni
Al netto della più bieca propaganda (“abbiamo lottato molto attraverso la raccolta di firme nei banchetti e nei presidi organizzati per bloccare la chiusura del Mazzoni” scrive Fioravanti fingendo di ignorare che non è mai stata in programma alcuna chiusura dell’ospedale cittadino…), quale sia la situazione dell’ospedale cittadino è sotto gli occhi di tutti. Altro che rilancio, rispetto a 3 anni fa se possibile c’è stato un sensibile peggioramento. In concreto nel programma elettorale si parla di Azienda ospedaliera del Piceno, di ammodernamento, di nuovi primari di grande levatura. Superfluo sottolineare che in questi 3 anni non è stato fatto assolutamente nulla che vada in questa direzione. NON RISPETTATO
Punto 3 – Centro Storico, Commercio ed Eventi
Sono diverse le azioni che Fioravanti prometteva di intraprendere per un “nuovo incoming nazionale ed internazionale”. Dai parcheggi, ad una nuova epoca commerciale (“Ascoli diventa un centro commerciale all’aperto”), passando attraverso i varchi elettronici, una nuova illuminazione e l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche. Indiscutibilmente qualcosa è stato fatto, a partire da quella che pomposamente è stata definita la “rivoluzione della sosta” ma che in concreto, al di là dell’abbassamento della tariffa per le prime 2 ore di sosta, di fatto è vantaggiosa soprattutto e quasi esclusivamente per la Saba. Rimodulati i varchi elettronici, sono stati avviati i primi interventi per “ridisegnare la luminosità di Ascoli”. Assolutamente in alto mare l’abbattimento delle barriere architettoniche, mentre il centro commerciale all’aperto resta al momento un sogno. Così come il rilancio del centro storico…PARZIALMENTE RISPETTATO
Punto 4 – Turismo e agricoltura
Duplice l’obiettivo da perseguire: la crescita delle presenze turistiche e l’aumento delle capacità di accoglienza. Diverse le azioni promesse per provare a raggiungere il primo obiettivo: un nuovo parco avventura a San Marco, una strategia di marketing innovativa e soprattutto puntare forte sulle diverse forme di turismo (per famiglie, religioso, congressuale, sportivo). Di tutto ciò in concreto è stato realizzato solamente il parco a San Marco. La strategia di marketing di fatto è sempre la stessa (e ovviamente non produce risultati), mentre la promozione delle diverse forme di turismo è rimasta solo una mera intenzione. Ovviamente la pandemia è risultata determinata, di certo però le presenze turistiche non sono in alcun modo cresciute. Così come non è aumentata la capacità di accoglienza, dei promessi hotel di lusso e dell’auspicato arrivo delle catene prestigiose alberghiere non c’è alcuna traccia. NON RISPETTATO
Punto 5 – Scuole sicure con i fondi per la ricostruzione per i bambini ascolani
In questo caso sono stati indicati con assoluta precisione obiettivi e tempi di realizzazione: “In tre anni l’obiettivo sarà quello di buttare giù tutte le scuole che sono danneggiate e ristrutturare quelle con danni lievi”. Come purtroppo ben sappiamo, neppure una scuola è stata buttata giù e ricostruita, cosi come nessuna è stata ancora ristrutturata. Promessa anche l’immediata introduzione delle “telecamere negli asili e scuole dell’infanzia per tranquillizzare le famiglie” ma anche in questo caso dopo 3 anni nulla è stato fatto. NON RISPETTATO
Punto 6 – Ambiente, Ascoli la città green d’Italia
“Ascoli green diventa simbolo di risparmio e di efficientamento energetico. Non è solo marketing ma fatti: con l’intervento di players internazionali creiamo nuovi posti di lavoro grazie alle nuove tecnologie e salvaguardiamo il nostro patrimonio storico e ambientale” scriveva Fioravanti nel suo programma elettorale. Più che una promessa, un miraggio, alzi la mano chi ha visto i players internazionali, o i nuovi posti di lavoro. In concreto, poi, la nuova amministrazione avrebbe dovuto promuovere la valorizzazione del parco dei Calanchi, del parco fluviale. E poi rifiuti zero, emissioni zero, Ascoli città Plastic free e la spinta alla mobilità elettrica. Al di là di una parziale valorizzazione del Castellano e del Tronto, tutto il resto sono rimasti bei sogni…NON RISPETTATO
Punto 7 – Smart city e Innovazione
“Essere un capoluogo smart vuol dire essere una città sostenibile, una città green, vessillo nelle Marche” si legge nel programma elettorale. Come Fioravanti intendeva far diventare Ascoli la capitale regionale dell’innovazione non è dato sapere. Di certo, però, secondo l’annuale Smart City Index di EY fino ad ora non solo non c’è riuscito ma, addirittura, la situazione è decisamente peggiorata. Perché nel 2019 Ascoli era al 54° posto, ora invece è scesa al 61°, triste fanalino di coda delle Marche. NON RISPETTATO
Punto 8 – Sociale un mondo speciale
Sostegno al reddito, bando anti crisi con l’obiettivo di allargare la platea delle persone che possono accedere al beneficio, reddito di civiltà e coinvolgimento del Terzo Settore erano gli obiettivi. Che, fino ad ora, sono stati concretamente perseguiti con interventi mirati ed in gran parte efficaci. Da sottolineare, poi, l’impegno per far fronte alle conseguenze sul sociale provocate dalla pandemia. RISPETTATO
Punto 9 – Cultura
“Ascoli città della cultura non è un miraggio” si legge nel programma. Come ormai è noto, l’obiettivo principale, Ascoli “Capitale della Cultura 2024”, è miseramente fallito a causa di un dossier incompleto e confusionario, a cui si è aggiunta la “figuraccia” storica della presentazione. Nel programma si parlava anche di creare un asse con il vicino Abruzzo di cui, ovviamente, non c’è traccia. NON RISPETTATO
Punto 10 – Frazioni e quartieri
“Sistemiamo tutte le strade cittadine e completiamo la riqualificazione di tutte le frazioni e di tutti i quartieri cittadini in 5 anni” la previsione a dir poco ottimistica contenuta nel programma. Pur se qualcosa indiscutibilmente è stato fatto, si può già anticipare con certezza che nella migliore delle ipotesi, a voler continuare ad essere immotivatamente ottimisti, in 5 anni al massimo ci si può avvicinare alla metà del lavoro promesso. PARZIALMENTE RISPETTATO
Punto 11 – Sicurezza urbana
Da Monticelli doveva partire un progetto pilota per la sicurezza urbana da estendere poi a tutta la città. “Riconvertiamo in questo servizio di comunità – si legge nel programma – 200 disoccupati over 50 che, dopo una formazione puntuale di società specializzate nel campo della sicurezza, possano operare nel quartiere per consentire una migliore percezione di vivibilità a Monticelli. Questo progetto diventerà concreto subito nel 2019”. Siamo al 2022 e quel progetto di sicurezza urbana, ancora deve muovere i primi passi. NON RISPETTATO
Punto 12 – Sport
Dopo aver definito pomposamente “Ascoli città dello sport, con due cittadelle sportive ed un palazzetto dello sport”, il sindaco prometteva il completamento dei lavori nell’area sportiva tra la piscina e le palestre, la valorizzazione dell’Ascoli e degli eventi nazionali ed internazionali dell’Asa e un’attenzione agli sport minori. Pur se restano i problemi relativi agli impianti sportivi, bisogna ammettere che l’amministrazione in questi 3 anni si è mossa nella direzione indicata. I lavori nell’area indicata stanno andando avanti, così come è stata data la giusta attenzione all’Ascoli e anche agli sport minori. Per quanto riguarda gli eventi dell’Asa resta il problema di una struttura (il campo di atletica) che da anni attende inutilmente un serio e concreto intervento di riqualificazione. RISPETTATO
Punto 13 – Infrastrutture
Terza corsia A14, miglior collegamento con Teramo, autostrada per Roma e la ferrovia dei Due Mari per arrivare a Roma gli obiettivi su cui si prometteva di lavorare. In concreto in questi 3 anni, al di là della sempre più discussa A14, non si è fatto neppure un piccolo passo in avanti in nessuno di quegli obiettivi. NON RISPETTATO
Punto 14 – Università
L’implementazione dei corsi universitari, una maggiore integrazione con la città e la realizzazione dello studentato erano gli obiettivi fissati da Fioravanti, con l’aggiunta del miglioramento dei collegamenti “che dovranno puntare sulla mobilità elettrica”. Nei mesi scorsi il sindaco ha provato ad attribuirsi il merito della partenza nel capoluogo piceno del nuovo corso di Fisioterapia che, però, è stato attivato grazie all’opera della precedente giunta regionale (a guida Ceriscioli). In realtà l’università ad Ascoli segna il passo, tanto che anche in questo campo c’è stato il sorpasso di San Benedetto. Quanto allo studentato solo nell’aprile scorso è stato approvato il protocollo con Regione, Erap e Erdis per partecipare al bando ministeriale. Quindi è difficile, se non impossibile, che possa vedere la luce prima della fine del mandato amministrativo. Sulla mobilità elettrica, invece, meglio stendere un velo pietoso… PARZIALMENTE RISPETTATO
Punto 15 – Sgl Carbon – Ascoli 21
Nei programmi di Fioravanti quell’area è destinata a diventare “il più grande polmone di sviluppo di Ascoli Piceno” grazie a quello che il futuro sindaco rivendica come un “progetto del centrodestra. Che, però, si è arenato ed è finito nel dimenticatoio. L’unico sussulto un anno fa quando il sindaco aveva annunciato un progetto da 10 milioni per abitazioni a canone calmierato e per asili nido, poi però miseramente bocciato dalla Regione. NON RISPETTATO
Punto 16 – Il mondo animale
“Non dimentichiamo gli animali” si legge nel programma che prevedeva un aumento degli spazi per i cani e la realizzazione di un cimitero per animali domestici. In realtà, per quanto riguarda quest’ultimo, siamo fermi al regolamento approvato nel dicembre 2017. PARZIALMENTE RISPETTATO