Mentre gli assessori Castelli, Latini e Saltamartini, con la “benedizione” del sindaco, presentano i lavori di efficientamento energetico programmati, finanziati e voluti dalla passata giunta Ceriscioli, ospedale e Pronto Soccorso sono in difficoltà per la carenza di personale
L’ex assessora e attuale consigliera regionale Anna Casini l’ha definita, sin troppo benevolmente, di “cattivo gusto”. In realtà l’ennesima stucchevole passerella degli attuali amministratori regionali e comunali in un ospedale Mazzoni che, anche per le loro dissennate scelte, è in condizioni di assoluto disarmo, è un’autentica presa in giro nei confronti dei cittadini ascolani e di tutto il territorio piceno. E la cosa più grave è che il tutto avviene con il benestare del sindaco Fioravanti che si presta a questo indecente gioco sulla pelle di quei cittadini che, come primo cittadino, avrebbe il dovere di tutelare e difendere. Purtroppo, però, già da tempo si è ampiamente compreso come per Fioravanti la priorità siano gli interessi del suo partito e della sua parte politica, non certo quelli degli ascolani.
E la sanità è il settore dove questo si nota con maggiore evidenza e nel quale è più difficile da digerire il mondo virtuale costruito dalla propaganda del sindaco e dalla Regione. Perché poi nel mondo concreto di tutti i giorni chi ha la necessità di ricorrere alle strutture sanitarie, ma anche e soprattutto gli operatori sanitari che vi operano, devono fare i conti con una realtà completamente differente e che neppure lontanamente si avvicina a quella “favoleggiata” dagli amministratori regionali con la complicità del sindaco Fioravanti. Un’insopportabile e inaccettabile dicotomia che nei giorni scorsi ha vissuto l’ennesimo vergognoso esempio.
Quando, mentre si assisteva all’ennesima invereconda parata di politici e amministratori regionali e comunali per presentare “in pompa magna” i lavori di efficientamento energetico presso il “Mazzoni”, gli operatori sanitari dell’ospedale ascolano lanciavano l’ennesimo grido di dolore e di allarme per la situazione in cui versa il Pronto Soccorso ma anche per le enormi difficoltà che tuttora incontrano nell’affrontare la pandemia da covid che, pure, non è certo nel suo momento di maggiore intensità e criticità.
“Continuiamo a lavorare per migliorare i servizi offerti ai nostri cittadini, nell’ottica di una sempre maggiore collaborazione fra le realtà sanitarie del nostro territorio” ha affermato il primo cittadino mentre gli assessori Castelli, Latini e Saltamartini cercavano pateticamente di attribuirsi meriti che evidentemente non hanno. Perché quei lavori, per altro partiti con incomprensibile e inaccettabile ritardo erano stati programmati e finanziati, grazie ai fondi Por Fers 2014/2020 dalla precedente giunta regionale.
“Come al solito la giunta Acquaroli si vanta di cose non sue – accusa la consigliera regionale Casini – l’ultimo esempio tre giorni fa quando, in pompa magna, gli assessori ascolani hanno presentato i lavori di efficientamento energetico dell’ospedale Mazzoni. Purtroppo hanno dimenticato di dire che il merito dei finanziamenti, delle progettazioni e persino della gara d’appalto dei lavori è della giunta Ceriscioli, la stessa che secondo loro non vedeva l’ora di chiudere l’ospedale. I lavori (iniziati tardivamente a marzo) sono infatti frutto di una precisa scelta politica decisa con il presidente Ceriscioli: scegliemmo di migliorare dal punto di vista energetico sia il Mazzoni di Ascoli che il Madonna del Soccorso di San Benedetto. Ad Ascoli furono destinate risorse per ben 3.850.000€ all’interno del POR FERS 2014/2020, quando contro ogni logica e buon senso gli attuali assessori (e non solo) mi accusavano di voler chiudere entrambi gli ospedali. Insomma, l’ennesima passerella con i progetti degli altri (perché i loro chissà se li vedremo mai), tra l’altro in un contesto in cui gli operatori sanitari sono da mesi abbandonati a loro stessi, con un nuovo aumento dei carichi di lavoro a causa del Covid. Decisamente di cattivo gusto”.
Davvero di pessimo gusto, vista la situazione che ancora una volta sta vivendo in concreto l’ospedale cittadino dove al Pronto Soccorso mancano addirittura gli infermieri. “Ma per Acquaroli, la Regione ed il sindaco è come se tutto ciò non accadesse – accusa il consigliere comunale Francesco Ameli – a pochi metri dai flash dei fotografi, gli operatori sanitari dell’ospedale del capoluogo continuano ad essere sotto stress ed i pazienti non vengono gestiti come dovrebbero”. Il segretario comunale del Pd spiega nel dettaglio quello che sta accadendo al “Mazzoni”.
“Una volta riscontrata purtroppo la positività al Covid – afferma – i pazienti anziché essere trasferiti immediatamente nei reparti dedicati, nella gran parte dei casi stazionano in un reparto di emergenza, chiamato OT rosso. Che da soluzione di emergenza in attesa di collocazione, è però di fatto diventata soluzione di normalità ed i pazienti stazionano per molti giorni oltre il dovuto! E sapete perché i pazienti non vengono trasferiti nei reparti dedicati? Perché oltre la propaganda, ed oltre lo strano silenzio sul covid nel Piceno, i posti letto non sono stati attivati! La grave carenza organizzativa perpetuata dalla Regione Marche sull’Area Vasta 5 ha portato addirittura, alla chiusura di una delle due sale del pronto soccorso per mancanza di personale infermieristico.
Vi pare normale essere costretti alla chiusura di una parte del Pronto Soccorso? Quando la giunta Acquaroli e gli assessori ascolani sceglieranno di provvedere immediatamente all’assunzione di altro personale infermieristico così da poter rispondere almeno alle emergenze? Quando sceglieranno di fare assunzioni adeguate così da poter iniziare a parlare di medicina del territorio?”. Soprattutto, aggiungiamo, quando smetteranno di fare vuoti proclami e mera propaganda ed inizieranno, la Regione ad operare per migliorare la derelitta sanità picena ed il sindaco Fioravanti a tutelare concretamente i suoi concittadini?