C’era una volta il centro per l’autismo a Campolungo


Nel surreale Consiglio comunale andato in scena martedì 18 febbraio è emerso come il centro per l’autismo annunciato con enfasi dal sindaco Fioravanti e dall’assessore Brugni non solo è alto mare ma non è più neppure sicuro dove e se si realizzerà…

Nel surreale e sconfortante Consiglio comunale andato in scena martedì 18 febbraio, praticamente un’inutile perdita di tempo tra imbarazzanti teatrini, improbabili lezioncine di correttezza istituzionale, paradossali stravolgimenti della realtà (la famosa interrogazione sull’inesistente conflitto di interessi dei giornalisti dipendenti è magicamente diventata un inno alla libertà di stampa…), la solita dose massiccia di propaganda e indecorosi spettacolini di bassa lega, alla fine una notizia concreta e importante per la nostra città e per il nostro territorio è venuta fuori, anche se non particolarmente positiva, anzi.

Ricordate il centro per l’autismo a Campolungo annunciato nel novembre 2022, con la solita enfasi, dal sindaco Fioravanti e dall’assessore Brugni, che secondo gli “squilli di tromba” dell’informazione locale praticamente era cosa fatta e presto sarebbe stato realtà? Bene, anzi male, scordatelo, almeno a breve tempo, forse per sempre. Ce ne eravamo occupati qualche settimana fa (vedi articolo “Quelli che aspettano… il centro residenziale per l’autismo”), ricordando come in quel novembre 2022 i quotidiani locali, con tanto di foto poster del sindaco Fioravanti e dell’assessore Brugni festanti, avevano annunciato la lieta novella, la realizzazione di un centro residenziale per l’autismo a Campolungo, nella zona Regoli.

A leggere quegli articoli e le dichiarazioni festanti e trionfalistiche di sindaco e assessore sembrava cosa fatta, qualche mese e il centro sarebbe stato pronto. Poi, però, sono trascorsi più di due anni e, non solo il centro non c’è, ma non si è saputo praticamente più nulla di concreto, nonostante le sollecitazioni di alcuni consiglieri comunali e regionali. Martedì scorso quel centro che sembra essere diventato una sorta di “isola che non c’è” è stato al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale Ameli che, dopo aver denunciato che tutto sembra finito nel dimenticatoio, ha chiesto di sapere a che punto è la pratica. Questa la risposta integrale fornita in Consiglio comunale dal sindaco Fioravanti che, tra qualche incomprensibile digressione, alla fine ha comunque fornito indicazioni chiari sullo stato delle cose, anche se non certo edificanti.

Noi – ha affermato Fioravanti – a differenza dei privati abbiamo un bilancio vincolato, abbiamo risorse che puoi spendere solo per la formazione, quindi dire che non fai la formazione per fare altre cose è solo un eludere la norma. L’interrogazione è molto importante e rilevante, anche se più che il Comune dovrebbe interessare l’Ast di Ascoli, vedo che diverse interrogazioni che andrebbero fatte in Consiglio regionale vengono fatte qua, cercheremo di rispondere. Per quanto ci riguarda il Comune di Ascoli nel novembre 2022 ha accolto l’istanza del direttore dell’Ast (l’ha seguita l’assessore Brugni), evidenziando la volontà di concedere un’area di proprietà del Comune in diritto di superficie e a titolo gratuito per un periodo di 50 anni perché la realizzazione del centro per l’autismo è una necessità della citta, del territorio e quindi ha assolutamente un risvolto pubblico, per il bene pubblico.

Nel 2024, come dichiarato dall’assessore Saltamartini, l’Ast ha ricevuto il finanziamento per la realizzazione del centro ed è stata avviata la progettazione per la realizzazione dell’opera. Alle richieste dei consiglieri posso rispondere che è stato effettuato un sopralluogo nell’area messa a disposizione gratuitamente, al sopralluogo hanno partecipato tecnici di Ast e Comune. Al termine del sopralluogo la direzione Ast ha dato mandato al proprio ufficio tecnico di avviare tutte le procedure volte ad affidare un incarico per uno studio di fattibilità. Sui tempi di realizzazione non posso dare un riscontro, sono sempre contro per natura anche perché non mi piace fare annunci anche quando si tratta di progetti che coinvolgono il Comune, quindi non posso farlo per un progetto che riguarda Ast e Regione. Ribadisco che è un progetto che il Comune sposa e sostiene, infatti abbiamo messo a disposizione un’area di nostra competenza in cui poter realizzare il centro. Ad oggi è stato fatto il sopralluogo e avviato l’iter per lo studio di fattibilità che individuerà la localizzazione del centro, noi abbiamo offerto la nostra disponibilità”.

Poi, dopo la proposta del consigliere Ameli di votare insieme una mozione per sollecitare l’Ast, il sindaco ha aggiunto: “penso che sia utile una mozione insieme però dobbiamo chiarire una cosa, l’amministrazione parla per atti e noi abbiamo fatto una delibera per sbloccare un progetto che la giunta regionale Ceriscioli ha tenuto bloccato dal 2017 al 2020, poi è arrivato il presidente Acquaroli e in 6 mesi lo abbiamo sbloccato, quindi dobbiamo essere abbastanza lucidi, le parole hanno un peso importante. Questa Regione ha sbloccato un progetto bloccato e questa amministrazione comunale ha fatto una delibera”.

Proprio per quella chiarezza invocata dal sindaco, prima di ogni altra considerazione è fondamentale ricostruire brevemente ciò che è accaduto, che non corrisponde esattamente alla ricostruzione molto propagandistica fatta dal primo cittadino. In effetti l’avvio dell’iter per la realizzazione di quel centro era stato dato a fine 2017 dalla precedente giunta regionale di centrosinistra, guidata da Ceriscioli, che poi ad inizio 2018 aveva stanziato complessivamente 800 mila euro per la realizzazione di due strutture, una al nord e una al sud delle Marche. A settembre 2020, poi, si è insediato in Regione il governo di centrodestra con Acquaroli presidente  e qualche mese dopo, esattamente nel gennaio 2021, la consigliera regionale Anna Casini aveva presentato un’interrogazione in Regione per chiedere di sollecitare l’intervento, senza però ottenere risposte concrete dalla giunta Acquaroli.

Come già sottolineato del centro per l’autismo si è tornati a parlare a fine 2022, con i citati annunci di sindaco e assessore, quindi dopo oltre 2 anni dall’insediamento dello stesso Acquaroli. E come ha svelato il sindaco nella risposta all’interrogazione, il finanziamento per la realizzazione dell’opera è stato concretamente erogato dalla Regione all’Ast di Ascoli solo nel 2024. Quindi, anche fingendo di credere che l’erogazione di quel finanziamento di fatto sblocca il procedimento (in realtà non ha sbloccato un bel niente…), la Regione a guida Acquaroli ha impiegato più di 4 anni per sbloccarlo, altro che in 6 mesi come ha provato a far credere il sindaco. Che, poi, non può prendere in giro i cittadini sostenendo ora che le cose non stanno andando come si sperava che è un progetto che riguarda Regione e Ast, dopo che nel novembre 2022 insieme all’assessore Brugni aveva cercato di attribuirsene i meriti.

E’ l’ennesimo segno vicinanza di questa amministrazione alle persone con disabilità e alle loro famiglie” dichiarava allora Fioravanti. “Continuiamo nel nostro impegno a fianco di chi ha bisogno, con azione concrete” aggiungeva l’assessore. Se bisogna dar credito a quanto affermato dal sindaco martedì scorso in Consiglio comunale, allora bisognerebbe concludere che allora l’amministrazione comunale stava cercando di accaparrarsi meriti che non aveva. In caso contrario bisognerebbe concludere che quanto sta accadendo intorno all’ipotetico centro è l’ennesimo segno di disinteresse nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Ci dica il sindaco quale delle due è quella giusta…

Per altro se davvero, come ripetuto più volte nel corso del suo intervento, il progetto del centro per l’autismo è così importante per il Comune non si capisce per quale motivo in questi 2 anni di impasse il sindaco e l’amministrazione comunale non abbiano fatto nulla e ad abbiano atteso ora di accodarsi alla richiesta di una mozione unitaria del consigliere Ameli. Al di là di ogni considerazione, però, il quadro che emerge è chiaro e decisamente sconfortante. In sintesi, dopo 7  anni dall’annuncio dello stanziamento (quasi 5 con la giunta Acquaroli) al momento non siamo neppure all’avvio dell’iter progettuale, visto che addirittura ancora non è stato dato neppure l’incarico per lo studio di fattibilità (che precede poi il vero e concreto avvio dell’iter progettuale).

Non solo, quell’area che il Comune oltre 2 anni aveva dichiarato di voler mettere a disposizione non è affatto scontato che sia quella dove nascerà (se mai verrà realizzato) il centro, visto che il sindaco stesso ha sostenuto che sarà lo studio di fattibilità (quando?) ad individuare la localizzazione. Senza contare, per giunta, che dopo 7 anni, con l’aumento considerevole dei prezzi, il finanziamento stanziato dalla giunta Ceriscioli potrebbe non essere più sufficiente per l’intervento. Senza parole…

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