Il sindaco svela il bluff della città europea dello sport


Ascoli ha ottenuto il titolo di città europea dello sport 2025 ma il sindaco Fioravanti, nel question time, svela che ancora non si è neppure insediato il comitato e non c’è il calendario eventi. E che pista di atletica, palavolley e cittadella dello sport sono ancora “in alto mare”…

Tra i tanti punti toccati e tra i numerosi aspetti interessanti emersi dal primo “question time” del sindaco Fioravanti, a nostro avviso quello che più dovrebbe far riflettere e che, in qualsiasi altro posto al mondo, avrebbe inevitabilmente provocato discussioni e polemiche, riguarda la situazione dello sport cittadino e, di riflesso, il titolo di città europea dello sport 2025 ottenuto (sappiamo bene come…) dal capoluogo piceno. In estrema sintesi si potrebbe affermare senza tema di smentita che dalle affermazioni fatte dal sindaco emerge con estrema chiarezza che Ascoli non è pronta e, purtroppo, non è minimamente all’altezza di quel titolo, sia come programmazione, sia, soprattutto, come situazione degli impianti sportivi. Perché è del tutto evidente che, se a 2025 già in corso, ancora non è stato costituito e non si insediato il comitato e non è stato neppure presentato un calendario degli eventi, evidentemente si viaggia a vista, senza una seria programmazione.

Ed è altrettanto evidente che, se quelli che dovrebbero essere gli impianti sportivi fondamentali della città, sono chiusi da tempo (e non riapriranno a breve), non sono pronti o sono in condizioni pietose, più di qualcosa non è andato per il verso giusto e, di conseguenza, il titolo di città europea è solo un guscio vuoto. Per certi versi, però, l’aspetto più rilevante, che in qualsiasi altro posto al mondo avrebbe provocato inevitabili conseguenze, è che il sindaco nel “question time” ha clamorosamente e inequivocabilmente smentito annunci, promesse e proclami fatti da lui stesso o da altri esponenti della sua amministrazione nelle settimane e nei mesi precedenti. Cosa che, però, nell’incantato regno di Ugualos, dove una larga parte di “sudditi” ormai da troppo tempo è in una condizione che è un misto tra il letargo e lo stato catatonico, non ha provocato alcun problema, alcuna discussione o critica nei confronti di chi in tutti questi mesi ha descritto una situazione che in realtà non esiste.

Per altro non possiamo fare a meno di sottolineare come, con le sue affermazioni, il sindaco Fioravanti lunedì scorso ha certificato che quello che abbiamo scritto in questi mesi su queste vicende, al contrario del resto dell’informazione locale che si è sempre limitata a riportare proclami e annunci del primo cittadino e della sua squadra, corrisponde al 100% alla realtà. Ma andiamo con ordine, partendo da una delle più imbarazzanti e surreali telenovele del capoluogo piceno, la curva sud. Abbiamo da sempre scritto, sulla base degli atti ufficiali del Comune, che se verrà rispettato il cronoprogramma (definito dal sindaco Fioravanti in Consiglio comunale tassativo e non modificabile) la curva non sarà a disposizione prima del 2027. Nel luglio scorso, però, nel corso di un incontro con i tifosi l’assessore allo sport Stallone aveva assicurato ai tifosi stessi che la nuova curva sud sarebbe stata pronta “tra settembre e dicembre 2025”.

I lavori per la ricostruzione della curva sud partiranno tra qualche mese, al termine del campionato dell’Ascoli” ha affermato il sindaco nel corso del question time, smentendo in maniera definitiva il suo assessore. Che, quanto meno, dovrebbe chiedere scusa per aver illuso i tifosi bianconeri… Affrontando il tema della città europea dello sport e degli impianti sportivi, dopo aver incredibilmente ammesso che ancora il Comune non è pronto (“nelle prossime settimane si insedierà il comitato dedicato e presenteremo un calendario eventi”), il primo cittadino ha parlato di quelle che, non da ora, sono le criticità: pista di atletica, palazzetto e cittadella dello sport.

Per quanto riguarda la pista di atletica, chiusa al pubblico da mesi, con i lavori fermi da ormai troppo tempo, il 4 ottobre scorso, in un’intervista ad un quotidiano locale, l’assessore Stallone dichiarava: “siamo riusciti a sbloccare la pista di atletica con la firma dell’accordo con il subappaltatore dei lavori. L’intervento previsto dovrebbe riprendere entro 15 giorni, per poi essere ultimato entro 3 mesi”. Un mese dopo, esattamente il 4 novembre, in Consiglio comunale Fioravanti affermava che “in questi giorni è in corso la perizia di variante suppletiva, è stato allontanato il precedente subappaltatore per affidarsi ad una ditta di comprovata esperienza. Presumibilmente a novembre potrebbero ripartire i lavori, obiettivo arrivare con la pista entro fine anno”.

Nel “question time”, però, lo stesso primo cittadino riporta tutto al punto di partenza, affermando che “abbiamo avuto qualche problema con l’azienda incaricata sulla pista del campo scuola che stiamo sistemando”, smentendo clamorosamente quanto da lui stesso affermato a novembre e dall’assessore ad ottobre. L’aspetto peggiore, però, è che i lavori sono ancora fermi, la pista è ancora chiusa e non ci sono più neppure indicazioni sui tempi della sua riapertura…

Altra nota dolente il nuovo palavolley che, da contratto di appalto, doveva essere pronto per lo scorso agosto. Nel corso dell’estate l’amministrazione comunale aveva assicurato che per settembre i lavori sarebbero stati completati, poi nella citata intervista al quotidiano locale l’assessore Stallone aveva affermato che il palavolley “sarà consegnato entro fine ottobre”. Nel Consiglio comunale del 4 novembre il sindaco aveva sostenuto che “i lavori stanno andando alla conclusione”, confermando, però, quello di clamoroso e incredibile che era già emerso: non ci saranno gli spogliatoi.

A rendere la situazione se possibile più paradossale, sempre nel corso di quel Consiglio comunale il primo cittadino si era vantato del risparmio ottenuto dai lavori per il palavolley (190 mila euro), salvo poi sostenere che quell’economia sarà utilizzata, insieme ad un mutuo di 150 mila euro, per realizzare successivamente gli spogliatoi. Due mesi dopo, sempre nel question time, siamo ancora con “il nuovo palazzetto è in fase di definizione”, naturalmente senza che nessuno si degni di spiegare quali particolari problemi rendono interminabile (oltre 3 mesi) la conclusione dell’intervento.

Nessuna novità, invece, per quanto riguarda la successiva realizzazione degli spogliatoi. In sostanza, quindi, il palavolley che doveva essere pronto per agosto (e a disposizione delle società di pallavolo ascolane da settembre) non si sa quando sarà disponibile, mentre per quanto riguarda gli indispensabili spogliatoi (è pura follia pensare che un palazzetto possa non averli…) non si hanno notizie… Se possibile ancora più paradossale l’imbarazzante “retromarcia” del sindaco per quanto riguarda la cittadella sportiva che, vale sempre la pena ricordare, era stata annunciata e considerata praticamente per realizzata da un quotidiano locale il 9 aprile del 2022, con tanto di ringraziamenti “al capillare impegno dell’assessore allo sport Nico Stallone, al professor Armando De Vincentis e al tecnico Sandro Bernardi che hanno portato a compimento un progetto che era stato avviato tempo addietro”.

A scanso di equivoci, la cittadella dello sport non è mai stata realizzata ma nel Consiglio comunale del 4 novembre il sindaco Fioravanti aveva dichiarato che “nell’ambito dei rapporti di collaborazione con Sport e Salute, l’assessore Stallone ha inviato una proposta di riqualificazione ora oggetto di verifica per individuare eventuali forme di finanziamento”. Incredibilmente, però, qualche settimana dopo, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere comunale Ameli l’amministrazione comunale ammetteva candidamente non solo che non era stata inviata a Sport e Salute, ma che non esisteva alcuna concreta proposta di riqualificazione ma, molto più banalmente, “sono state avviate relazioni politico/istituzionali tra l’assessore e i dirigenti della società pubblica”.

Nel question time il sindaco ha sostenuto che “c’è uno studio che presenteremo per l’ex palazzina Coni che dovrà ospitare tutte le associazioni”, di fatto confermando di aver bleffato quel 4 novembre in Consiglio comunale e, soprattutto, che al momento non è stata presentata alcuna proposta concreta. In altre parole, come per la pista di atletica e per il palavolley, siamo “in alto mare”, anzi, se possibile per la cittadella dello sport la situazione è di gran lunga peggiore. “Stiamo lavorando per portare in città eventi molto importanti – ha concluso il sindaco lunedì scorso nel question time – ma da questo punto di vista le strutture sono fondamentali”. Dovrebbe ricordarlo a chi amministra questa città da più di 25 anni…

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