“Annunciamo la riapertura dell’impianto di Monte Piselli, vi aspettiamo numerosi già da domenica 12 gennaio” aveva annunciato il sindaco Fioravanti sui social venerdì 10 gennaio. Ma per chi ha accolto l’invito del primo cittadino domenica l’amara sorpresa…
“La festa appena cominciata è già finita, il cielo non è più con noi” cantava nel 1968 Sergio Endrigo in uno dei suoi indimenticabili brani (“Canzone per te”) che sembra descrivere la sempre più surreale situazione degli impianti di Monte Piselli. Che hanno celebrato la festa per l’annunciata riapertura giovedì 9 e venerdì 10 gennaio, con, tanto per cambiare, grande maestro di cerimonia il sindaco Marco Fioravanti che sui social, prima in versione “macho man” pronto a sfidare il freddo e le intemperie con solamente un maglioncino, poi in quella più consona “imbacuccato” come si conviene alla situazione, con la sua solita “moderazione” ha annunciato il lieto evento per domenica 12 gennaio, celebrando quella che sarebbe dovuta essere comunque una riapertura in clamoroso ritardo, con tutto il periodo natalizio andato inopinatamente perso, come uno straordinario successo.
“Dopo l’esisto positivo del collaudo annunciamo la riapertura dell’impianto di Monte Piselli. Vi aspettiamo numerosi già da domenica 12 gennaio” aveva annunciato il primo cittadino sui social venerdì 10 gennaio, con sotto quel post il solito corollario di “grazie Marco”, “bravo Marco” e di autocelebrazione di chi in realtà era parte in causa, come sempre senza neppure una parola per scusarsi per l’incredibile ritardo. Ma al di là di tutto, l’annuncio del sindaco non lasciava spazio a dubbi, domenica 12 gennaio finalmente gli impianti di Monti Piselli sarebbero stati riaperti. D’altra parte quell’annuncio altro non era che la conferma di quanto, sempre il primo cittadino, aveva già anticipato il giorno precedente, sempre sui social, in quel caso con più dettagli e senza farsi mancare la solita vena polemica nei confronti di chi osa anche solo sottolineare l’ovvio (in questo caso la chiusura degli impianti).
“Come è nel nostro stile – affermava Marco Fioravanti in un video pubblicato sui social il giorno precedente, giovedì 8 gennaio – non viviamo di annunci (sorvoliamo per decenza…) ma viviamo comunicando le azioni concrete che abbiamo portato avanti. Dopo aver ascoltato diverse strumentalizzazioni in questi giorni, voglio comunicare che grazie al lavoro solerte di tutti i soci del Cotuge, dei territori marchigiani e dei territori abruzzesi, grazie a tutto il consiglio di amministrazione del Cotuge, grazie anche al delegato Stallone abbiamo lavorato e abbiamo fatto anche una riunione il 30 dicembre per poter affidare un lavoro di manutenzione per allungare la vita tecnica di questo impianto. E finalmente, anche grazie alla collaborazione della Regione Abruzzo, domani il diretto d’esercizio, l’ingegner Rinaldi, farà il collaudo di questo impianto. Se sarà positivo annunciamo l’apertura già da domenica, quindi vi aggiorniamo domani sui social”.
Precisando che, a differenza di quanto sostiene il sindaco, sottolineare che gli impianti sono chiusi e che la vita tecnica degli stessi è scaduta ad aprile 2024 non sono strumentalizzazioni ma inequivocabili dati di fatto, naturalmente il collaudo ha dato esito positivo, così il giorno successivo il sindaco ha potuto annunciare la riapertura per domenica 12 gennaio, invitando addirittura gli ascolani a recarsi sulle piste numerosi. Ed in effetti domenica a Monte Piselli sono accorsi in numerosi solo che, esattamente come cantava Sergio Endrigo, la festa iniziata giovedì e venerdì sui social, purtroppo era già finita, visto che, a differenza di quanto annunciato (ma per carità, che non si dica che sindaco e amministrazione vivono di annunci…) gli impianti di Monte Piselli sono rimasti rigorosamente chiusi.
E, puntualmente sui social, oltre alle richieste di spiegazioni e alle proteste, la serie di improbabili e surreali tentativi di giustificare “la fine della festa”, con quella a dir poco esilarante secondo cui gli impianti non sono stati riaperti per via delle condizioni del tempo, con presunto vento fortissimo e visibilità ridotta. Peccato che nessuno dei numerosissimi presenti se ne sia accorto, visto che c’è chi comunque con gli sci e con le ciaspole non ha comunque rinunciato alla domenica a Monte Piselli. A togliere ogni dubbio, poi, ci ha pensato un video del consigliere comunale Francesco Ameli che mostra inequivocabilmente come in realtà la situazione atmosferica non fosse affatto così precaria, in particolare con la visibilità che appare più che discreta. D’altra parte, però, anche non è certo una novità che nell’incantato regno di Ugualos anche la valutazione delle condizioni metereologiche è a dir poco soggettiva, basterebbe ricordare il fatto che in un documento ufficiale del Comune (una determina) si certifica che i lavori di demolizione della curva sud nel corso dell’estate sono stati interrotti per diversi giorni a causa delle piogge, frequenti solo per l’amministrazione comunale…
Naturalmente nel suo video Ameli sottolinea criticamente la mancata riapertura. “Il presidente del Cotuge – scrive l’esponente dem – aveva annunciato la riapertura degli impianti per oggi. Purtroppo è tutto fermo e chiuso. Impianti chiusi, pista non battuta, rifugio 3 caciare chiuso quindi vietato andare al bagno o mangiare, le webcam sono da riattivare e il numero di telefono è inattivo. Nonostante ciò, viva le nostre montagne e viva le persone che le popolano! Un pò meno per il Cotuge che sembra navigare a vista”. Come consuetudine del regno di Ugualos, dal sindaco non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale o nota per spiegare le ragioni dell’inattesa mancata riapertura.
Che, in realtà, a ben vedere tanto inattesa non è stata, visto che di fatto il giorno precedente un post pubblicato sabato 11 gennaio, alle 16:09, sulla pagina facebook di “Monte Piselli – Stazione turistica” aveva anticipato che gli impianti non sarebbero stati riaperti il giorno successivo. “Con l’esito positivo dei collaudi per l’impianto seggiovia – si legge nel post – si può dare il via ufficiale alla stagione invernale 2024-2025 (in realtà quella 2024 è terminata senza riapertura…). L’innevamento risulta buono sul 70% delle piste, ma sulla restante parte il rialzo delle temperature degli ultimi giorni ha causato parecchi danni. Quindi non rimane che attendere le nevicate previste da questa sera fino a lunedì, per aprire definitivamente e tornare a sciare. Seguiranno info”.
Messaggio inequivocabile, con ulteriori informazioni che confermano la mancata riapertura, visto che viene sottolineato che le webcam non sono ancora attive (“in fase di riavvio”), la linea telefonica è inattiva, che domenica il rifugio non avrebbe aperto, mentre, come accade da giorni, apriva il campo scuola. Sabato pomeriggio, quindi, era già noto che gli impianti non sarebbero stati riaperti domenica 12, come invece annunciato dal sindaco, ma nessuno, tanto meno il primo cittadino, si è preoccupato di avvisare con una nota ufficiale, con un video. Un dato di fatto inequivocabile e incontestabile, non una strumentalizzazione come vuole far credere lo stesso sindaco.
Così come è un dato di fatto, e non certo una strumentalizzazione, che la vita tecnica degli impianti è terminata nell’aprile scorso e, quindi, c’era tutto il tempo per evitare questa impasse. E, di conseguenza, non ci sarebbe stato nulla di cui vantarsi se davvero gli impianti fossero stati riaperti domenica 12 gennaio, con estremo ritardo rispetto al dovuto… Se poi addirittura neppure per quella data si è verificata la riapertura…