Annunci, promesse ma tante “incompiute”: benvenuti nella città europea dello sport…


Nessuna traccia della cittadella dello sport in area Zannoni, con campi di calcio, rugby, baseball, che doveva essere pronta per fine 2023. In alto mare il palavolley che, da contratto, doveva essere pronto per il 12 agosto. E poi la pista di atletica, il velodromo, la curva sud…

La nuova cittadella dello sport in area Zannoni, con due nuovi campi di calcio, uno da rugby, un campo da baseball e una struttura con spogliatoi sala conferenze, sala ristoro, bar e palestra. La pista di atletica pronta ad ospitare anche eventi di un certo livello. Il nuovo Palavolley inaugurato e a disposizione delle squadre cittadine di volley. I lavori per il velodromo di Campolungo che procedono spediti per arrivare prima possibile, magari entro fine anno, alla conclusione. Questa sarebbe la situazione se davvero si fosse realizzato quello che negli ultimi due anni ci hanno periodicamente raccontato l’amministrazione comunale e l’informazione locale. Non servirebbe neppure sottolinearlo, naturalmente non solo nulla di quanto annunciato si è realmente concretizzato, ma in nessun caso ci si è neppure avvicinati.

In compenso possiamo consolarci con il fatto che nel 2025 Ascoli sarà per la seconda volta nello spazio di una decina di anni “città europea dello sport”, un riconoscimento che, come ci ha ampiamente insegnato proprio l’esperienza passata (2014), in concreto non produce alcun effetto positivo per la nostra città e che, per giunta, bisogna pagare per poter ottenere (vedi articolo “Benvenuti nella città europea dello sport”). E’ davvero sempre più paradossale la situazione degli impianti sportivi e dello sport cittadino, alle prese con infiniti e antichi problemi, con l’atavica carenza di strutture che ha portato anche alla scomparsa di storiche discipline sportive cittadine (pallanuoto, baseball e softball), con i soliti ritardi e lungaggini per ogni intervento ma periodicamente oggetto di annunci e promesse puntualmente disattese, senza che mai qualcuno si degni di spiegare le ragioni per cui ciò accada.

Anzi, archiviate e non concretizzate le prime, puntualmente ne vengono fatte delle altre, naturalmente anche quelle poi inevitabilmente non rispettate. “L’assessore ha saputo far ricredere gli scettici con una politica ad ampio respiro, coinvolgendo nelle sue iniziative tutte le discipline che in qualche modo avevano fatto qualcosa in Ascoli, discipline attive e morte, così da rimettere in moto un meccanismo che ha per scopo portare Ascoli sugli stessi livelli delle altre province marchigiane, se non superarle. Un esempio per tutte: la cittadella dello sport in area Zannoni, per capirci l’area davanti alla Centrale del Latte. Spazio ampio seppure irregolare, ma il progetto sul quale Stallone sta lavorando è quanto mai ambizioso e il Pnrr lo aiuta: entro il 2023 (in ogni caso prima della fine del suo mandato) nell’area sorgeranno due campi da calcio, un campo da rugby, un campo da baseball ed un impianto che raccoglierà spogliatori, sala conferenze, sala ristoro, bar, palestra” si leggeva ad esempio su un quotidiano locale nel dicembre 2022, con tanto di foto della piantina della nuova cittadella.

Il 2023 è terminato da un pezzo, così come il primo mandato dell’assessore allo sport e nell’area Zannoni non c’è traccia della cittadella dello sport. A fine giugno i quotidiani locali hanno annunciato che il progetto per quell’area è pronto ma niente più cittadella dello sport, con tanti saluti a rugby e baseball, visto che sarebbero previsti 4 campi di calcio. E le discipline attive e morte, sono destinate a rimanere tali… A fine novembre 2023 un altro quotidiano locale pubblicava una lunga intervista con l’assessore allo sport Stallone per celebrare il riconoscimento di “città europea dello sport 2025” (ovviamente evitando di sottolineare il fatto che per ottenerlo bisogna comunque pagare…) e fare il punto sulla situazione degli interventi sugli impianti sportivi cittadini.

In particolare il palavolley, secondo quanto dichiarato dall’assessore, pronto per l’estate (per l’esattezza giugno 2024), la pista di atletica con i lavori in corso e l’orgogliosa rivendicazione dell’assessore che sosteneva “stiamo raccogliendo i frutti dei lavori svolti un anno fa quando riuscimmo ad ottenere 600 mila euro”. E poi il velodromo con i lavori che procedevano spediti, naturalmente la nuova curva sud i cui lavori per la ricostruzione erano prossimi a partire. Superfluo sottolineare come nulla di quanto annunciato in quell’intervista si è poi realizzato. Poco male, le settimane scorse, dopo la conferma delle delega allo sport, altro giro, altra corsa. Nuova intervista dell’assessore e nuova “scaletta”: il Palavolley ad ottobre, finalmente superati gli ostacoli (quali?) per la pista di atletica, novità a breve per il velodromo, con la speranza di riprendere presto i lavori, il 19 settembre scadono i termini per il bando per la curva sud.

Tanta confusione, al di là del fatto che è davvero imbarazzante come cambino le prospettive come se nulla fosse. Come sempre, però, basterebbe fare riferimento agli atti ufficiali e ai fatti verificabili da chiunque per avere un quadro reale e veritiero della situazione. Partiamo dal palavolley i cui lavori sono iniziati più di un anno fa, esattamente il 21 giugno 2023 e, da contratto (e come ci ricorda il cartellone presente nel cantiere), dovevano terminare il 12 agosto scorso. Al 20 agosto, come si vede dalla foto pubblicata sopra, siamo ancora in alto mare e lontani dal terminare l’intervento.

La conferma arriva dalla determina n. 2977 del 2 agosto scorso relativa all’approvazione del secondo stato di avanzamento dei lavori. Che evidenzia come, a fine giugno 2024 (cioè quando, secondo le previsioni fatte a novembre 2023, l’opera doveva essere pronta…) erano stati eseguiti e contabilizzati lavori pari a 483.886,51 euro. In pratica la determina certifica che, dopo un anno, è stato completato circa il 60% dell’intervento. Molto ottimistico pensare, quindi, che il palavolley possa essere pronto per ottobre, anche perché da diversi giorni non si nota certo un lavoro frenetico (per usare un eufemismo) nel cantiere…

Per quanto concerne il velodromo gli atti ufficiali non lasciano molte speranze sul fatto che davvero i lavori possano riprendere a breve. Infatti con determina n. 2839 del 24 luglio è stata affidata “l’esecuzione di indagini archeologiche di approfondimento in ambito paletnologico” ad una archeologa romana, a cui poi il 1 agosto scorso, con determina n. 2962, è stata affiancata un’altra archeologa per lo svolgimento delle indagini stesse. Che, come riportano entrambe le detemine, sarebbero propedeutiche ai lavori di realizzazione del velodromo che, però, sono partiti nell’estate del 2022… D’altra parte, però, non è certo la prima volta che il Comune di Ascoli fa eseguire indagini o analisi propedeutiche ai lavori (che quindi andrebbero fatte prima dell’inizio dell’intervento) quando i lavori stessi sono iniziati da diverso tempo. Detto che quelle determine, nel ripercorrere tutto l’iter dell’intervento, ci ricordano come in realtà tutto sia partito nel lontano 2017, non c’è in quegli atti un’indicazione sui tempi previsti per la conclusione delle indagini. Considerando, però, anche i 30 giorni obbligatori per eventuali ricorsi al Tar, di certo bisognerà attendere ancora almeno qualche mese.

Sottolineato che la pista di atletica, nonostante annunci e proclami, è ancora in condizioni che definire pietose è un eufemismo, per quanto concerne la curva sud va innanzitutto sottolineato che al 18 agosto i lavori per la demolizione della curva stessa non erano ancora stati consegnati e, quindi, ovviamente non sono ancora partiti, situazione che rende ancora più ridicola, paradossale e sconcertante la finta inaugurazione messa in scena dal sindaco e dall’assessore a pochi giorni dalle elezioni. Quanto al bando per l’affidamento dei lavori di ricostruzione, effettivamente i termini per la presentazione delle offerte effettivamente scadranno il 19 settembre ma l’assessore dimentica di sottolineare come tutta la procedura di affidamento durerà almeno 9 mesi, con il disciplinare di gara che conferma come, se i tempi verranno rigidamente rispettati, la nuova curva sud non sarà comunque pronta prima di primavera 2027.

Non certo entro la fine 2025, come invece aveva annunciato l’assessore stesso nel corso di un incontro con i tifosi…

bookmark icon