Dopo la pubblicazione di un post sulla pagina facebook della Quintana si scopre che il 1 agosto si è svolto l’evento con le aziende sponsor della Quintana con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali locali ma solo di una parte politica
La favoletta del “sindaco di tutti”, per gli ingenui sprovveduti che l’hanno presa sul serio, è durata poco più di un mese. Era il 29 giugno quando, nella prima seduta del nuovo Consiglio comunale, Fioravanti l’aveva solennemente annunciata (“Sarò il sindaco di tutti”), citando addirittura San Paolo per rendere più suggestiva e credibile quella solenne promessa. “Oggi voglio riprendere una frase di San Paolo che recita così: “La brama di ricchezze è la radice di tutti i mali”. Nei prossimi cinque anni non dovrà esserci alcuno spazio per la brama di ricchezze, così come per sterili personalismi da anteporre al bene della collettività” aveva dichiarato il rieletto primo cittadino.
Nei primi 5 anni da sindaco non è mai stato così, anzi, in ogni occasione Fioravanti ha sempre dimostrato di essere prima di tutto uomo di parte e di partito, al punto da considerare prioritari gli interessi del suo partito piuttosto che quelli dei suo concittadini. Emblematico, a tal proposito, il comportamento più che remissivo tenuto sulla sanità da Fioravanti che ha sempre accettato in silenzio, senza mai preoccuparsi di difendere i legittimi interessi e i sacrosanti diritti dei cittadini ascolani, tutte le pesanti penalizzazioni imposte dalla Regione e dalla giunta Acquaroli al nostro territorio, alla nostra città. Pensare o illudersi che qualcosa potesse cambiare, che il primo cittadino potesse comportarsi in maniera differente in questo secondo mandato.
Come direbbe Esopo (“La rana e lo scorpione”), è la sua natura e alla prima occasione l’ha dimostrato inequivocabilmente, per giunta in occasione di una circostanza legata all’evento che più di ogni altro dovrebbe unire la città, a prescindere dagli schieramenti, ed essere considerato patrimonio di tutti gli ascolani: la Quintana. In realtà anche da questo punto di vista c’è poco di cui stupirsi, ormai da troppi anni la Quintana purtroppo è sempre più politicizzata e utilizzata, soprattutto ma non solo i Sestieri, come trampolino di lancio per una carriera politica e, soprattutto, importante serbatoio di voti. E’ uno dei grossi limiti (non il solo) che impedisce alla rievocazione storica ascolana di crescere e acquisire importanza e visibilità nel panorama italiano, da anni da più parti si è chiesto un passo indietro della politica senza ottenere ascolto.
Anche perché ormai la parte politica che da decenni governa la città è come se considerasse la Quintana e tutto ciò che ruota intorno alla rievocazione storica del capoluogo piceno come qualcosa che gli appartiene in via esclusiva. La sconcertante quanto inequivocabile conferma si è avuta alcuni giorni fa, esattamente il 1 agosto quando si è svolto l’Evento sponsor. “Il Consiglio degli Anziani – si legge nell’Album Evento Sponsor 2024 pubblicato sulla pagina facebook della Quintana di Ascoli – ha organizzato nel giardino di palazzo Arengo un conviviale con le aziende partner della Quintana di Ascoli 2024 a cui hanno partecipato anche le istituzioni locali e regionali, oltre ad una rappresentanza di ciascun Sestiere”. In realtà sarebbe stato più esatto scrivere che hanno partecipato (sono stati invitati) solo rappresentanti istituzionali della destra, comunali, regionali e nazionali, visto che all’evento non sono stati invitati consiglieri comunali, regionali o parlamentari piceni delle altre parti politiche (anche loro rappresentanti istituzionali).
Davvero inaccettabile, ancora più se si pensa che, guarda il caso, un evento così importante è passato quasi inosservato e sotto silenzio, poco o per nulla pubblicizzato, al punto che si è scoperto che c’è stato solo dopo la pubblicazione di quell’Album, per altro avvenuta solo dopo Ferragosto (15 giorni dopo l’evento stesso). Come diceva sempre Andreotti, “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca” ed in questo caso è davvero difficile non “pensar male”. Anche perché di un evento così importante, che avrebbe dovuto avere un grandissimo eco, alla fine se ne è parlato sulla stampa e sui social solo nelle ore scorse, dopo la protesta dei consiglieri comunali dell’opposizione.
“Oggi, a più di due settimane di distanza – si legge in un comunicato stampa – grazie alla pubblicazione di un post sulla pagina Facebook della “Quintana di Ascoli Piceno”, noi, membri del Consiglio Comunale, ancorché in minoranza, veniamo a conoscenza dell’evento svoltosi il giorno 1 agosto 2024, in cui le aziende sponsor che hanno contribuito attraverso il proprio partenariato allo svolgimento della giostra erano state invitate ad un conviviale all’interno del giardino di Palazzo dell’Arengo. Cogliamo innanzitutto questa occasione per ringraziare sentitamente le aziende coinvolte ma non possiamo che notare un’incongruenza. Nel suddetto post Facebook si fa riferimento alla partecipazione delle istituzioni locali, peccato che ai sottoscritti non sia pervenuto nessun invito. Avremmo compreso se in nostra rappresentanza avesse presenziato esclusivamente il sig. sindaco Marco Fioravanti ma a quanto possiamo notare dalle fotografie pubblicate, erano invece presenti diversi esponenti della maggioranza tra assessori e consiglieri. Riteniamo che la Quintana sia espressione dell’intera città, di tutti i cittadini e quindi di riflesso dell’intero Consiglio Comunale.
Ed invece, purtroppo, questa sembra essere l’ennesima dimostrazione di come la Quintana venga utilizzata come strumento politico elitario da parte della maggioranza. Auspichiamo che, qualora questo divenisse, citando testualmente dal post, una piacevole abitudine, ci venisse quantomeno notificato, se non altro per ringraziare personalmente gli sponsor e i rappresentanti dei sestieri”. Un utilizzo come strumento politico di parte che rappresenta uno dei grandi limiti, purtroppo non il solo, che non consente alla Quintana di crescere come potrebbe e meriterebbe, acquisendo quel prestigio e quella visibilità a livello nazionale che meriterebbe.
Evidentemente, però, anche in questo caso l’interesse di parte viene prima della crescita dell’evento principale della città, tanto poi ci si nasconde dietro la costruzione di una realtà virtuale, nella quale come al solito tutto funziona a meraviglia, per non affrontare la realtà molto meno edificante. Intervenendo ad una delle cene propiziatorie prima della giostra di agosto, con la solita enfasi il sindaco aveva dichiarato che ormai la Quintana di Ascoli è diventata la rievocazione storica più seguita e famosa d’Italia. Un sogno, non servirebbe neppure sottolinearlo quanto l’improbabile annuncio del sindaco sia lontano dalla realtà, come dimostrano inequivocabilmente numeri, dati e non solo.
Detto che il Palio di Siena è fuori concorso (solo in tv viaggia intorno al 10% di share, La7 a luglio ed agosto gli dedica speciali di presentazione sempre molto seguiti, per non parlare dei dati e dei numeri social…), basta scorrere i principali siti dedicati alle rievocazioni storiche per rendersi conto della situazione. Senza contare che, ad esempio, Raitre Marche ha dedicato molto più spazio alla Cavalcata dell’Assunta e che altre rievocazioni storiche, come le Feste Medievali di Offagna e la Contesa del Secchio di S. Elpidio a Mare, purtroppo hanno numeri decisamente maggiori. Qualche riflessione seria e approfondita sarebbe quanto mai opportuna, a partire magari dal fatto che sarebbe il caso di fare in modo che la Quintana torni ad essere, in generale e nei sestieri, un evento per e di tutta la città e tutti i cittadini e non solo di una parte.