Dal “melodramma” al teatro dell’assurdo: parte in maniera surreale la nuova stagione dell’Ascoli


Neppure la settimana passata è arrivata l’attesa proposta della cordata che, secondo i “beni informati”, insieme a Metalcoat vede la presenza di Francesco Bellini e un ruolo importante per Lovato, fino a poco tempo fa sgraditi ai tifosi. Intanto la vecchia società si muove sul mercato…

Una settimana fa avevamo scomodato Ennio Flaiano con il famoso “la situazione è grave ma non è seria” per commentare il sempre più paradossale “melodrammone” che si stava sviluppando da 2 mesi e mezzo (dalla nefasta serata di Ascoli – Pisa) intorno alle vicende dell’Ascoli calcio. Ora, però, dopo gli accadimenti degli ultimi giorni, siamo ben oltre il più surreale e imbarazzante teatro dell’assurdo. Riassumendo in sintesi gli ultimi 7 giorni, la settimana passata si era aperta con il solito e stucchevole annuncio sui quotidiani locali: è la settimana decisiva, i prossimi giorni, se non addirittura le prossime ore, verrà presentata a Pulcinelli la proposta di acquisto della società da parte del gruppo capitanato da Metalcoat.

Come tutte le settimane precedenti, però, i giorni sono trascorsi senza concrete novità (e ovviamente senza alcuna proposta ufficiale), se non quella secondo cui della presunta cordata capitanata da Trombetta Cappellani (Metalcoat) farebbe parte addirittura anche l’ex patron Francesco Bellini. Intanto, in mancanza dell’annunciata proposta, l’informazione locale si è divisa tra chi sosteneva che il ritardo era dovuto al fatto che si stavano limando gli ultimi dettagli e chi invece paventava improvvise e impreviste difficoltà che addirittura avrebbero potuto bloccare prima che partisse realmente ogni trattativa. Poi, all’improvviso, giovedì sera il presunto colpo di scena. A poche ora dal concerto di Russel Crowe ecco spuntare sui social e, conseguentemente, sui quotidiani on line, la foto che ritrae insieme in piazza del Popolo Cinzia Zampetti (moglie di Trombetta Cappellani), Francesco Bellini insieme alla moglie Marisa, Gianni Lovato e il sindaco Marco Fioravanti.

Ufficialmente sono lì tutti insieme per assistere al concerto del “gladiatore” ma è davvero inevitabile pensare ad un summit con argomento l’acquisto dell’Ascoli. Ed altrettanto inevitabilmente i quotidiani locali, che per mesi hanno raccontato di tutto sulla base del nulla (o quasi nulla), si sono immediatamente scatenati, mettendo da parte qualsiasi tipo di precauzione per annunciare senza alcun dubbio che quello era stato l’incontro decisivo e che, quindi, il giorno successivo (venerdì 2 luglio) finalmente sarebbe stata presentata l’agognata proposta di acquisto da parte della cordata guidata da Metalcoat con la concreta e sostanziale presenza di Bellini e un ruolo importante e fondamentale anche per Lovato.

Naturalmente, neanche a dirlo, la giornata di venerdì è poi trascorsa senza che dell’annunciata proposta ci fosse traccia. Così nelle ore successive i quotidiani locali, ancora una volta, sono stati costretti a sbizzarrirsi per cercare qualche giustificazione plausibile, tutti comunque certi che la fatidica ora X è solo rinviata di qualche giorno, probabilmente a lunedì (così non si rompe la tradizione e anche questa che inizia oggi sarà la settimana decisiva…). Intanto, però, dopo settimane sostanzialmente senza novità sul fronte tecnico (se non la conferma di Carrera), ironia della sorte proprio venerdì, nel fatidico giorno dell’ipotetica presentazione della proposta, sono arrivati i primi due colpi di mercato dell’Ascoli ancora targato Pulcinelli, con l’annuncio ufficiale dell’arrivo in bianconero dei 2 giovani centrocampisti Bertini e Campagna.

Ma se già così il quadro sarebbe semplicemente imbarazzante, in realtà c’è ancora dell’altro a rendere il tutto sempre più surreale. In un paese in cui la memoria, anche a breve termine, è un optional, figuriamoci se si può pretendere che siano proprio i tifosi di calcio ad avere ben chiaro e a ricordare quanto accaduto nel passato, per poter poi comportarsi conseguentemente. Però in questo caso è impossibile non ricordare una data, il 31 maggio 2018, che a suo modo ha segnato un passaggio importante nella gloriosa storia dell’Ascoli calcio. Quella sera, al termine di 90 minuti insopportabili per i deboli di cuore, l’Ascoli conquistò la permanenza in serie B  nel playout contro l’Entella. E, a fine partita, sul prato del Del Duca, nella consueta invasione campo liberatoria, esplose la festa, anzi, la doppia festa per celebrare la salvezza ma anche e soprattutto la “liberazione” da Bellini, con praticamente quasi tutti i tifosi bianconeri che, ebbri di gioia, ripetevano lo slogan “l’Ascoli si salva e Bellini se ne va”.

Già perché, anche se in tanti (troppi) oggi non lo ricordano (o più comodamente fingono di non ricordarlo), Bellini da gran parte della tifoseria è stato di gran lunga molto più “odiato” rispetto a Pulcinelli, non è neanche possibile fare un paragone. Perché con l’attuale patron bianconero la situazione è precipitata nella passata stagione, con il clima che si è surriscaldato con l’evolversi in maniera sempre più negativa della stagione stessa (poi finita nel peggiore dei modi), con l’aggiunta del ripetersi di certi atteggiamenti provocatori da parte dello stesso Pulcinelli a peggiorare ulteriormente la situazione. Invece Bellini, dopo una breve “luna di miele”, è ben presto finito nel mirino delle critiche di buona parte dei tifosi ascolani molti dei quali, è bene ricordarlo, ancora qualche mese fa, quando iniziava a montare la contestazione contro Pulcinelli, sottolineavano comunque come nulla e nessuno potesse essere peggio dell’italo canadese.

E non si può certo dimenticare neppure che all’epoca ad alimentare il livore nei confronti di Bellini ci aveva pensato anche l’amministrazione comunale (guidata allora dal sindaco Castelli), nei confronti della quale una parte della tifoseria è sempre così accondiscendente, che non aveva certo gradito il fatto che Bellini avesse duramente criticato il Comune per i ritardi nella realizzazione della nuova tribuna est (e poco conto che, poi, i fatti hanno dato ampiamente ragione all’allora numero uno bianconero). Così come non è certo un mistero che allora l’amministrazione comunale abbia spinto, ovviamente nei limiti delle sue possibilità, per favorire il passaggio di proprietà. Senza dimenticare, poi, che per certi versi da parte dei tifosi bianconeri il gradimento nei confronti di Lovato fosse allora se possibile ancora più basso, tanto che definirlo totalmente sgradito sarebbe addirittura riduttivo.

Per questo ora anche solo immaginare che il sindaco Fioravanti in un certo senso rincorra Bellini e che quegli stessi tifosi che in quella notte di maggio 2018 quasi erano più felici del suo addio che della salvezza dell’Ascoli ora si aggrappino a lui e a Lovato (oltre naturalmente la Metalcoat) per liberarsi di Pulcinelli. Neanche il più geniale e bizzarro autore del teatro dell’assurdo avrebbe potuto concepire una simile surreale trama che, però, quanto meno dovrebbe indurre a qualche riflessione una parte dei tifosi bianconeri, a prescindere dal fatto che sia reale o immaginaria. Si perché non bisogna mai dimenticare che, parte i due acquisti, tutto il resto è solo frutto di ipotesi e ricostruzioni più o meno attendibili, di ufficiale e concreto non c’è nulla. In questo clima a dir poco inquietante e surreale teoricamente oggi (lunedì 15 luglio) dovrebbe partire la nuova stagione dell’Ascoli, con il raduno nel quale, ironia della sorte, la maggior parte dei partecipanti potrebbe ben presto non essere più in bianconero.

Allenatore Carrera compreso, il cui destino è ovviamente legato alla permanenza o meno al comando dell’Ascoli di Pulcinelli. Che, sperando vivamente di sbagliare, al momento continua a sembrarci l’ipotesi più probabile (e, fallimento a parte, anche la peggiore possibile), per come si sta muovendo l’attuale dirigenza ma anche e soprattutto perché ormai siamo quasi fuori tempo massimo e, in concreto, per l’eventuale passaggio di proprietà siamo ancora in alto mare. Infatti l’annunciata proposta ancora non c’è e, nel mondo reale, non si sa se e quando mai verrà presentata. Solo a quel punto, poi, si aprirebbe la vera trattativa che, anche nella migliore delle ipotesi, non potrebbe concludersi in brevissimo tempo. E il calendario della stagione agonistica (meno di un mese alla Coppa Italia, poco più all’inizio del campionato) non lascia troppo spazio.

Però chissà, quella appena iniziata potrebbe essere davvero la settimana decisiva…

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