Il cantiere “fantasma” e la mancanza dei fondi: una delibera svela il bluff su piazza Arringo
Nell’aprile scorso sindaco e quotidiani locali hanno annunciato l’avvio dei lavori per la riqualificazione della piazza grazie ad un contributo di 1,5 milioni di euro. Ora la delibera n. 192 svela che mancano 2,5 milioni e che i lavori non partiranno prima del 2025…
Sarà pronta prima la nuova curva sud o la riqualificata piazza Arringo? E’ praticamente impossibile rispondere all’interrogativo che accompagnerà i prossimi anni e il secondo mandato del sindaco Fioravanti, mentre è assolutamente certo che la riqualificazione di piazza Arringo è destinata a diventare l’ennesima interminabile telenovela del Comune di Ascoli (la curva sud lo è già da anni…), piena di misteri, sorprese e situazioni a dir poco sconcertanti. E, come per la curva sud, passate le elezioni dagli atti ufficiali del Comune stesso emerge con imbarazzante e sconcertante che, anche intorno alla riqualificazione di piazza Arringo, nel corso della campagna elettorale il sindaco e i suoi fedeli “vassalli” (gran parte dell’informazione locale) hanno messo in scena l’ennesimo deprimente teatrino.
Per la curva sud, addirittura, ad un paio di giorni dalle elezioni era stata organizzata la surreale cerimonia di inaugurazione dei lavori di demolizione (con qualche quotidiano che invece voleva far credere che fossero già i lavori di ricostruzione…) che, poi, si è scoperto che sono stati ufficialmente assegnati quasi un mese dopo e che ancora devono iniziare. Per quanto riguarda piazza Arringo, invece, il 5 aprile scorso, ad inizio campagna elettorale, con un video sui social il sindaco Fioravanti aveva annunciato, con la solita enfasi, la riqualificazione della piazza, come se fosse imminente l’avvio dei lavori, “grazie ad un contributo straordinario di 1,5 milioni di euro concesso dalla Regione Marche”. Dall’annuncio del sindaco all’ipotetico avvio dei lavori il passo è sempre molto breve per l’informazione locale. Così nei giorni successivi a leggere alcuni quotidiani locali c’era da credere che già fosse attivo il cantiere in piazza.
“Al via la riqualificazione di piazza Arringo”, addirittura “Cominciati i lavori di riqualificazione di piazza Arringo” i titoli allora di alcuni quei quotidiani. Naturalmente sarebbe stato sufficiente transitare per il centro per verificare che non c’era (e non era neppure prossimo ad aprire) alcun cantiere ma, nell’incantato regno di Ugualos, per una larga parte dei “sudditi fedeli”, la realtà virtuale e fantasiosa raccontata dal sovrano e dai suoi “vassalli” non deve essere messa in discussione, anche quando l’evidenza dei fatti dimostra il contrario. Non c’è spazio per dubbi e interrogativi, anche quando sarebbero inevitabili come in questo caso. Perché, pur volendo fare cieca professione di fede, quanto meno sarebbero stato opportuno ricordare che già 3 anni prima, nell’aprile 2021, era accaduta la stessa identica cosa, con l’annuncio sui social del sindaco e i soliti quotidiani locali che si erano lasciati prendere la mano dall’entusiasmo, tanto annunciare l’apertura del cantiere nei mesi successivi.
“Il sindaco fa sapere che è volontà del Comune affidare i lavori entro la fine dell’estate e far partire il cantiere entro la fine dell’anno” assicurava un quotidiano locale che sottolineava anche come lo stesso Fioravanti avesse annunciato il coinvolgimento nel progetto della facoltà di architettura di Camerino e dell’artista Giuliani. Naturalmente poi entro fine 2021 non è partito alcun cantiere e della riqualificazione di piazza Arringo non se ne è più parlato fino, appunto, all’aprile scorso, in quello che ora uno dei primi atti ufficiali della nuova giunta comunale, la delibera n. 192 del 27 giugno con l’allegata relazione illustrativa, certifica essere stato l’ennesimo imbarazzante teatrino propagandistico basato sul nulla.
Già solo dal titolo della delibera, “Intervento di riqualificazione urbana di Piazza Arringo – Lotti 1 e 2 nell’ambito del Piano Città. Approvazione del documento di indirizzo alla progettazione (Dip)”, che praticamente non c’è quasi alcuna attinenza con quanto annunciato in campagna elettorale. Perché solo ora si scopre che l’intervento rientra nel mai citato “Piano Città” e dovrà essere realizzato in due fasi (Lotto funzionale 1 e 2). “L’amministrazione comunale ha sottoscritto in data 18 giugno 2024 la convenzione 163 con l’agenzia del demanio per progettare, nell’ambito del Piano Città, una serie di interventi per il recupero del sistema degli spazi pubblici costituito da piazza Arringo, piazza Roma, l’asse di collegamento delle stesse nonché degli spazi pubblici che completano il sistema urbano, quale piazza della Viola” si legge nella delibera che, quindi, certifica come quel 5 aprile, quando c’è stato l’annuncio del sindaco Fioravanti, in realtà non c’era assolutamente nulla, visto che la convenzione con il Demanio è stata firmata solo 2 mesi e mezzo dopo (18 giugno 2024).
Sarebbe interessante sapere se e che tipo interventi il Comune in programma di realizzare negli altri luoghi che fanno parte del Piano Città (piazza Roma, l’asse di collegamento con piazza Arringo e piazza Viola), ma anche se è previsto un cronoprogramma degli interventi stessi. Restando, però, all’intervento di riqualificazione di piazza Arringo, la delibera spiega anche come il Dip sia “il documento preliminare necessario all’avvio della progettazione” (ad ulteriore conferma che ad aprile non c’era ancora nulla, visto che il Dip è stato approvato con la delibera n. 192) e infine svela che, a differenza di quanto fatto credere dal sindaco e dall’informazione locale, il costo complessivo dell’intervento ammonta a 4 milioni di euro, quindi quel contributo straordinario da 1,5 milioni di euro della Regione (in realtà già noto e citato 3 anni fa dal sindaco stesso) non è in alcun modo sufficiente, c’è la necessità di trovare gli altri 2,5 milioni di euro.
Per questo (e anche in questo caso senza che nessuno fino ad ora ne aveva fatto neppure cenno) l’intervento di riqualificazione della piazza verrà effettuato in due fasi, il primo lotto funzionale con il contributo da 1,5 milioni di euro già a disposizione, il secondo lotto da 2,5 milioni di euro, quindi la parte più consistente dell’intervento stesso, con i fondi ancora da trovare. A rendere ancora più chiaro il quadro della situazione è la relazione illustrativa allegata alla delibera che innanzitutto spiega nel dettaglio in cosa consiste l’intervento di riqualificazione e, soprattutto, certifica, sulla base del cronoprogramma dell’interno pubblicato al termine della relazione stessa, che i lavori per il primo lotto funzionale non partiranno sicuramente prima della fine dell’anno, ben che vada nei primi mesi del 2025, e che, ad essere immotivatamente ottimisti, la piazza riqualificata non sarà pronta prima di almeno 3 anni.
“Il progetto – si legge nella relazione – dovrà essenzialmente prevedere: sostituzione del pavimento esistente con pavimentazione caratterizzata da adeguate prestazioni meccaniche al fine di garantire una migliore durabilità rivolgendo particolare attenzione, sia per quanto riguarda i materiali che il disegno architettonico dell’intera piazza, agli aspetti storici che la contraddistinguono; miglioramento/implementazione dell’illuminazione artistica dell’intera piazza mediante eventuale sostituzione dei corpi illuminanti esistenti o aggiunta di ulteriori punti luce; valorizzazione e riorganizzazione delle attuali sottolineature pavimentali in travertino e delle bordature ovali delle fontane esistenti e dei monumenti prospicenti la piazza; riorganizzazione della segnaletica pedonale e carrabile, oltre ad elementi necessari per la fruibilità pedonale della piazza”.
Ribadito che l’intervento ha un costo di 4 milioni di euro e che verrà realizzato in due differenti lotti, nella penultima pagina della relazione viene evidenziato il cronoprogramma dell’intervento. Che prevede 60 giorni di tempo per la redazione del piano di fattibilità tecnico-economica (Pfte) e delle necessarie indagini archeologiche che rappresentano il primo step della progettazione. Sono poi previsti 90 giorni per l’acquisizione dei pareri e, successivamente, altri 10 giorni per l’approvazione del Pfte, con ulteriori 40 giorni per la progettazione esecutiva dell’intero progetto e 10 giorni per l’approvazione del progetto esecutivo del primo lotto. In altre parole se per una volta il Comune dovesse miracolosamente rispettare i tempi serviranno 210 giorni (7 mesi) per arrivare alla gara per l’assegnazione dei lavori per il primo lotto.
Considerando che ancora non è stata avviata affidata la redazione del Pfte, nella migliore delle ipotesi prima di febbraio 2025 non ci sarà la gara. Per la quale, poi, il cronoprogramma prevede che venga effettuata in 45 giorni, con ulteriori 20 giorni per la consegna dei lavori stessi che, sempre in riferimento al primo lotto, dovranno essere completati in 330 giorni. Serviranno, quindi, 605 giorni (20 mesi) per completare il primo lotto. A quel punto sono previsti altri 15 giorni per approvare il progetto esecutivo del secondo lotto, 45 per l’effettuazione della gara per l’assegnazione di lavori che dovranno concludersi in 400 giorni. Complessivamente, quindi, il cronoprogramma prevede che per l’intero intervento sono necessari 1065 giorni, praticamente poco meno di tre anni (2 anni e 11 mesi).
Pensare che per una volta il Comune rispetti fedelmente un cronoprogramma, e quindi la nuova piazza sia pronta entro la fine dell’estate 2027, è a dir poco azzardato. Più logico immaginare, anche sulla base dell’esperienza, che la riqualificata piazza Arringo possa essere una delle carte da giocare per la campagna elettorale del 2029…