Ascoli, dopo 2 mesi Godot non è ancora arrivato…


Sempre più surreale la situazione in casa bianconera a pochi giorni dall’ipotetico raduno, con ogni settimana che, secondo l’informazione locale, dovrebbe essere decisiva ma, poi, resta tutto in alto mare. E la possibilità che resti ancora Pulcinelli alla guida è sempre più concreta…

Come diceva Ennio Flaiano, per quanto riguarda l’Ascoli “la situazione è grave ma non è seria”.  Grave perché ad una settimana dal raduno (lunedì 15 luglio) e ad un mese dal via della stagione agonistica (11 agosto, Ascoli – Gubbio di Coppa Italia) siamo ancora in alto mare sotto ogni punto di vista, dalla proprietà della società e, di conseguenza, alla guida tecnica della squadra e alla composizione della rosa che dovrà affiancare. Non seria perché da 2 mesi a questa parte sulla stampa e sull’informazione locale va in scena ogni settimana lo stesso surreale teatrino sul possibile, probabile, quasi certo ma mai concretamente iniziato avvio della fase decisiva per il passaggio di proprietà. Basterebbe pensare che, per la nona settimana di fila, quella che si è aperta oggi lunedì 8 luglio secondo l’informazione locale sarà la settimana decisiva.

E’ così ogni settimana dalla “nefasta” serata del 10 maggio scorso che ha decretato la retrocessione dell’Ascoli in Lega Pro. Già allora l’informazione locale aveva annunciato che la settimana successiva ad Ascoli – Pisa sarebbe arrivata a Pulcinelli la proposta di acquisto da parte della Metalcoat. Poi, dopo un paio di settimane in cui l’attesa e annunciata proposta della società bergamasca ovviamente non era arrivata, è stata la volta del misterioso fondo american, dopo il quale è arrivato un ancora più misterioso fondo dalla nazionalità sconosciuta. Ora da qualche settimana è tornata di moda Metalcoat insieme ad altri ipotetici soci (tra cui, secondo i soliti “bene informati”, ci sarebbe anche l’ex proprietario dell’Ascoli Bellini) che, sempre secondo l’informazione locale, come nella settimana passata e in quella precedente, si appresterebbero nei prossimi giorni a presentare la tanto sospirata proposta di acquisto. In pratica siamo nel pieno di una moderna riedizione del capolavoro di Samuel Beckett, “Aspettando Godot”, degna del peggiore teatro dell’assurdo.

Con in aggiunta le figure del sindaco Fioravanti e del consulente indicato primo cittadino stesso che, al netto dei soliti proclami e della tradizionale propaganda, non si capisce in che modo possano concretamente fare qualcosa di utile e che particolare funzione possano avere, se non quella di rendere il quadro ancor più surreale e ridicolo. Naturalmente da parte dei diretti interessati o presunti tali c’è il più rigoroso silenzio, non arrivano né conferme né smentite di alcun tipo. Chi, invece, è tornato a parlare è Pulcinelli, prima con un post dei suoi sui social, ironico e provocatorio, poi con un’intervista ad un quotidiano siciliano. “Aspettiamo compratori, nessuno si è palesato tranne i mezzi di comunicazione” ha scritto il numero uno bianconero giovedì scorso sui social, salvo poi correggere un po’ il tiro 3 giorni dopo.

Quale sarà il futuro societario? – ha dichiarato ad un quotidiano di Palermo – Stiamo cercando di vendere la società e abbiamo 2 o 3 potenziali acquirenti. La nostra disponibilità di vendere deve incontrare anche quella di vuole concretamente acquistare. Vedremo quello che succederà”. Detto che è più che comprensibile che i tifosi ascolani fatichino sempre più a credere a qualsiasi cosa dica Pulcinelli (che a sua volta non fa nulla per provare ad essere più credibile), provando ad interpretare affermazioni che oggettivamente sono decisamente contraddittorie (perché se si sostiene che “nessuno si è palesato” allora è impossibile che “abbiamo 2 o 3 potenziali acquirenti”…), la sensazione che si si ricava è che allo stato attuale non c’è una trattativa concreta avviata e che non è affatto detto che mai ci sarà in tempi brevi.

Ma siamo comunque nel campo delle ipotesi e delle sensazioni, senza alcuna certezza, in uno stato complessivo di indefinitezza e di profonda incertezza che inevitabilmente non fa che aumentare l’inquietudine di tutto l’ambiente. Per questo, pur comprendendo le ragioni che spingono alla riservatezza, sarebbe quanto mai opportuno che le altri parti in causa (ammesso che esistano realmente altre “parti in causa”…) facessero un minimo di chiarezza. O, in alternativa, il sindaco e il suo consulente, visto che si sono auto attribuiti un ruolo in questa vicenda, sarebbe il caso che facciano il punto della situazione, rendendo noto se concretamente esiste e a che livello eventualmente è una trattativa. Certo è del tutto evidente che più passano i giorni senza che ci siano concrete e accertate rilevanti novità, più le possibilità che subentri una nuova proprietà si affievoliscono.

Ed è altrettanto chiaro che, se qualcosa deve accedere, deve avvenire nei prossimi giorni, entro il prossimo fine settimana. Altrimenti sarà il caso di iniziare a metabolizzare quello che nessuno vorrebbe e che, forse con un eccesso di ottimismo, 2 mesi fa, subito dopo la retrocessione, nessuno aveva neppure immaginato che potesse accadere. Naturalmente quella che si radunerà lunedì prossimo, ammesso che ci sia realmente il raduno e che non venga spostato, sarà una squadra ai minimi termini (attualmente sono una quindicina i giocatori sotto contratto, molti dei quali, però, sembra che scontato che sono destinati a partire) e assolutamente precaria, con alla guida ancora Carrera, se nel frattempo non sarà cambiata la proprietà.

Per noi su questo non ci sono dubbi – ha dichiarato Pulcinelli nella citata intervista – ha fatto bene, è una persona seria e ci piace molto come lavora. In questi giorni stiamo costruendo la squadra insieme a lui quindi in caso di nostra permanenza la guida tecnica sarà di sua competenza. In caso di vendita poi chi verrà farà le sue valutazioni”. Affermazioni che rafforzano la sensazione che, come nell’opera teatrale di Beckett, Godot non arriverà e che anche la prossima stagione alla guida dell’Ascoli ci sarà Pulcinelli. Naturalmente la speranza è che non sia così, che qualcosa alla fine accada in modo che non si verifichi ciò che non può fare piacere a nessuno.

Ed altrettanto naturalmente se invece davvero Pulcinelli resterà alla guida della società, prima ancora che la squadra bisognerà ricostruire un clima, se non sereno, quanto meno accettabile, perché non è certo pensabile che si possa andare avanti per tutta la stagione con questa situazione. Più facile a dirsi, però, che a farsi…

bookmark icon