La “fiction” dell’inaugurazione dei lavori, farsa senza fine per la curva sud


Il 7 giugno, a poche ore dalle elezioni, celebrata da tutti i quotidiani locali, è andata in scena la cerimonia di inaugurazione dei lavori per la curva sud. Ma la determina n. 2388 ora svela che solo il 24 giugno sono stati assegnati i lavori, che partiranno non prima di fine luglio…

Come era ampiamente prevedibile, archiviate le elezioni comunali, dall’esito inequivocabile con la conferma plebiscitaria del sindaco uscente Fioravanti, pian piano si scopre quanto poco o per nulla credibili fossero le “favolette” raccontate e certi imbarazzanti teatrini messi su nel corso della campagna elettorale dal primo cittadino. Che pure, come hanno certificato in maniera chiarissima i numeri, non ne aveva certo bisogno per ottenere una conferma che non è mai stata in discussione. Le prime ad essere inesorabilmente demolite sono state le illusioni e le rassicurazioni sul buon funzionamento della nostra sanità, alimentate da Fioravanti con quel surreale teatrino dell’intervista sul divanetto rosso alla direttrice dell’Ast 5 di Ascoli, dottoressa Natalini.

In quell’occasione erano state fornite ampie rassicurazioni per quanto concerne anche la situazione degli anestesisti e dei tecnici di radiologia, inesorabilmente smentite dalla cruda realtà emersa proprio in questi giorni (vedi articolo “Declino senza fine, prosegue la demolizione della sanità pubblica”). Gli atti ufficiali dei giorni scorsi dell’amministrazione comunale, invece, hanno smascherato l’ennesima sconcertante messa in scena dal sindaco su quella che, tra le tante, è diventata indiscutibilmente la telenovela per eccellenza del Comune di Ascoli, la ricostruzione della curva sud. Proprio negli ultimi giorni di campagna elettorale, con la solita imbarazzante complicità dei quotidiani locali, era stato annunciato l’avvio dei lavori per la ricostruzione della curva, con tanto di surreale cerimonia di inaugurazione dell’apertura del cantiere che, a prescindere da ogni altro discorso, sarebbe stata considerata un’inopportuna farsa anche nei paesi del terzo mondo. Ma ormai nell’incantato regno di Ugualos si è talmente assuefatti al peggio da considerare normale ciò che in qualsiasi altro posto al mondo verrebbe visto come qualcosa di incredibilmente ridicolo.

Così il 6 giugno scorso, a 48 ore dall’apertura dei seggi per le elezioni comunali, quasi tutti i quotidiani locali annunciavano la lieta novella, senza minimamente preoccuparsi che in realtà si stava dando un’informazione completamente sballata. Perché in realtà l’ipotetico cantiere per l’altrettanto ipotetico avvio dei lavori riguardava il completamento della demolizione della vecchia curva sud, non certo la ricostruzione, visto che per quest’ultimo intervento ancora non è stata neppure indetta la gara europea (che ha tempi lunghissimi prima di arrivare alla conclusione) per l’affidamento dei lavori. Per altro che la demolizione non fosse ancora terminata, a differenza di quanto aveva annunciato con la solita enfasi il sindaco Fioravanti nell’estate 2020, l’informazione locale (che continua a limitarsi a fare da megafono ai proclami dell’amministrazione comunale, senza mai preoccuparsi di verificare, neppure per sbaglio…) l’ha improvvisamente scoperto nel maggio scorso, quando la determina n. 1836 ha svelato che c’era la necessità di assegnare i lavori per completare la demolizione “propedeutici” alla ricostruzione.

Nonostante l’evidenza dei fatti, certificati proprio da quella determina, sindaco e amministrazione comunale nelle settimane successive hanno continuato a giocare sull’equivoco, facendo credere che si avviavano i lavori di ricostruzione, trovando come al solito sponda nell’informazione locale. “Il primo passo verso la nuova curva dello stadio Del Duca. Domani alle 12 verrà inaugurato il cantiere” titolava il 6 giugno un quotidiano on line, spiegando poi all’interno dell’articolo in cosa consistevano i lavori di ricostruzione. Ancora più esplicito un altro quotidiano locale che con smodata enfasi annunciava:  “finalmente ci siamo, dopo mesi di attesa venerdì aprirà ufficialmente il cantiere dei lavori per la ristrutturazione della curva sud. Il settore era rimasto lesionato dal terremoto dopodiché è stato demolito e adesso parte la ricostruzione”.

Che non fosse ricostruzione, ma completamento della demolizione (naturalmente senza che nessuno si sia preoccupato di spiegare cosa fosse accaduto, perché 4 anni prima era stata annunciato il completamento di qualcosa che in realtà aveva bisogno di un intervento sostanzioso per essere terminato…), poco importava, venerdì 7 giugno a mezzogiorno, alla vigilia delle elezioni, è comunque andato in scena l’imbarazzante e surreale spettacolo della presunta solenne inaugurazione del cantiere, alla presenza del sindaco Fioravanti e dell’assessore allo sport Stallone, immortalati nelle foto con alle spalle il cartellone dei lavori davanti a quello che avrebbe dovuto essere in cantiere. Ma proprio in quelle foto, però, ai più attenti e meticolosi osservatori non sarà sfuggito un particolare molto significativo, che avrebbe dovuto quanto meno far sorgere qualche sospetto. Nel cartellone dei lavori che obbligatoriamente va messo all’inizio di ogni cantiere, si vede chiaramente che alla voce “consegna lavori” non c’è alcuna data, alcuna indicazione. Ed è del tutto ovvio che, fino a che non c’è la consegna ufficiale dei lavori, naturalmente non può aprire alcun cantiere e non possono partire i lavori.

Ma se a quella data i lavori non sono stati neppure consegnati e, quindi, non sono in alcun modo partiti, allora quella pomposa cerimonia di inaugurazione altro non era che una colossale “pagliacciata”, una sconcertante fiction per l’ultimo colpo di teatro della campagna elettorale. Un sospetto che è diventato inesorabile e sconfortante certezza lunedì 24 giugno, con la determina n. 2388 con la quale sono stati approvati i verbali di gara e, di conseguenza, si è provveduto all’aggiudicazione dei lavori per il completamento della demolizione della curva sud. Non ci sono, quindi, più dubbi, lo certifica inequivocabilmente un atto ufficiale dell’amministrazione comunale, la cerimonia di inaugurazione del 7 giugno è stata semplicemente una gigantesca e vergognosa farsa.

Senza dilungarci troppo in noiose questioni tecniche-amministrative, ma solo per avere un quadro più esauriente della situazione, la determina n. 2388 spiega che a fine maggio si era svolta la procedura negoziata, con due sedute telematiche per la verifica delle 5 offerte pervenute e la successiva individuazione di quella ritenuta più vantaggiosa per il Comune. Come è riportato nella determina stessa, “ai sensi dell’art. 17 comma 5 del Codice, l’aggiudicazione può essere disposta solo dopo la verifica del possesso (da parte della ditta che ha presentato l’offerta ritenuta migliore) dei prescritti requisiti”. Quindi solo dopo che il Responsabile unico del procedimento (Rup) ha concluso il suddetto accertamento si è provveduto ad aggiudicare i lavori, appunto con la determina n. 2388 del 24 giugno, 17 giorni dopo quella farsesca cerimonia di inaugurazione.

Per altro vale la pena di sottolineare che l’aggiudicazione ufficiale con determina non comporta affatto l’immediata apertura del cantiere (infatti ancora oggi, come si può vedere nella foto, alla voce “consegna lavori” non c’è alcuna data) e il conseguente avvio dei lavori. E’, infatti, prima necessario adempiere ad alcune formalità burocratiche (la comunicazione dell’aggiudicazione agli altri concorrenti e la pubblicazione del risultato della procedura di affidamento) e, soprattutto, far trascorrere i 30 dalla comunicazione del provvedimento di aggiudicazione entro i quali è ammesso ricorso al Tar. Questo significa che i lavori di demolizione non partiranno prima di fine luglio e conseguentemente, visto che da contratto dovranno concludersi in 60 giorni, non termineranno prima di fine settembre. E che la gara di appalto europea per l’aggiudicazione dei lavori non sarà pronta prima di fine 2024, con i lavori stessi che, nella migliore delle ipotesi, non inizieranno prima di inizio 2025, mentre secondo il cronoprogramma che Fioravanti, in Consiglio comunale, aveva assicurato di voler rispettare fedelmente sarebbero dovuti partire nel maggio scorso.

Visto che quel cronoprogramma prevedeva che la nuova curva sarebbe stata pronta nel 2027, è facile immaginare che non se ne parlerà prima del 2028 (a voler essere immotivatamente ottimisti…). Al di là dei soliti ritardi, resta la vergogna di un’inaugurazione farsa messa in scena per meri motivi di propaganda elettorale. Di cui, come abbiamo visto, sindaco e amministrazione comunale non avevano in alcun modo bisogno. Ma, evidentemente, come spiegava Esopo nella favola de “La rana e lo scorpione”, quella è “la loro natura”…

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