Penalizzata, abbandonata, umiliata: la triste fine della sanità picena


Già fortemente penalizzata dalle scelte della Regione, la sanità picena deve subire anche l’umiliazione del surreale teatrino messo in scena dal sindaco Fioravanti e dalla direttrice Natalini. Che, però, suscita l’indignazione di opposizione, sindacati e cittadini

Era meglio che non si svegliava dal lunghissimo letargo. E’ questo il primo inevitabile e naturale commento che provoca l’imbarazzante video del confronto con la direttrice generale dell’Ast di Ascoli, dott.ssa Nicoletta Natalini, pubblicato nei giorni scorsi sui social da Marco Fioravanti. Che 5 anni fa si era incatenato davanti all’ospedale Mazzoni per protestare contro la situazione della sanità picena, promettendo che da primo cittadino avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di difenderla. Però poi, diventato sindaco e, soprattutto, con il suo compagno di partito Acquaroli alla guida delle Marche, non solo non ha mantenuto la promessa ma è rimasto in silenzio di fronte alle ripetute penalizzazioni che la Regione ha continuato ad infliggere all’ospedale Mazzoni e alla sempre più derelitta sanità picena. Improvvisamente, però, nei giorni scorsi, con l’approssimarsi della nuova tornata elettorale, Fioravanti è tornato ad interessarne, non certo per provare a fare in extremis quello che non ha fatto per 5 anni, cioè tutelare i cittadini ascolani, ma semplicemente per mettere su l’ennesimo imbarazzante spot elettorale.

Uno sconfortante e surreale teatrino di fronte al quale è davvero difficile se ci si deve indignare di più per il comportamento della direttrice generale Natalini, che si è prestata a fare da spalla allo spot elettorale di Fioravanti, o per quello del primo cittadino che, di fronte alla conferma dei tanti, troppo problemi che affliggono la nostra sanità e il nostro ospedale, non ha proferito parola, non ha neppure provato a difendere il sacrosanto diritto dei suoi concittadini ad avere una sanità quanto meno decente. “Richieste di dimissioni e cullette di Neonatologia, pianificazione delle ferie estive, chiusura del reparto di Nefrologia, prestazioni di Radiologia e altro ancora”. Così, sui social, il sindaco ha presentato il video di quello che ha definito “un confronto proficuo e trasparente con il direttore generale dell’Ast di Ascoli”. Che, però, di fatto ha confermato come le preoccupazioni espresse nei giorni e nelle settimane precedenti dai sindacati erano più che fondate, anche se poi la Natalini ha provato a ridimensionarle.

In concreto, però, la direttrice generale ha confermato i tagli al reparto di Nefrologia, a quello di Neonatologia, così come la riduzione delle prestazioni di Radiologia ma anche le problematiche sollevate dagli anestesisti, cercando di far passare il messaggio che non ci saranno problemi nella pianificazione delle ferie estive. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti e, anche se non avrà chissà quali ripercussioni “elettorali”, questa volta lo spot del primo cittadino non ha certo sortito l’effetto sperato perché, oltre quella dell’opposizione, ha scatenato la furibonda reazione anche dei cittadini stessi. Basta scorrere i commenti sotto quel video per comprenderlo.

Un po’ di vergogna no? Non si riesce a prenotare un cavolo di niente, solo a pagamento! Almeno state zitti e fatevi i vostri incontri senza pubblico” scrive Silvana. “Gli incontri istituzionali seri non si registrano ma si stila una verbale dell’incontro che riporti quanto ci si dice e gli impegni presi. Questa è una buffonata bella e buona. Fuggite se potete” accusa Giovanna. “Peccato che la realtà (di chi ci lavora e non) sia ben lontana dalle parole e ancor di più dalle promesse! Come dire, a volte sarebbe meglio tacere” incalza Aldo. “Per favore, ripeto per favore un po’ di buon senso e rispetto per ascolani, mandate ‘sti due a lavorare grazie” invoca Massimiliano. “Il sig. Fioravanti si ricorda solo ora sotto le elezioni che l’ospedale Mazzoni è diventato un poliambulatorio, dove è stato in tutti questi anni? Perché non ha speso qualche rimostranza con la Regione?” chiede Vicenzo.

Senza dilungarci ulteriormente, per una volta lo spot elettorale rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol per il sindaco Fioravanti che inevitabilmente e giustamente viene subito sfruttato dal candidato sindaco Emidio Nardini. “La sanità pubblica ascolana – accusa – è in continuo smantellamento: gli infermieri che servono non vengono assunti, il Pronto soccorso in pessime condizioni, il piano ferie non definito, la Nefrologia a rischio chiusura con un altro medico verso Ancona, le cullette neonatali ridotte, Urologia accorpata, per non parlare delle liste di attesa. Tutti i pazienti sanno qual è lo stato attuale e reale dell’ospedale Mazzoni e il sindaco che fa? Uno spot elettorale, un teatrino dove tutto va bene e i problemi si stanno risolvendo. Tratta i suoi cittadini come babbioni”.

Senza troppi giri di parola, una “figuraccia” senza precedenti per il primo cittadino ma non meno sconcertante il comportamento della direttrice dell’Ast 5 che, tra l’altro, nell’occasione si è resa protagonista di una clamorosa gaffe. “Chi ha autorizzato la direttrice Natalini a ricevere il sindaco sul divanetto e fare il video? – accusa la consigliera regionale Anna Casini – I pazienti di Urologia spostati in Chirurgia, il robot chirurgico promesso ad Ascoli che invece è finito a Fermo e il personale ridotto. Soprattutto, come fa a sostenere la direttrice che d’estate la popolazione diminuisce se a San Benedetto quadruplica? Ma dove vive? Questo tipo di affermazioni dimostra un distacco dalla realtà che vivono ogni giorno i cittadini e gli operatori sanitari delle Marche”.

Durissimo nei confronti della direttrice dell’Ast anche il consigliere regionale Carancini. “L’intervista di regime della direttrice Natalini rilasciata all’attuale sindaco di Ascoli umilia tutto il personale sanitario di quel territorio in una rappresentazione contraffatta dello stato della sanità ascolana e regionale – afferma – questa intervista non solo squalifica la governance dell’intero sistema sanitario dell’Ast 5 ma calpesta anche la dignità di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario che lavora duramente in condizioni sempre più difficili. La direttrice Nataliani, invece di affrontare i problemi reali, ha preferito prestarsi a un’operazione di pura propaganda, definendo lo stato della sanità come se fosse tutto sotto controllo. Questo mentre i sindacati sono sul piede di guerra per il sotto organico, le ferie non godute e i reparti accorpati”.

Ed in effetti proprio i sindacati hanno dato la risposta migliore, dimostrando ulteriormente, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto surreale e avulso dalla realtà fosse lo stucchevole teatrino messo su da Fioravanti e Natalini. Durissimi Nursind e Usb che elencano tutte le criticità dei due ospedali sottolineando anche come “alla popolazione del Piceno sono stati negati circa 50 posti letto” dei 494 autorizzati ufficialmente dalla Regione. “I problemi irrisolti sono troppi – accusano – la misura è colma, proteggiamo lavori e utenti. Siamo pronti a scioperare”. Nei giorni scorsi, poi, sono scesi in piazza anche i sindacati confederali, con presidi lunedì 27 maggio davanti all’ospedale di San Benedetto e martedì 28 maggio davanti quello di Ascoli, per denunciare una situazione ben oltre i limiti, con reparti nel caos per il piano ferie e le assunzioni tanto paventate ma di cui ancora non si vede la luce.

Questa politica sanitaria spinge i cittadini verso la sanità privata. Dopo le elezioni la battaglia sindacale si inasprirà e di molto” accusano, mostrando al contempo quel doveroso rispetto che, purtroppo, non hanno invece mostrato il sindaco e la direttrice generale con quell’insulso teatrino propagandistico.

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