Un’estate di ordinaria follia


Dal miracolo della moltiplicazione degli obiettivi raggiunti alla rivoluzione matematica del Comune di Ascoli, dall’autogol di Salvini con Topolino al ministro Urso che, per il caro benzina, accusa il suo governo: le “perle” locali e nazionali dell’estate 2023

Quella che è entrata nella sua fase finale sarà un’estate difficile da dimenticare. Sicuramente per il grande caldo (con buona pace dei “negazionisti” luglio è risultato il mese più caldo da quando esistono le rilevazioni delle temperature su scala globale), ma anche e soprattutto per le incredibili peripezie e i straordinari “colpi di genio” dei nostri politici e amministratori. Con, a livello locale, il Comune di Ascoli in testa (ma anche la Regione Marche che ha fatto la sua parte) e, a livello nazionale, Matteo Salvini grande protagonista (tra ponte sullo Stretto, Topolino, taxi gratuiti per gli ubriachi, ritorno delle province, ecc.) di un governo sempre più allo sbando. Di seguito alcune delle “perle”, locali e nazionali, di questa lunga e caldissima estate.

Il miracolo   della moltiplicazione degli obiettivi raggiunti dal Comune di Ascoli. Anche se lo nascondono bene, l’amministrazione comunale e i suoi dirigenti sono incredibilmente efficienti. Lo certifica la Relazione sulla Performance 2022, approvata con delibera di giunta comunale n. 225 del 7 luglio, secondo cui lo scorso anno il Comune ha centrato ben 124 dei 146 obiettivi fissati ad inizio anno, pari all’84,93%. E 6 degli 8 dirigenti comunali addirittura hanno centrato il 100% degli obiettivi, con gli altri 2 che si sarebbero fermati rispettivamente al 97,6% e al 92%. Al di là del fatto che per la matematica tradizionale con quei risultati dei dirigenti è poi impossibile che complessivamente ci si fermi sotto l’85%, basta scorrere l’elenco di quei 146 obiettivi per scoprire che la realtà è decisamente differente e che in diversi casi ci vogliono autentiche forzature e clamorose invenzioni per considerare “centrati” determinati obiettivi.

Come nel caso della scuola Malaspina per la quale l’obiettivo per il 2022 era arrivare all’aggiudicazione dei lavori. La realtà è che ad agosto 2023 siamo ancora fermi all’approvazione del progetto definitivo e che ancora non è stata neppure indetta la gara per l’assegnazione dei lavori, eppure per l’amministrazione comunale l’obiettivo è considerato raggiunto. Discorso identico per le scuole Cagnucci e Tofare, entrambe con obiettivo per il 2022 l’aggiudicazione dei lavori ed entrambe ferme all’approvazione del progetto definitivo ma considerate da sindaco e assessori “obiettivi raggiunti”. Visto il metro di giudizio, stupisce che non si considerino raggiunti il 100% degli obiettivi…

8 mila maggiore di 10 mila, la rivoluzione matematica del Comune di Ascoli. Se c’è una certezza nel capoluogo piceno è che non ci sia evento o manifestazione organizzati dal Comune che non si trasformi in uno straordinario successo, almeno secondo l’amministrazione stessa e i suoi fedeli cantori (i quotidiani locali). Così, puntuale come un orologio svizzero, il 14 agosto scorso è arrivato il comunicato stampa del Comune per celebrare lo straordinario successo dell’Ascoli Summer Festival, con “oltre 8000 presenze all’Arena Squarcia per i concerti di Ernia, Bresh e Tedua”. Travolti dall’entusiasmo, sindaco e assessori sono andati oltre, parlando di vero e proprio record. “Nella nostra città non si erano mai visti tanti ragazzi tutti insieme” si legge nel comunicato stampa del Comune che poi aggiunge: “dopo il grande successo della prima edizione, quest’anno la kermesse ha registrato numeri ancora più importanti”. “Un successo oltre ogni aspettativa, più di 10 mila spettatori per la prima edizione dell’Ascoli Summer Festival” si leggeva, però, lo scorso anno sui quotidiani locali al termine dell’edizione 2022 della kermesse. E per la matematica tradizionale al momento 8 mila è ancora inferiore a 10 mila…

Si affievolisce la tensione tra Ast e sindacati, ripartono mobilitazione e manifestazioni di protesta. L’ottimismo alla Tonino Guerra, da anni filosofia a cui si ispira l’amministrazione comunale, ha ormai contagiato anche la stampa locale. E, come di frequente avviene, sempre più spesso “l’allievo supera il maestro”, riuscendo a descrivere una realtà incantata e felice anche nelle situazioni in cui oggettivamente avviene esattamente il contrario. Lo scorso 12 agosto, ad esempio, dopo il primo incontro tra le rappresentanze sindacali e i nuovi vertici dell’Ast di Ascoli, qualche quotidiano ha scritto che “il clima di tensione ha caratterizzato gli scorsi mesi sembra iniziare ad affievolirsi”, al punto che l’incontro stesso si sarebbe concluso con “un accordo estremamente soddisfacente per entrambe”. Tutto è bene quello che finisce bene, quindi. Peccato che nelle ore successive all’incontro, in un durissimo comunicato stampa (infarcito di termini come “deludente” e “inaccettabile”) le rappresentanze sindacali avevano annunciato “la ripresa della mobilitazione e l’indizione di manifestazioni davanti agli ospedali anche per denunciare l’inesorabile declino della sanità di questo territorio”. Non osiamo immaginare cosa sarebbe potuto accadere se la tensione non si fosse affievolita…

Recupero prestazioni post covid, la Regione trasforma un clamoroso flop in un improbabile successo. Tutto si può dire della destra che è al governo della Regione Marche meno che non abbia coraggio e una dose massiccia di sfrontatezza. Al punto dal provare a trasformare uno dei più clamorosi flop di questi primi 3 anni in un improbabile grande successo, provando così a prendersi gioco dei marchigiani. Così ad inizio agosto, con un comunicato stampa dai toni trionfalistici, la giunta regionale ha annunciato l’approvazione del piano operativo regionale 2023 per il recupero delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie non effettuate nel periodo del covid. “Nasce dalla necessità di dare più risposte ai cittadini” ha commentato l’assessore regionale Saltamartini, annunciando che a tal scopo sono stati stanziati poco più di 9 milioni di euro. Naturalmente omettendo di ricordare che quella è la somma non spesa dalla Regione degli oltre 12 milioni di euro che rappresentavano la parte riservata alle Marche dei 500 milioni stanziati a fine 2020 dal governo per le Regioni, proprio per recuperare prestazioni e ricoveri non effettuati nel periodo del covid. Fondi che quasi tutte le altre Regioni hanno pienamente utilizzato, mentre le Marche in 2 anni è riuscita a spenderne solo un terzo. Così, mentre tutte le altre Regioni hanno ottenuto dal governo ulteriori fondi, la Regione Marche prova a spendere quei 9 milioni non spesi fino ad ora. Millantando come grande opportunità quello che invece è un imbarazzante fallimento…

Ponte sullo Stretto, Topolino, Zio Paperone e Rockerduck mettono ko Salvini. Ha utilizzato anche “Topolino” per portare avanti la sua crociata per la realizzazione del ponte sullo Stretto. In una diretta social di inizio agosto il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini si è presentato con un numero di 41 anni fa di “Topolino” con in copertina Zio Paperone, con tanto di coppola e abiti siculi, che tiene in mano il “Ponte di Messina Paperon de’Paperoni”. “Anche Topolino 41 anni fa celebrava l’importanza del ponte” ha affermato con orgoglio Salvini. Che, però, evidentemente si è fermato alla copertina. Perché se avesse letto anche tutte le tavole del fumetto avrebbe scoperto che non era affatto una celebrazione, anzi. Perché alla fine il ponte, realizzato da Rockerduck (che ruba il progetto a Zio Paperone) viene demolito dai turisti, con lo stesso Rockerduck che subisce una multa mostruosa per aver “ingombrato lo stretto”. Alla faccia della celebrazione…

Prezzi della benzina alle stelle, il ministro Urso accusa… il suo governo! Se Salvini è stato il grande protagonista, con le sue ripetute “sparate” e gaffe, il colpo di genio dell’estate è indiscutibilmente del ministro Urso. Che, mentre monta la protesta per il caro benzina, ha dichiarato che “senza accise l’Italia ha il prezzo della benzina più basso d’Europa”. Al di là del fatto che 14 paesi dell’Unione europea su 27 hanno il prezzo della benzina al netto delle imposte più basso dell’Italia (quindi Urso o sbaglia o mente), le accise sono quelle che il governo Meloni in campagna elettorale aveva promesso di togliere e che, invece, nell’ultima finanziaria addirittura aumentano. In altre parole, al di là della menzogna, è come se Urso avesse detto che il prezzo così alto della benzina è colpa dell’attuale governo…

Salario minimo, “giravolta” a 360 gradi di Fratelli d’Italia.E’ un provvedimento necessario per sostenere i lavoratori più marginali e riconoscere il lavoro come strumento di dignità ma anche fondamentale per arginare il lavoro sottopagato, i casi di sfruttamento e il lavoro nero”. Così il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto nel gennaio 2019 presentava il progetto di legge del suo partito intitolato “Istituzione del salario minimo orario nazionale”. “E’ del tutto priva di fondamento la tesi secondo cui il salario minimo avrebbe effetti negativi perché porrebbe le basi per una diminuzione dei salari nel medio termine” aggiungeva l’esponente di FdI. Ora che il suo partito è al governo, e quindi avrebbe i numeri e la forza per portare avanti quella proposta, Fratelli d’Italia e la Meloni, di fronte alla proposta unitaria delle opposizioni, si sono dichiarati contrari al salario minino, sostenendo che rischia di favorire il lavoro nero, lo sfruttamento e potrebbe portare alla riduzione dei salari. In pratica esattamente l’opposto di quello che sostenevano 4 anni fa. Complimenti per la coerenza…

Boom di migranti e Cas in difficoltà, la “geniale” soluzione del governo. Arrivano troppi migranti (gli sbarchi sono raddoppiati rispetto allo scorso anno) e i centri di accoglienza sono in difficoltà? Niente paura, il governo Meloni ha già trovato la soluzione: via i migranti che hanno ottenuto una protezione internazionale dai centri stessi. E’ quanto prevede la circolare diffusa dal ministero dell’Interno il 7 agosto scorso che, con l’espressione “cessazione delle misure di accoglienza”, dispone lo stop immediato degli interventi per coloro che sono riconosciuti titolari di protezione internazionale e speciale, senza aspettare il rilascio del permesso di soggiorno e senza provvedere al loro trasferimento nel Sistema di accoglienza e integrazione. In altre parole, se davvero la misura verrà attuata, migliaia di titolari di protezione internazionale o speciale verranno espulsi dai Cas e mandati per strada, senza alcun controllo. Una genialata…

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