La sicurezza delle scuole può attendere, salta l’ennesimo cronoprogramma del sindaco
Secondo il cronoprogramma enunciato da Fioravanti nel novembre 2022, a giugno 2023 dovevano terminare i lavori alla Don Giussani, entro agosto 2023 aprivano i cantieri nelle scuole Malaspina, Cagnucci e Tofare e per luglio 2023 il progetto definitivo per la Cantalamessa
Grazie alla determina n. 2691 del 3 agosto scorso, “Adeguamento sismico dell’edificio scolastico scuola Cantalamessa. Liquidazione in favore del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno per richiesta parere sul progetto definitivo”, torna al centro dell’attenzione il tema della sicurezza delle scuole. Su cui, dopo anni di proclami e annunci, tutti puntualmente disattesi, da mesi è sceso un inquietante silenzio. Soprattutto da parte del sindaco Fioravanti e dell’amministrazione comunale che, di fatto, da fine 2022 non hanno più fornito informazioni sull’andamento del programma di messa in sicurezza delle scuole cittadine (che sostenere che procede a rilento è un eufemismo).
Certo, anche quando lo facevano in realtà poi non che fossero così utili e attendibili, perché le informazioni fornite puntualmente sono sempre risultate “farlocche”. Per questo si potrebbe pensare che hanno scelto il rigoroso silenzio perché arrivati a questo punto non sanno più cosa dire, c’è da sperare che, in fondo, provano un po’ di vergogna dopo la serie interminabile di annunci e promesse disattese. Però un sindaco e un’amministrazione comunale che hanno davvero rispetto della propria città e dei propri cittadini dovrebbero avere il coraggio e la decenza di svelare davvero come stanno le cose, di assumersi anche le responsabilità (che sicuramente l’amministrazione ha) dell’imbarazzante ritardo con cui si procede (alla moviola…) e di svelare realmente quanto tempo ancora ci vorrà prima di avere finalmente edifici scolastici sicuri. D’altra parte, però, come diceva Manzoni “il coraggio uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”…
Preliminarmente va sottolineato che, per quanto riguarda il programma di messa in sicurezza delle scuole cittadine, anche se la confusione regna sovrana due punti fermi, assodati e indiscutibili ci sono. Il primo è che la realtà dei fatti e lo stato delle cose certificano non solo che l’obiettivo fissato nel programma di mandato (“In 3 anni l’obiettivo sarà quello di buttare giù tutte le scuole che sono danneggiate e ristrutturare quelle con danni lievi”) non è stato centrato ma che non è stato neppure avvicinato, da questo punto di vista siamo in alto mare ed è già certo che non si raggiungerà neppure con 2 anni di ritardo, cioè entro la fine del primo mandato.
L’altro è che, come avevamo ampiamente previsto, l’Ordinanza Ascoli tanto decantata da Fioravanti e da Castelli è risultata del tutto inutile, come dimostrano innanzitutto l’irreale cronoprogramma presente nell’Ordinanza stessa (che prevede che tutto l’iter degli interventi, dall’inizio della progettazione fino al termine die lavori, si svolga nell’arco di 10-22 mesi mentre nella realtà dopo 2-3 anni ancora deve terminare la fase di progettazione…) ed il fatto che non viene mai neppure menzionata negli atti ufficiali inerenti gli interventi nelle scuole.
Fissati questi che sono gli unici punti fermi e certi, le ultime dichiarazioni e informazioni ufficiali da parte del Comune sulle scuole risalgono al Consiglio comunale aperto di novembre 2022 e all’edizione del giornalino comunale “Le Cento Torri” di dicembre 2022. Nell’intervento in Consiglio comunale, Fioravanti aveva enunciato l’ennesimo cronoprogramma (ormai abbiamo perso il conto…) che, limitandoci agli interventi in fase più avanzata (per le scuole Massimo D’Azeglio, San Filippo, Don Bosco, primaria Don Giussani e Ceci siamo ancora in alto mare…), prevedeva la fine dei lavori alla Don Giussani di Monticelli entro giugno 2023, l’approvazione dei progetti esecutivi entro fine 2022, con conseguente indizione delle gare di appalto, e l’avvio dei lavori entro luglio-agosto 2023 per le scuole Malaspina, Cagnucci e Tofare, l’approvazione del progetto definitivo entro luglio 2023 per poi completare l’iter progettuale e arrivare all’apertura del cantiere entro gennaio 2024 per la scuola Cantalamessa.
Un mese dopo nel giornalino comunale il cronoprogramma veniva sostanzialmente confermato, con lo spostamento a gennaio 2023 per l’approvazione dei progetti esecutivi delle tre scuole Malaspina, Cagnucci e Tofare. Nessuna di quelle scadenze, però, è stata concretamente rispettata (e neppure si è andati vicini dal farlo), visto che siamo prossimi al ferragosto e i lavori alla Don Giussani non sono affatto terminati (la speranza è che lo siano per l’avvio del nuovo anno scolastico), mentre non solo non sono partiti i lavori ma neppure sono stati ancora approvati i progetti esecutivi per le scuole Malaspina, Cagnucci e Tofare. Per le quali, ormai, è addirittura riduttivo parlare di imbarazzante farsa.
Ricordando che l’iter progettuale della prima è partito addirittura a settembre 2020 (siamo ormai a 3 anni…), mentre per le altre 2 a luglio 2021, secondo quanto riportato sui documenti programmatori più importanti del Comune, il Piano esecutivo di gestione e il Piano degli obiettivi 2022 per quelle 3 scuole era prevista l’approvazione del progetto esecutivo entro luglio 2022 (confermato poi dal sindaco nel Consiglio comunale del maggio 2022 e ribadito nel numero di giugno 2022 del giornalino “Le Cento Torri”), con l’apertura dei cantieri entro fine 2022.
Scadenze ovviamente non rispettate ma riproposte, con le stesse modalità (prima il sindaco in Consiglio comunale, poi nel giornalino comunale), per il 2023, ancora una volta senza alcun risultato. E, nell’imbarazzato silenzio di sindaco e giunta, si può prevedere con assoluta certezza che sarebbe da considerare un mezzo miracolo se, quei lavori che dovevano partire entro luglio-agosto 2023, partissero comunque entro fine anno.
Quanto alla scuola Cantalamessa, la determina n. 2691 conferma che il progetto definitivo ancora non è stato approvato e che, di conseguenza, non c’è alcuna possibilità che i lavori possano realmente partire entro gennaio 2024. Ancora una volta, però, un atto ufficiale dell’amministrazione comunale (in questo caso la determina 2691) fornisce un quadro semplicemente imbarazzante e sconfortante della confusione che regna sovrana nel Comune di Ascoli, almeno per quanto riguarda gli interventi di messa in sicurezza delle scuole.
Perché quella determina, con la quale viene approvata la liquidazione del compenso dovuto al Comando provincia dei Vigili del Fuoco per il parere sul progetto definitivo (da inviare, poi, all’Ufficio speciale per la ricostruzione per l’approvazione), ripercorre l’iter della progettazione, però con un’imperdonabile omissione. Avviato quasi 2 anni e mezzo fa (marzo 2021), esattamente un anno dopo è arrivato all’aggiudicazione dell’appalto per la realizzazione del progetto definitivo (determina n. 691 dell’8 marzo 2022).
La determina 2691 svela, poi, che il 20 luglio scorso il raggruppamento temporaneo a cui era stato affidato l’incarico di progettazione, dopo 16 mesi ha finalmente consegnato gli elaborati del progetto definitivo per sottoporli prima al parere dei Vigili del Fuoco e, poi, all’approvazione da parte dell’Usr. Peccato, però, che omette il passaggio più controverso di questo lunghissimo iter.
Quello del 16 aprile scorso quando, con determina n. 1150 sono state affidate le indagini geognostiche integrative “propedeutiche” alla progettazione. In pratica dopo oltre 2 anni dall’avvio dell’iter per l’intervento di adeguamento sismico, dopo più di anno dall’affidamento dell’incarico per la progettazione ci si è accorti che, prima di elaborare il progetto definitivo (il termine “propedeutiche”, almeno secondo la lingua italiana, non lascia dubbi…) erano necessarie quelle indagini. Semplicemente disarmante, dimostrazione imbarazzante della superficialità e del pressapochismo con i quali vengono programmati (si fa per dire…) determinati interventi così importanti.
In un vero e proprio festival del paradosso e delle anomalie, poi d’incanto il raggruppamento temporaneo aggiudicatario dell’incarico ha decisamente accelerato, visto che, dopo 13 mesi di assoluto stallo, in poco più di 2 mesi ha predisposto gli elaborati del progetto definitivo da sottoporre all’approvazione dell’Usr. Che, si spera, avvenga il più celermente possibile perché poi bisognerà predisporre e far approvare il progetto esecutivo (sulla base del quale verrà poi indetta la gara di appalto per l’assegnazione dei lavori). Un passaggio che nel “mondo normale” non richiede tantissimo tempo ma che, come abbiamo visto con le scuole Malaspina, Cagnucci e Tofare, nel meraviglioso mondo del capoluogo piceno può richiedere anche una decina di mesi.
Per questo, realisticamente e anche con un pizzico di immotivato ottimismo, sarebbe già tanto se il cantiere alla Cantalamessa si aprisse entro la primavera 2024…