Telenovela curva sud, falsa partenza


Il bando  prevedeva che ad aprile doveva essere pronto il progetto definitivo, ma a giugno il Comune ha scoperto che servivano le indagini geognostiche, geotecniche e geofisiche e la conseguente relazione. Intanto il costo dell’intervento è già aumentato di mezzo milione

Un ritardo di almeno 4 mesi (ad essere immotivatamente ottimisti) e un aumento del costo di mezzo milione di euro solo nei primi 6 mesi. Se il buongiorno si vede dal mattino, quella relativa alla ricostruzione della curva sud dello stadio Del Duca si candida a diventare la telenovela più surreale e sconcertante della storia del Comune di Ascoli, addirittura più di quelle per la tribuna est, del ponte di San Filippo, di via Trieste (quella sulla sicurezza delle scuole è inarrivabile…). Anche perché secondo il cronoprogramma indicato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione (Usr) della Regione Marche, come riferito dal sindaco Fioravanti nel Consiglio comunale del 26 gennaio 2023 “non modificabile”, tutto l’iter dell’intervento durerà 5 anni. E se, come vedremo, già dopo i primi mesi si sono verificati così tanti colpi di scena e situazioni a dir poco paradossali, è facile immaginare che nell’arco di 5 anni ci sarà tanto da divertirsi (come sempre, si ride per non piangere).

In ogni caso il copione è sempre lo stesso, proclami e promesse roboanti, annunci trionfali di vertiginose accelerazioni (non solo da parte dell’amministrazione comunale, anche dei suoi fedeli cantori, cioè gran parte dei quotidiani locali…) e, poi, il silenzio più assoluto quando gli atti ufficiali, gli unici che facciano realmente testo, raccontano e disegnano tutta altra storia. A fine febbraio, quando è stato assegnato l’incarico per la progettazione definitiva dell’intervento, un quotidiano locale, probabilmente facendosi trascinare da un immotivato entusiasmo, aveva addirittura annunciato, con titolo a tutto pagina, che ad aprile sarebbero partiti i lavori. In realtà, molto più semplicemente, considerando che il bando comunale assegnava 48 giorni di tempo per completare la progettazione, ad aprile sarebbe dovuto essere pronto il progetto definitivo.

Naturalmente, come da tradizione per il Comune di Ascoli, aprile è passato, maggio e giugno anche senza che si avessero notizie di quel progetto. Poi lunedì 3 luglio, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico dell’Ascoli Viali, il sindaco Fioravanti ha affermato che “nelle prossime settimane presenteremo il progetto definitivo del rifacimento della curva sud”, con qualche quotidiano locale che, in preda ad un nuovo e del tutto immotivato (visto che il progetto, secondo il bando, doveva essere pronto ad aprile) attacco di entusiasmo, ha pensato bene di accorciare i tempi, annunciando che il progetto stesso sarebbe stato presentato nei prossimi giorni.

Ironia della sorte, però, proprio lunedì 3 luglio sull’albo comunale on line sono state pubblicate due determine, la n.2069 e la n. 2070 del 24 giugno scorso, dalle quali emergono alcuni particolari semplicemente disarmanti e, soprattutto, la certezza che bisognerà attendere qualche mese, non qualche settimana. In particolare con la determina n. 2069 l’amministrazione comunale ha provveduto ad affidare, alla Geco srl di Falconara Marittima, per una spesa complessiva di poco più di 7.500 euro (7.580,16 euro per l’esattezza) le indagini geognostiche, geotecniche e geofisiche propedeutiche alla redazione della relazione geologica ed all’elaborazione dello studio di risposta sismica per la progettazione degli interventi di ricostruzione della curva sud.

Nella stessa determina viene anche deciso “di stabilire il tempo utile per dare compiuti i lavori in giorni 30 naturali e consecutivi decorrenti a partire dalla stipula della trattativa Mepa”. Con la determina n. 2070, invece, viene affidato l’incarico di redazione di quella relazione geologica, per una spesa di oltre 40 mila euro (42.418,67 euro per l’esattezza), al dott. geol. Sante Stangoni, con la contestuale decisione di “stabilire il tempo utile per dare compiuto il lavoro in giorni 20 naturali e consecutivi decorrenti a partire dall’invio dei risultati ed elaborazioni di tutta la campagna geognostica, geotecnica e geofisica”.

In altre parole, il raggruppamento temporaneo di professionisti “curva sud Rozzi”, a cui è stato affidato l’incarico della progettazione dell’intervento, dovrà attendere prima le indagini geognostiche, geotecniche e geofisiche, poi la conseguente relazione geologica per poter redigere e completare il progetto definitivo.

Quindi, considerati i tempi fissati da quelle determine (rispettivamente 30 e 20 giorni), sarebbe già un miracolo se il progetto definitivo dell’intervento di ricostruzione della curva sud fosse pronto per fine agosto, cioè “solamente” con 4 mesi di ritardo rispetto a quanto previsto e stabilito dal bando del Comune (senza dimenticare che, poi, solo dopo l’approvazione del progetto esecutivo si potrà indire la gara per l’affidamento dei lavori). Inevitabile, però chiedersi come sia possibile che ci si ricordi della necessità di quelle indagini e della conseguente relazione solo a fine giugno, quando sono già trascorsi due mesi dal termine per la presentazione del progetto definitivo.

Non servirebbe neppure sottolinearlo, ma quando si parla di Ascoli calcio, stadio e curva sud in troppi in questa città perdono il senso della ragione, in qualsiasi posto “normale” prima si effettuerebbero indagini e relazione, poi si affiderebbe l’incarico di progettazione. Per altro vale la pena ricordare che, nel citato Consiglio comunale del 26 gennaio scorso, rispondendo ad un’interrogazione sull’argomento del consigliere comunale Ameli, il sindaco Fioravanti aveva affermato: “L’Usr ci ha comunicato di trasmettere un cronoprogramma, abbiamo risposto compilando un file excel che ci aveva mando l’Usr stessa che disegnava il cronoprogramma stesso, con scritto che la tabella non è modificabile. Quindi rispetteremo quel cronoprogramma, è vincolante, per rispettare i tempi è fondamentale”.

Sorvolando per decenza su quest’ultima affermazione (non si ricorda in questi 4 anni un solo intervento in cui sia stato rispettato il cronoprogramma), l’inizio non è certo incoraggiante e non lascia affatto presagire nulla di buono. Ma c’è un altro elemento semplicemente sconcertante, ma non troppo sorprendente, che emerge da quelle due determine. Infatti in entrambe l’importo complessivo dell’intervento di ricostruzione della curva sud dello stadio Del Duca ammonta a 7 milioni di euro, ben mezzo milione in più dell’importo inizialmente indicato (6,5 milioni). Un particolare di certo non irrilevante, anche perché nei mesi scorsi qualche quotidiano, facendo molto confusione, aveva addirittura parlato di intervento da 3,5 milioni di euro che, invece, è l’importo del finanziamento ottenuto dal Comune con i fondi per il terremoto.

Ciò che più conta è che spetta al Comune coprire la parte economica mancante che, quindi, non ammonta più a 3 ma a 3,5 milioni di euro. Almeno per ora, perché se in neppure 6 mesi già la spesa complessiva è lievitata di mezzo milione di euro vengono i brividi al pensiero di cosa potrà accadere nei prossimi 4 anni e mezzo, sempre ammesso che davvero l’amministrazione comunale sia in grado di rispettare il cronoprogramma di 5 anni.

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