Secondo il cronoprogramma indicato in Consiglio comunale i progetti esecutivi per Malaspina, Cagnucci e Tofare dovevano essere approvati entro fine anno, poi il giornalino comunali ha spostato la scadenza a gennaio 2023. Siamo ad aprile e di quei progetti non c’è traccia
La notizia del giorno è che il 30 marzo è passato ma il ponte di San Filippo non è stato riaperto. Era quella la nuova data che campeggiava sui cartelloni di entrambi i lati del ponte come nuovo termine di fine lavoro ma già da tempo si sapeva che per il 30 marzo i lavori sarebbero stati ben lungi dall’essere terminati. Per altro nel corso del precedente Consiglio comunale il sindaco Fioravanti, per la verità con un intervento decisamente poco lucido, aveva smentito che quella posta sui cartelloni del cantiere fosse la nuova scadenza, sostenendo che qualcuno aveva messo una “pecetta” con quella data per dare un’informazione sbagliata.
Quindi, dando per scontato che Fioravanti abbia ragione (e non nascondendo la curiosità di capire chi può aver fatto una cosa del genere) e in assenza di ulteriori atti ufficiali, sulla base della determina n. 434 del 12 febbraio 2023 (l’ultimo atto ufficiale inerente i lavori sul ponte di San Filippo pubblicato sull’albo pretorio on line) la scadenza fissata per il termine dei lavori resta quella del 24 febbraio scorso… passato da più di un mese!
Ma le polemiche e l’attenzione tutte concentrate sulla telenovela ponte San Filippo ha sicuramente avuto l’effetto di far finire momentaneamente nel dimenticatoio l’interminabile saga della messa in sicurezza delle scuole cittadine. Che, tanto per cambiare continua incredibilmente a segnare il passo, con ogni scadenza, ogni cronoprogramma annunciato dal sindaco Fioravanti che con regolarità svizzera viene puntualmente disatteso. E non di poco.
Quello enunciato nell’ultimo Consiglio comunale aperto sulle scuole, quello del 4 novembre 2022, tra scadenze non indicate e tempi lunghissimi per alcuni interventi (cantieri nel 2024 per la Cantalamessa, addirittura nel 2025 per la Massimo D’Azeglio, nessuna indicazione precisa per l’elementare Don Giussani, per la Don Bosco e per la scuola Ceci), alcuni importanti punti fermi li aveva fissati per le scuole Malaspina, Cagnucci e Tofare. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Fioravanti per tutte e tre quelle scuole i progetti definitivi erano già stati approvati, quindi il passo successivo da compiere era l’approvazione del progetto esecutivo, sulla base del quale poi dare il via libera alle rispettive gare di appalto. In quel Consiglio comunale il primo cittadino aveva sostenuto che per la fine dell’anno sarebbero stati approvati i progetti esecutivi, con i cantieri che sarebbero partiti tra giugno e luglio 2023.
Vale la pena di ricordare che già così si trattava di un netto slittamento dei tempi, visto che in due atti ufficiali del Comune (quindi non in “pecette” ipoteticamente messe da qualche esponente dell’opposizione come nel caso del ponte di San Filippo, almeno secondo il racconto di Fioravanti), il Peg e il Piano degli obiettivi 2022, per quelle 3 scuole era prevista l’approvazione del progetto esecutivo per giugno-luglio 2022, con apertura dei rispettivi cantieri entro fine 2022. Nonostante tutto, però, il cronoprogramma enunciato dal sindaco nel Consiglio comunale del 4 novembre è durato poco più di “un gatto in tangenziale”.
Pochi giorni prima della fine dell’anno, mentre uno dei quotidiani locali abituato a fare da cassa di risonanza dell’amministrazione comunale scriveva e assicurava che i 3 progetti esecutivi erano già stati approvati, il periodico comunale “Le Cento Torri” fissava una nuova scadenza, con l’approvazione dei progetti esecutivi per quelle 3 scuole entro gennaio 2023. Per altro proprio quel periodico del Comune svelava come in realtà il sindaco, nel Consiglio comunale del 4 novembre, aveva bleffato affermando che i 3 progetti definitivi erano già stati approvati. Perché, come riportava “Le Cento Torri”, in realtà i 3 progetti definitivi sono stati approvati solamente il 17 novembre 2022, rispettivamente con delibera n. 382 (scuola Cagnucci), n. 384 (scuola Tofare) e n. 385 (scuola Malaspina).
Solo per dovere di cronaca, ricordiamo anche che, quello stesso quotidiano locale che a dicembre 2022 assicurava che i 3 progetti esecutivi erano stati approvati, il 29 aprile 2022 aveva annunciato l’approvazione del progetto definitivo che, come abbiamo visto, in realtà è stato poi approvato ben 7 mesi dopo. Tornando al presente, il 31 gennaio naturalmente è passato senza che i 3 progetti esecutivi fossero approvati. E nei 2 mesi successivi di quei progetti non si è vista traccia tra gli atti ufficiali del Comune di Ascoli. Siamo arrivati ad aprile e, al di là del fatto che per l’ennesima volta il cronoprogramma del sindaco si rivelato un bluff, appare evidente che sarà oltre modo difficile, per non dire praticamente impossibile che entro giugno-luglio vedrà la luce qualche cantiere.
Non ci sono davvero più parole per commentare questa indecenza, il prossimo luglio saranno trascorsi 6 anni dall’approvazione del decreto del commissario straordinario per la ricostruzione che assegnava i fondi per gli interventi nelle scuole di Ascoli e siamo ancora ampiamente in alto mare. A rendere la situazione ancora più paradossale è il fatto che l’iter progettuale per quei 3 interventi sono partiti già da tantissimo tempo, dal luglio 2021 per le scuole Cagnucci e Tofare, addirittura da settembre 2020 per la scuola Malaspina.
“In 3 anni l’obiettivo sarà quello di buttare giù tutte le scuole che sono danneggiate e ristrutturare quelle con danni lievi per poter far tornare gli studenti nel loro habitat e trasformare le nostre scuole in centri di esplosioni del bello, dello studio, della cultura, del bel vivere, dello sport e dell’integrazione” scriveva Marco Fioravanti nel suo programma elettorale e, una volta eletto sindaco, nel suo programma di mandato. I 3 anni sono passati da diversi mesi e dire che quell’obiettivo è stato fallito è un eufemismo…