Il post di Acquaroli su facebook per replicare alle accuse, basate su dati ufficiali, su sanità privata e liste di attesa provoca una pioggia di commenti di cittadini marchigiani che, con esempi concreti, evidenziano la situazione critica della sanità marchigiana
E’ facile fare promesse quando si è all’opposizione e, ancor più, in campagna elettorale. Il problema è che poi se si ha la fortuna e la bravura di vincere le elezioni, e quindi di governare, bisogna avere la capacità di trasformare in fatti concreti almeno buona parte di quelle promesse e quasi sempre è molto difficile, quasi una “mission impossible”. E’ quello che sta accadendo al governatore marchigiano Acquaroli e alla destra che da oltre 2 anni e mezzo governa le Marche, soprattutto è quello che stanno verificando sulla propria pelle i marchigiani, soprattutto per quanto riguarda la sanità.
Che è stata il principale “cavallo di battaglia” della destra nei mesi che hanno preceduto le ultime elezioni regionali (2020), con promesse di ogni tipo, dalla drastica riduzione delle liste di attesa alla riduzione dei fondi per la sanità privata, dal ripristino dei piccoli ospedali di periferia chiusi dalle precedenti amministrazioni regionali fino alla solenne promessa che il Piceno non sarebbe più stato la Cenerentola delle Marche. Ed inevitabilmente ora rappresenta il principale e più imbarazzante fallimento del governatore e della sua giunta che, non solo non sono riusciti a rispettare fino ad ora nessuna delle promesse fatte, ma hanno contribuito a peggiorare la situazione in ognuno di quegli ambiti.
Numeri e dati (vedi articolo “Soldi ai privati, tempi di attesa, rinuncia a visite e esami, sanità marchigiana alla frutta”) non lasciano spazio ad interpretazioni, sono peggiorati sensibilmente i tempi di attesa, sono aumentati (lo dice la Corte dei Conti) i fondi ai privati, nessuno dei piccoli ospedali è stato riattivato e la sanità nel Piceno è ormai a livelli da terzo mondo. Il problema è che Acquaroli evidentemente pensa ancora di essere all’opposizione o in campagna elettorale e, come al solito, si rifugia dietro la propaganda e dietro le promesse, scordandosi che ora governa e, quindi, più che a parole deve rispondere con i fatti.
Invece venerdì mattina puntuale è arrivata sui social la sua replica con lo stesso stile usato 3 anni fa in campagna elettorale, tra accuse, palese strumentalizzazioni e le solite promesse (che dopo quasi 3 anni suonano come una presa in giro).
“Questa mattina – scrive Acquaroli su facebook – scopro dalla stampa che starei per dare la sanità marchigiana in mano ai privati. A questo punto mi vengono tre riflessioni. La prima è che non sorprende che queste mistificazioni vengano anche da chi ha sempre fatto affidamenti diretti ai privati, sforando i tetti di spesa senza effetti risolutivi sulle liste di attesa e sulla mobilità passiva. In sostanza accusano me di quello che hanno sempre fatto. La seconda è che chi parla mente palesemente, evidentemente perchè non ha altre argomentazioni. La terza è che saper leggere è un requisito essenziale e in Italia credevo ormai estinto l’analfabetismo. Infine voglio ribadire quanto da sempre e in ogni occasione ho espresso chiaramente. La nostra riforma non darà più spazio ai privati, ma ci sarà una riqualificazione della committenza pubblica, un riequilibrio territoriale e soprattutto ci saranno, novità assoluta nella nostra Regione, le gare ad evidenza pubblica in attuazione del principio di concorrenza”.
Detto che su una cosa il governatore ha pienamente ragione, cioè che bisogna saper leggere e l’analfabetismo in Italia è tutt’altro che estinto (e purtroppo proprio Acquaroli ne è il più evidente esempio, visto che, a giudicare dalla sua risposta, non ha capito nulla su tempi di attesa, soldi ai privati ecc.), questa volta il presidente della Regione è incappato in un clamoroso autogol. Perché a metterlo spalle al muro, praticamente ko, ci hanno pensato i marchigiani stessi che numerosi hanno risposto sotto quel post, ricordando ad Acquaroli lo stato della sanità marchigiana, con esempi concreti che dimostrano come nei fatti la sanità marchigiana sia sempre privata. Di seguito ne riportiamo solo alcuni dei più significativi.
Paolo: “All’ospedale Torrette liste con il ticket chiuse, devi avere un medico interno che ti fissa l’appuntamento. Invece se si va a pagamento totale prestazione entro 15 giorni al massimo, fino anche alle 22:30 di sera. Questo non equivale a portare la sanità pubblica come se fosse privata?”
Cristina: “I fatti dimostrano la verità!! Non è piu’ possibile prenotare una visita con il servizio sanitario! Ti dicono che non danno appuntamenti e quindi ti costringono a rivolgerti privatamente!! Poi la visita a pagamento, sempre nella struttura ospedaliera con medici sempre della sanità pubblica, la puoi fare il giorno dopo !! Questo cosa significa?”
Paola: “La sanità marchigiana è un pianto, il cup continua a non funzionare: perché chi chiama da Pesaro viene mandato ad Ascoli e chi chiama da Ascoli viene mandato a Pesaro? Perché se voglio prenotare una endoscopia in un determinato ospedale le liste sono chiuse ma, stesso ospedale a pagamento, anche domani (210euro!)”
Pierpaolo: “Vi siete accodati allo scempio, inutile che dica che l’analfabetismo ancora esista. Avete preso per il c… gli abitanti dell’entroterra pesarese andando a prendere i voti promettendo la riapertura degli ospedali. Dove sono?”
Barbara: La sanità marchigiana fa schifo! Mia figlia deve fare un tipo di esame che purtroppo nelle Marche non è possibile perché tra i 14 anni e i 16 anni non esiste struttura che lo faccia! Poi ci lamentiamo se dobbiamo andare fuori! Per non parlare di una visita con urgenza entro 10 giorni che ancora aspetto in lista dal 13 marzo!”
Cesare: “La sanità per chi non se ne fosse accorto è già per buona parte in mano ai privati . Con liste di attesa per visite specialistiche o indagini strumentali che vanno da uno a due anni , moltissimi pazienti ricorrono al privato , me compreso più volte. Se per una rnm o ecodoppler devo attendere così lungo tempo , quando in privato lo stesso operatore ospedaliero mi accoglie dopo pochi giorni, scelgo questa soluzione, pertanto la sanità privata è già fortemente in voga
Nadia: Mi perdoni Presidente, resta comunque il fatto che la sanità fa pena, è vergognosa. Il Cup non prende appuntamenti perciò se una persona ha bisogno di un esame diagnostico deve per forza rivolgersi ai privati.
Enrico: “Mia madre, quasi novantenne e diabetica, per un semplice controllo agli occhi, fino a 8 mesi fa andava tranquillamente all ‘ospedale di San Benedetto, adesso se provo a prenotarmi, l’ unico appuntamento che ho trovato è a Matelica. Morale della favola, va da un privato e paga 80 euro. Poi dimmi che non è peggiorata la situazione che già era critica prima”.
Simone: “Appuntamento mammografia preso ieri da mia moglie settembre 2024 nelle Marche, a 80 km di distanza da casa, tra 15 giorni in Romagna. Bla bla bla”
Moira: “Perché non sta già in mano ai privati? Per prenotare una visita urgente con impegnativa minimo ci vuole un anno….”
Max: “Le liste di attesa interminabili non sono mistificazione, ma la cruda realtà! E non è mistificazione che lo stesso centralino che ti dà appuntamento tra diversi mesi, se chiedi visita a pagamento, te lo trova a max 3 giorni e sotto casa…”
Graziella: “Per ora i fatti parlano altro … si prosegue sulla stessa linea. Ospedali chiusi con posti letto dimezzati, ottimi medici che se ne vanno in altri lidi, personale sanitario carente … e non si parla di assunzioni … La sanità pubblica è scelleratamente distrutta e il lumino in fondo al tunnel si è spento! Se hai i soldi ti curi anche subito, se non li hai ti arrangi!
Stefania: “Per ora la sanità marchigiana fa schifo !!! Per noi ammalati oncologici non si trova posto neanche per sei mesi per i controlli obbligatori è una vergogna. Triste chi sta male”
Davide: “Credo che é meglio che non parli lei di analfabetismo. Rispetti i marchigiani che le pagano il lauto salario mensile e faccia un gesto antico e ormai raro. Si dimetta! Il popolo marchigiano è tra i più scontenti d’Italia”
Cris: “È sempre peggio sono anni che siete al governo delle Marche e le cose invece di migliorare sono nettamente peggiorate! Fatela finita di piangere e agite perché vedendo quello che sta accadendo in Veneto viene proprio da pensare male!”
Maria: “Non è che lei presidente la da ai privati e che i cittadini sono obbligati ad andare privati anche sopra le loro forze economiche perché con la asur ci sono tempi di attesa di 1 o 2 anni”
Arianna: “Mi dovrò sottoporre ad un piccolo intervento c/o ospedale Torrette….tempo di attesa 2 anni…non aggiungo altro!”
Giulio: “Quando per fare un esame devi aspettare (se va bene ) sei mesi/un anno di fatto è in mano ai privati, ai quali bisogna per forza di cose rivolgersi”
Andrea: “Non scopri e la realtà, le liste sono tutte chiuse, per una tac devo andare a Villa dei pini a Civitanova, per una colonscopia devo pagare 230 euro. mai successo prima. Dimenticavo sono invalido e non mi interessa chi c era prima, state facendo schifo in tutti i sensi”