Scuole a rischio nel cratere: oltre il danno, la beffa!


Nell’incontro che di venerdì 17 marzo ad Ascoli il ministro Valditara ha assicurato che è tutto a posto. In realtà secondo la consigliera regionale Anna Casini sono una ventina le scuole a rischio. “L’affermazione del ministro non corrisponde alla realtà” aggiunge l’on. Curti

Come purtroppo ormai è abitudine nel nostro paese e, ancor più, nel nostro territorio, quando dagli annunci e dalla propaganda si passa poi ai fatti concreti si apre un mondo nuovo, completamente differente di quello virtuale disegnato e descritto nei proclami. Nel fine settimana scorso, per la precisione venerdì 17 marzo, si è svolto ad Ascoli l’incontro “La rinascita delle scuole nei comuni dell’area del cratere”, con la presenza del ministro Valditara. Sorvolando per decenza sul fatto che è una forma di sottile masochismo svolgere un simile incontro proprio nel capoluogo piceno, dove a quasi 7 anni dal terremoto e nonostante dal 2017 ci siano a disposizione oltre 30 milioni di euro il programma di messa in sicurezza delle scuole cittadine è ancora in alto mare, nel presentare quell’incontro e, poi, nel corso degli interventi si è molto enfatizzato sul fatto che, grazie a questo governo, la deroga al numero minimo di alunni per la formazioni delle classi scolastiche fosse stata esteta a qualsiasi istituto scolastico del cratere.

La realtà, però, è ben differente e dice che ci sono almeno una ventina di scuole primarie e secondarie che sono a rischio proprio per una scelta del governo, quella di alzare la soglia minima per l’autonomia a 900 alunni. “Per colpa della scelta scellerata del governo molte scuole, soprattutto dell’entroterra e del cratere sismico, avranno un ulteriore colpo in termini di qualità del servizio erogato agli studenti – accusa la consigliera regionale Anna Casini –  Un comportamento ipocrita da parte della destra, se solo ricordiamo le tante promesse fatte in campagna elettorale, con particolare riferimento alle zone più a rischio spopolamento! Ipocrisia che fa il paio con le parole del ministro Valditara che  solo pochi giorni fa, ad Ascoli, si è vantato di aver scongiurato, attraverso una deroga, la realizzazione di pluriclassi nei comuni colpiti dal sisma quando invece non sarà cosi! Il governo ha posto come condizione che, per fruire della deroga, gli Istituti debbano poter attestare l’inagibilità degli edifici scolastici (che come ben sapete sono relativi a pochi casi). E’ evidente che quindi non si rivolge a tutti i comuni del cratere sismico e tantomeno a quelli delle aree interne! Con queste iniziative non risolutive e che sanno tanto di propaganda la destra, più che combattere, incentiva l’abbandono delle aree terremotate e la dispersione scolastica”.

Sulla stessa linea anche il deputato piceno Augusto Curti che conferma come per le scuole del cratere non sia praticamente cambiato nulla rispetto a prima. “Il ministro Valditara, presente venerdi ad Ascoli Piceno, ha affermato che la deroga al numero minimo di alunni, per la formazione delle classi scolastiche, è stata estesa a qualsiasi Istituto del cratere sismico. Questa affermazione non corrisponde alla realtà dei fatti” afferma Curti che sui social ha anche pubblicato il testo della norma in questione così come modificato dalla legge 10 marzo 2023 n. 21 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 11 gennaio 2023 n. 3 recante interventi urgenti in materia di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi e di protezione civile. In particolare l’art. 3 novies (Misure per le istituzioni scolastiche nei comuni colpiti da eventi sismici” modifica l’articolo 18 del decreto legge 17 ottobre 2016 n. 189 semplicemente aggiungendo gli anni scolastici “2023/2024, 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027, 2027/2028 e 2028/2029” mentre lascia inalterato il fatto che gli istituti scolastici in questione son quelli che “sono stati dichiarati parzialmente o totalmente inagibili a seguito di tali eventi sismici”

E’ molto grave – prosegue Curti – che una dichiarazione del genere sia stata esternata, da un Ministro, nel contesto di un incontro ufficiale con i Sindaci. Il Governo, infatti, ha posto come condizione che, per fruire della deroga, gli Istituti debbano poter attestare l’inagibilità degli edifici scolastici. Il fatto che la maggioranza abbia dovuto presentare un Ordine del Giorno, nel tentativo di sanare la problematica, conferma quanto sto affermando da giorni circa questa norma. Perché l’ordine del giorno non può superare una legge che, peraltro, non si presta ad interpretazioni di sorta.. L’ordine del giorno, in questo caso, rappresenta un semplice invito al Governo a sanare la situazione. Ciò ad ulteriore conferma che la norma risulta errata e non applicabile a tutti i comuni del cratere. Per risolvere questa assurda situazione esiste un’unica via: recepire l’emendamento a mia firma che, senza tanti giri di parole, prevede di estendere la deroga a tutte le scuole del cratere. La legge va cambiata. Su questo punto saremo vigili e intransigenti”.

Cambiare la legge, però, comporta doversi applicare, trovare anche i fondi per renderlo possibile. Molto più semplice fare la solita propaganda che, invece, non costa nulla…

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