Imbarazzato e inaccettabile silenzio del governo e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sull’ultimo vergognoso episodio di Firenze, con l’aggressione da parte di 6 militanti di Azione Studentesca nei confronti di 2 ragazzi del collettivo Sum
Siamo stati facili profeti pochi giorni fa quando, commentando la vicenda Cospito, avevamo evidenziato quanto esagerato e immotivato fosse l’allarme anarchici. Anche perché, come è tradizione da ormai quasi 60 anni in questo paese, il pericolo è sempre rappresentato dagli anarchici ma poi a fare i fatti, a rendersi protagonisti concretamente di azioni violente sono sempre altri, molto spesso i fascisti. L’ultimo vergognoso esempio arriva da Firenze, dai fatti di sabato scorso davanti al Liceo classico Michelangelo con il pestaggio da parte di 6 militanti di estrema destra (tra cui anche 3 adulti maggiorenni) nei confronti due studenti minorenni di sinistra (per giunta dopo un volantinaggio propagandistico non autorizzato).
Per altro da quanto emerge non si tratterebbe neppure di una novità, visto che problemi simili si erano verificati qualche giorno prima anche di fronte ad un altro liceo fiorentino, il Pascoli, dove addirittura sarebbero state brandite anche delle cinghie anche se poi non si è arrivati allo scontro fisico. Ma la violenza fascista non si è manifestata solo a Firenze. Come denuncia il sindaco Marco Crocicchi, qualcosa di analogo è accaduto qualche giorno fa anche a Bracciano dove, in pieno giorno, una donna che stava rimuovendo un manifesto abusivo con simboli nazifascisti dalla pensilina dell’autobus è stata aggredita da 5 persone.
Per altro passano gli anni ma il tratto distintivo e il modo di operare è sempre lo stesso, adulti che aggrediscono due minorenni, 5 persone contro una donna sola e indifesa, il solito mix di violenza e vigliaccheria che da sempre contraddistingue i fascisti di casa nostra. Che, però, viene ignobilmente tollerato da chi a parole fa della legalità e della tolleranza zero contro i violenti la propria bandiera ma poi in realtà è sempre pronto a chiudere un occhio o a far finta di niente quando la violenza arriva dalla propria parte politica. D’altra parte la storia degli ultimi mesi insegna e conferma che la tolleranza zero, anche quando in realtà non ci sarebbero neppure i presupposti, è sempre e comunque a senso unico.
Cariche e manganellate contro gli studenti della Sapienza che “osano” protestare e addirittura esporre anche striscioni, cariche violente contro gli studenti che scendono in piazza a Milano, Roma e Napoli, gazzarra infinita, come se fossimo tornati ai tempi delle Brigate Rosse, di fronte a due scritte sui muri in qualche Università, invito alla mobilitazione contro la “pericolosissima” (e inesistente) minaccia anarchica. Però, poi, di fronte alle violenze reali di gruppi di vigliacchi fascisti silenzio più assoluto, come se nulla fosse. Per altro i fatti degli ultimi anni parlano sin troppo chiaro, l’episodio più grave e preoccupante degli ultimi tempi, il vergognoso assalto alla sede della Cgil a Roma, naturalmente è stata opera di gruppi di estrema destra che si richiamano espressamente al fascismo.
Per la verità questa inaccettabile e incomprensibile tolleranza contro le violenze e le minacce fasciste non nasce certo ora che al governo ci sono la Meloni e Fratelli d’Italia. Al tempo stesso è perfettamente in linea con la narrazione surreale e paradossale che la destra fa del nostro paese dove, a loro dire, non esiste razzismo, non c’è alcuna forma di discriminazione nei confronti di gay e trans, è stata ampiamente realizzata la più assoluta parità tra uomini e donne e, naturalmente, non esiste alcun pericolo fascismo (e tanto meno esistono violenze e minacce fasciste).
Così non c’è da stupirsi se la Meloni e il suo governo, che sono intervenuti ad ogni minimo batter di ciglia, che da settimane la menano con il pericolo anarchico e che addirittura sono intervenuti con urgenza con un decreto legge per risolvere il “grave problema” dei rave party, questa volta tacciono, fingono che nulla sia accaduto. Inutilmente si è atteso un segnale da parte della presidente del Consiglio o del ministro dell’interno, anche una semplice parola di condanna, silenzio più assoluto da parte del governo. Eppure qualche mese fa, in occasione dei fatti accaduti alla Sapienza di Roma, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non aveva esitato neppure un attimo ad intervenire, a far sentire la sua voce, per altro in maniera del tutto inopportuna e assolutamente fuori luogo, visto che in quella occasione gli studenti stavano solamente manifestando ed esponendo striscioni e, semmai, ad esagerare erano state le forze dell’ordine, con cariche e manganellate inopportune.
Semplicemente patetico, invece, il solito disgustoso teatrino da parte dei giornali e dei giornalisti di destra che tentano di negare l’evidenza, di provare a raccontare un’altra realtà. Emblematico, a tal proposito, il penoso teatrino messo in scena da “Otto e mezzo” (La7) da Italo Bocchino, direttore de “Il Secolo d’Italia” (giornale vicino al partito della Meloni) che continuava a negare l’aggressione parlando invece di rissa. Versione negata dalla Questura di Firenze che non ha alcun dubbio su quanto accaduto (d’altra parte ci sono video e testimonianze in abbondanza), tanto che ha fatto sapere di avere identificato le 6 persone che hanno aggredito i 2 ragazzi del Collettivo Sum (non si parla affatto, quindi, di rissa ma di aggressione. Si tratta di 3 adulti e 3 minorenni di Azione Studentesca (gruppo di destra) che dovranno rispondere di violenza privata e manifestazione non autorizzata.
Meglio stendere un velo pietoso, invece, sui tentativi di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia di sminuire l’accaduto. “Episodi di violenza politica sono da sempre da condannare al netto di quella che sarà la dinamica da accertare. L’auspicio è che tutto ciò rimanga circoscritto a questo liceo” afferma il capogruppo di Fdi Tommaso Foti. L’aspetto più grave, però, resta il vergognoso silenzio del governo su quanto accaduto.
“Un rave ha provocato un putiferio e una normativa di urgenza da parte del governo Meloni. Governo che invece mantiene il silenzio sull’inaccettabile pestaggio squadrista avvenuto davanti al liceo Michelangelo di Firenze. Silenzio che se continua si fa complice” accusa Enrico Letta.
“In uno dei principali licei della città – incalza Matteo Renzi – abbiamo dovuto assistere ad un atto di violenza squallido e vigliacco compiuto da alcuni militanti di Azione Studentesca nei confronti di alcuni ragazzi del Collettivo di sinistra. A distanza di 72 ore rimane una domanda esistenziale: perché la stessa destra che interviene su tutto, da Peppe Pig alla scaletta di Sanremo, non ha sentito il bisogno di condannare senza se e senza ma quello che è avvenuto? Attendo con pazienza che esca l’agenzia di Giorgia Meloni o di un suo delegato con la seguente frase: condanno la violenza dei ragazzi di Azione Studentesca e mi impegno ad espellere dai movimenti giovanili di destra chi usa chi usa le mani anziché il cervello. Troppo difficile?”. Evidentemente si, almeno per questa destra ipocrita e incoerente…