Nonostante nel “Programma di rigenerazione urbana. Scheda 2” si chieda di puntare su altri interventi, il Comune indica come priorità il rifacimento della curva sud. E, in mancanza di fondi, per la progettazione attinge dalle riserve di Ascoli Reti Gas
A prescindere dall’essere o meno appassionati di calcio e da quanto stiano a cuore le sorti dell’Ascoli calcio, dovrebbe far piacere a tutti scoprire di vivere in una città che, almeno secondo l’amministrazione comunale, è talmente messa bene e non ha bisogno di nulla al punto che la sua unica e più importante priorità è la ricostruzione della curva sud dello stadio Del Duca. E ancora di più dovrebbe fare piacere sapere che la nostra città, a differenza di tutto il resto del paese, non è in alcun modo colpita dal problema del caro bollette, che mette a rischio milioni di famiglie italiane, tanto che le riserve straordinarie della società comunale Ascoli Reti Gas non vengono utilizzate per aiutare le famiglie ascolane, che evidentemente non ne hanno bisogno, ma per finanziare la progettazione iniziale dell’intervento per la curva sud.
D’altra parte chi non vorrebbe vivere in quell’immaginario capoluogo piceno costruito dalla fervida immaginazione del sindaco Fioravanti, una sorta di oasi idilliaca in cui si vive talmente bene, come dimostrano tutte le classifiche sulla qualità della vita che vedono Ascoli ai vertici non solo regionali, ma anche nazionali. Peccato, però, che la realtà con cui devono fare i conti tutti i giorni i cittadini ascolani sia completamente differente, con una città che arranca sempre più, che continua a svuotarsi e vedere andarsene i più giovani, che qui non hanno alcuna prospettiva concreta, nella quale sono in preoccupante aumento le famiglie in difficoltà, tristemente fanalino di coda regionale in tutte le graduatorie sulla qualità della vita. Ed in questo mondo reale tutta la vicenda della curva sud è semplicemente sconcertante e getta grandissime ombre sull’amministrazione comunale.
Con la determina n. 3957 del 29 novembre scorso che contribuisce ad aumentare le perplessità. Nei giorni successivi alla sua approvazione, è stato fatto passare il messaggio che l’avvio dei lavori fosse prossimo, forse per distogliere l’attenzione dalle tante anomali che emergono da quella determina. Che riguarda l’affidamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica e di quello definitivo. Siamo, quindi, solo all’inizio del lungo iter progettuale e ovviamente l’avvio dei lavori non è affatto prossimo, anzi. Anche perché non ci sono fondi a sufficienza per coprire l’importo complessivo dell’intervento (6,5 milioni di euro) e nessuno, primo cittadino in testa, ha la più pallida idea su dove andare a prenderli.
D’altra parte, però, la stessa determina 3957 è a sua volta una grande anomalia, oltre ad essere la conferma della solita sconfortante superficialità e approssimazione con cui l’amministrazione comunale porta avanti tutti gli interventi importanti. Per cominciare è a dir poco anomala la ricostruzione di tutta la telenovela sulla ricostruzione della curva sud che viene fatta nella determina. La cui origine viene fatta risalire al terremoto 2016 e alla perizia di quasi 2 anni dopo (marzo 2018) che dichiarava inagibile la curva, dimenticando (o fingendo di dimenticare) che già l’allora sindaco Castelli aveva inserito l’intervento di sistemazione della curva sud nel piano delle opere pubbliche da realizzare nel 2015, per un importo di 2,5 milioni di euro. Fondi poi dirottati sulla demolizione e ricostruzione della tribuna esta, indicata da una perizia come il settore dello stadio Del Duca più a rischio.
L’altra e più incomprensibile omissione riguarda quanto è accaduto tra le fine del 2019, dopo che il Comune ha approvato il progetto per la demolizione della curva sud, alla primavera 2022. Un vuoto di memoria non di poco conto, perché il sindaco Fioravanti aveva inserito la ricostruzione della curva sud insieme al rifacimento della tettoia della tribuna ovest (come intervento unico) nel piano delle opere pubbliche del 2020 (riproponendolo poi anche in quello del 2021), per un importo complessivo di 5 milioni di euro. Ad inizio 2022, però, i due interventi sono stati nuovamente divisi e programmati per il 2023, con un clamoroso e incomprensibile aumento dei costi, visto che si è passati dai 5 milioni complessivi ai 6,5 per la curva e ai 3 milioni di euro per la tribuna ovest. Praticamente costo quasi raddoppiato, naturalmente senza che né il sindaco né qualche assessore della giunta si siano mai degnati di spiegarne le ragioni. Invece nella determina 3957 si preferisce ignorare quanto accaduto in quel periodo, saltando direttamente a metà 2022.
L’altra imbarazzante anomalia è quella relativa alla quantificazione del costo per la progettazione, con l’indicazione di cifre sempre differenti (e non di poco). Nel quadro economico complessivo dell’intervento ammonta a 643.913,96 euro, mentre nel riepilogo delle fasi prestazionali riferite alla progettazione il costo stimato è di 423.142,58 euro. Alla fine, però, per l’incarico di progettazione la somma che viene stanziata è di 516.233,95 euro. Anomalie a parte, l’aspetto centrale della vicenda e della determina è la constatazione che per il Comune la ricostruzione della curva sud rappresenta la priorità rispetto a qualsiasi altro intervento, al punto da sceglierlo in una lista che comprendeva altri 4 interventi, nonostante il finanziamento messo a disposizione dal “Programma di rigenerazione urbana. Scheda 2” (3,5 milioni di euro) sia insufficiente a coprire il costo totale dell’intervento.
La richiesta di indicare una lista di interventi di ricostruzione di beni pubblici da finanziare con quel programma era stata inviata, con note del 21 marzo e del 4 aprile 2022, dall’Usr Marche al Comune. Che il 27 maggio successivo aveva risposto indicando 5 interventi, tra cui quello per la curva sud, inserito al primo posto della lista. Il 26 ottobre, poi, l’Usr comunicava che l’importo assegnato al Comune di Ascoli ammontava a 3,5 milioni di euro, chiedendo di indicare l’opera a cui destinarlo. Per l’amministrazione comunale, senza alcun dubbio, sicuramente quello per la curva sud “in quanto opera con un livello di studio preliminare più avanzato rispetto agli altri” (risposta del 5 novembre 2022). Peccato, però, che il primo atto del lungo iter di programmazione sia arrivato solo 20 giorni dopo (quindi al momento della scelta i 5 interventi quanto meno erano allo stesso livello di “studio preliminare”), appunto con l’approvazione della determina 3957 del 29 novembre.
Trasparenza vorrebbe che sindaco e giunta svelassero quali erano gli altri 4 interventi inseriti nella lista, con i relativi importi. Anche perché nel sito istituzionale di riferimento del “Programma di rigenerazione urbana. Scheda 2” si puntualizza che “in linea generale l’intervento di riqualificazione di un impianto sportivo è coerente con le finalità della misura”, ma al tempo stesso si sottolinea come in questa sede sarebbe più opportuno prediligere e puntare su altro tipo di interventi. Indicazione completamente ignorata dal Comune di Ascoli che, invece, ha dato priorità alla curva sud, nonostante i 3,5 milioni di euro comprano poco più della metà dell’importo necessario per l’intervento (6,5 milioni di euro).
Per altro nella determina si ricorda come quei 3,5 milioni di euro saranno concretamente erogati solo a lavori iniziati. Quindi spetta all’amministrazione comunale anticipare i fondi necessari per la progettazione. Il Comune quei soldi non ce l’ha e, allora, li prende dalle riserve straordinarie della società comunale Ascoli Regi Gas. Che, se ci fosse un’emergenza caro bollette, come nel resto del paese, magari sarebbe più opportuno utilizzare per dare sostegno alle famiglie ascolane in difficoltà. Che, però, nel capoluogo immaginario del sindaco evidentemente non ci sono…