Mentre la Meloni presenta il “governo di alto profilo”, con 11 ministri dell’ultimo governo Berlusconi che spinse l’Italia sull’orlo della bancarotta, deputati e senato del nuovo Parlamento si “divertono” a presentare le proposte di legge più bizzarre…
Se il buongiorno si vede dal mattino, ci sarà di che divertirsi in questa nuova legislatura. In realtà potrebbe essere un divertimento molto amaro, perché il periodo è di quelli ai limiti del drammatico, con i prossimi mesi che rischiano di essere tra i più duri e più difficili degli ultimi anni del nostro Paese (per la situazione generale, non perché governa la destra). Giorgia Meloni prima di ricevere l’incarico aveva affermato che “daremo alla nazione un governo di alto profilo”, attirandosi le insopportabili ironie di una parte dell’opposizione e di quella parte dell’informazione vicina alle forze di opposizione, quasi a far capire che tra le fila della destra e del centrodestra in realtà non esistono “alti profili”.
Non siamo certo sospettabili in alcun modo di avere simpatia per la Meloni, né tanto meno per la destra che governerà il Paese per i prossimi 5 anni (forse…). Ma questa spocchiosa forma di presunzione è davvero insopportabile e inaccettabile, esponenti e “profili” di ottimo livello ce ne sono anche nelle fila della destra e del centrodestra. Il problema, che però vale per tutti gli schieramenti in campo, è che per chissà quale ragione nel nostro Paese ad andare avanti, anche e soprattutto in politica, sono sempre le “mezze figure”, i “venditori di fumo” e certi discutibili personaggi, con chi dimostra di avere competenza, capacità e affidabilità che puntualmente viene messo in disparte.
Come è nostra consuetudine, però, ci piace rimanere fedeli e giudicare i fatti, quelli determinati dagli atti concreti. Partendo dal governo varato nei giorni scorsi dalla Meloni nel quale, con tutta la buona volontà possibile, si fatica a vedere un numero elevato di “alti profili”, mentre non mancano certo personaggi che negli anni si sono messi in evidenza per le loro imbarazzanti imprese e per la più assoluta mancanza di rispetto delle istituzioni (basterebbe citare il leghista Roberto Calderoli che si è vantato per anni di aver concepito e fatto approvare una legge elettorale da lui stesso definita una “porcata”).
Limitandoci ai numeri è un dato di fatto incontrovertibile che nel governo Meloni ci sono ben 11 ministri, presidente del Consiglio compreso, che facevano parte dell’ultimo governo Berlusconi, quello che per intenderci stava per condurre l’Italia alla bancarotta. In qualsiasi paese “civile” i componenti di quel disastroso esecutivo sarebbero immediatamente usciti dal mondo della politica (o, in alternativa, sarebbero stato cacciati a pedate nel sedere…). In quel meraviglioso paese che è l’Italia hanno continuato ad imperversare nella scena politica nazionale e, ora, sono di nuovo al governo. C’è solo da sperare, per il nostro bene, che il secondo tentativo sia meno devastante del primo…
Ma a dare la misura con quali auspici nasca questa nuova legislatura è soprattutto il Parlamento che è uscito dalle urne. Che, oltre ad una serie di personaggi a dir poco bizzarri, ha circa 50 parlamentari che, a vario titolo, sono condannati, sotto processo o indagati per reati vari. E se ci fossero ancora dei dubbi in proposito, a toglierceli ci hanno pensato i parlamentari che, prima ancora che la presidente del Consiglio si presentasse alle Camere per incassare la fiducia, hanno presentato quasi 600 proposte di legge, molte delle quali a dir poco bizzarre.
C’è davvero di tutto, dalla promozione delle esibizioni di motocross freestyle negli ospedali alla tutela degli insetti, dalla promozione del lievito madre a quella del kirpan (il pugnale che i sikh sono obbligati a portare con se). E poi l’istituzione di ogni genere di festa, il santuario dell’acqua e naturalmente, non poteva certo mancare in un Parlamento di destra, i sempre attuali marò. La cui vicenda si è definitivamente chiusa a livello internazionale nel giugno 2021, quando la Corte suprema indiana ha accettato il risarcimento per le famiglie delle due vittime di 1,1 milioni di euro da parte dell’Italia, mentre a livello nazionale la parola fine è arrivata a febbraio con la definitiva archiviazione del procedimento a loro carico.
Non per il deputato di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli per il quale evidentemente una delle priorità del nostro Paese è una seria e approfondita indagine sul comportamento dei due marò, tanto da averla presentata il giorno stesso che si è insediato il nuovo Parlamento (13 ottobre). Probabilmente per Cirielli non è sufficiente l’assoluzione e la chiusura della vicenda, magari sarà il caso di eleggerli come eroi nazionali…
In un certo senso ha a che fare con l’India anche la proposta di legge depositata dalla deputata leghista Silvana Andreina Comaroli perché riguarda il “porto del kirpan” il pugnale sacro che i sikh (religione che, appunto, è nata in India) sono tenuti a portare con sé da un obbligo religioso. Più che una priorità di gran lunga più importante delle armi in Ucraina, visto che anche lei l’ha presentata subito il 13 ottobre, per la Comaroli deve essere un’autentica fissazione, visto che lo stesso progetto di legge l’aveva presentato nel 2015 e, poi, ad apertura della passata legislatura (marzo 2018). Magari sarà solamente un caso, ma di proposte di legge “bizzarre” (per usare un eufemismo) ne arrivano numerose dai parlamentari leghisti.
Per il deputato del Carroccio Massimiliano Panizzut, ad esempio, una delle priorità del nostro Paese è quella di riconoscere la mototerapia, cioè lo svolgimento di esibizioni di motocross freestyle all’aperto o all’interno degli ospedali. Semplicemente geniale… Più comprensibile, invece, la priorità di un altro deputato leghista, Eugenio Zoffili, che il 13 ottobre si è precipitato in Parlamento per presentare una proposta di legge a tutela del lievito madre fresco.
Umanamente si può capire, come non ricordare il difficilissimo periodo del primo e lungo lockdown quando, dovendo restare a casa, fare la pizza e il pane era diventato uno dei passatempo preferiti, con il grosso problema che si faticava a trovare il lievito madre fresco. Deve essere un trauma pesantissimo per il povero deputato leghista…Qualcuno, invece, dovrebbe spiegare alla deputata leghista dell’Alto Adige Vanessa Cattoi che le castagne non sono qualcosa che esiste solo nel Trentino Alto Adige, visto che la sua priorità è quella di promuovere e valorizzare sul territorio regionale la presenza storica del castagno. Naturalmente le proposte di legge bizzarre non sono certo un’esclusiva leghista, anzi.
Il senatore grillino Pietro Lorefice, in una sorta di commistione tra ambientalismo e misticismo, ha proposto di istituire i “santuari dell’acqua potabile”, chiedendo contemporaneamente che sia il governo stesso ad assumerne la tutela. Sempre Lorefice, poi, ha presentato una “fondamentale” proposta di legge per la protezione degli insetti a livello nazionale. E non ci vergognano ad ammettere che siamo ansiosi di leggerne il testo (al momento non disponibile sul sito del Senato). Anche per capire se, nel caso venisse davvero adottata, la prossima estate dovremo sopportare senza replicare e difenderci da zanzare, vespe e insetti vari…
Naturalmente quando si parla di animali non si può non citare la deputata Michela Vittoria Brambilla (eletta nel centrodestra) che nella passata legislatura si è guadagnata il titolo di deputata più assenteista ma che nel giorno di insediamento del Parlamento ha presentato ben 47 proposte di legge, di cui 41 inerenti il mondo animale. Tra cui il riconoscimento dei conigli quali animali di affezione, l’impiego di cani ospitati presso canili e rifugi per lo svolgimento di attività assistite da animali, i servizi di cremazione e sepoltura degli animali da affezione.
Un aspetto che sta sempre molto a cuore ai nostri parlamentari sono le feste. Così già il primo giorno del nuovo Parlamento sono subito state presentate diverse proposte di legge inerenti festività, vecchie e nuove. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vuole ripristinare la festività nazionale del 4 novembre, la deputata Renate Gebhard (Sudtiroler Volkspartei) quella di San Giuseppe, mentre il deputato del Pd Stefano Vaccari ha presentato una proposta di legge per far eseguire “Bella Ciao” il 25 aprile, il giorno della festa della Liberazione. In realtà, vista la composizione del nuovo Parlamento, forse ci si dovrebbe più preoccupare di mantenere il 25 aprile più che di quale canzone far suonare…
Non rientra certo, invece, tra le proposte di legge bizzarre quella, semplicemente indecente, presentata dallo stesso Maurizio Gasparri che vuole riconoscere la capacità giuridica del feto sin dal momento del suo concepimento. Che tristezza…