Dopo le polemiche dei giorni scorsi per la situazione in cui versano gli ospedali di Ascoli e San Benedetto interviene l’Area Vasta 5 che, in una lunga nota, elenca le azioni in corso nei due nosocomi. Ma il quadro che ne emerge è sempre più preoccupante…
La toppa è peggio del buco. E’ questa la prima inevitabile sensazione che lascia il lunghissimo comunicato stampa con il quale l’Area Vasta 5, dopo le polemiche dei giorni scorsi per i tanti disservizi dei due ospedali del territori, ha deciso di fare il punto sulla situazione, elencando le azioni in corso nei due nosocomi di Ascoli e San Benedetto. Che, nel complesso, confermano una situazione di evidente e chiara difficoltà e non lasciano alcuna speranza per il futuro immediato e a lunga scadenza. Questo il testo integrale del comunicato dell’AV5:
“La Direzione di Area Vasta, una volta definita da parte della Direzione Generale Asur l’assegnazione del budget provvisorio per l’anno 2022 e, conseguentemente, predisposto il Piano Occupazionale sulla base del tetto di spesa del personale e delle relative risorse finanziarie disponibili, ha provveduto ad adottare una serie interventi di natura organizzativa e gestionale, al fine di assicurare da un lato lo svolgimento delle attività assistenziali nelle diverse aree di azione, dall’altro di garantire i diritti dei dipendenti ed, in particolare, la fruizione delle ferie estive, dopo un lungo periodo di emergenza epidemica. Nel dettaglio si evidenziano le seguenti azioni, già realizzate o in corso di avvio, alcune delle quali sono stato oggetto di informativa sindacale.
Pronto Soccorso ed Emergenza Territoriale 118. Premesso che la carenza, al fine di ottimizzare la funzionalità dei servizi di Pronto Soccorso e di Emergenza Territoriale nello Stabilimento Ospedaliero di S. Benedetto del Tronto, si è provveduto, a decorrere dal mese di luglio 2022, il potenziamento delle attività di triage per il periodo estivo, a fronte del notevole incremento di afflusso dovuto alla stagione turistica. Inoltre si è disposto, contestualmente, la separazione del personale del Pronto Soccorso da quello della C.O. 118, con una precisa ripartizione tra le due articolazioni organizzative, attraverso una procedura su base volontaria. Per quanto riguarda il Pronto Soccorso di Ascoli Piceno sono in corso iniziative di riorganizzazione delle modalità di utilizzo del personale di assistenza, con percorsi dedicati, considerato che l’organico complessivo è comunque quanto stabilito dalle disposizioni di riferimento di cui alla Determina Asur n. 357/17.
U.O.C. Urologia. Dopo diversi anni in cui le due UOC erano accorpate nella stessa ala dell’Ospedale si provvederà con sollecitudine, in analogia con quanto avvenuto con le UU.OO.CC. di Ortopedia e di Chirurgia dell’Ospedale di S. Benedetto del Tronto, ai lavori necessari per il ripristino di due entità di ricovero separate, rimodulando una serie di spazi all’interno dell’Ospedale attualmente non utilizzati per l’assistenza diretta, ristrutturando e ricollocando Day Surgery, Ambulatorio di Urologia e degenza di Urologia. La prima trance di lavori è stata avviata dall’Ufficio Tecnico ed il completamento totale è previsto per il mese di novembre. Tale operazione è, inoltre, strettamente correlata al potenziamento delle attività urologiche, che risultano in incremento anche grazie al recente rinnovo del parco strumentale autorizzato dalla Direzione di Area Vasta.
U.O.C. Nefrologia. Come già comunicato alla stampa con la nota del 16/6/22, si è disposto un temporaneo accorpamento dell’U.O.C. di Nefrologia e dell’U.O.C. di Medicina Generale, nello Stabilimento Ospedaliero di Ascoli Piceno. Si evidenzia che trattasi, esclusivamente, di accorpamento funzionale e, pertanto, la sicurezza e la qualità delle cure rimangono garantite, essendo sempre previsto in turno personale infermieristico dedicato e specializzato in entrambe le discipline, con il mantenimento degli standard assistenziali e di sicurezza richiesti. Si precisa, inoltre, che, il solo temporaneo accorpamento della Nefrologia alla Medicina Interna, oltre alla fruizione delle ferie da parte del personale infermieristico, permetterà l’esecuzione di lavori consistenti in: sostituzione degli infissi (prevista nell’ambito dei lavori di efficientamento energetico in corso), manutenzione straordinaria delle finiture degli impianti elettrici e con sostituzione dei “testaletto”. Pertanto tale situazione offrirà un maggiore confort ai pazienti dal punto di vista assistenziale.
U.O.C. Pneumologia. Con la chiusura del Reparto Pneumo-Covid si è provveduto a ripristinare la UOC di Pneumologia pulita con 20 posti letto a regime, presso la sua sede originale, previa manutenzione straordinaria dei locali e sostituzione dei “testaletto”.
Attivazione diagnostica Radiologica presso il Pronto Soccorso di Ascoli Piceno. A breve saranno ultimati i lavori di ristrutturazione messa a norma dei locali per il montaggio di un apparecchio radiologico destinato agli esami in urgenza in PS. Con la suddetta attivazione sarà completata la Sezione di Radiologia di Urgenza presso il Pronto Soccorso di Ascoli Piceno comprendente anche una Sala TAC, una Sala Ecografica e una stazione di Refertazione. Una Radiologia di Urgenza è attiva presso il PS di SBT, in questo modo sarà maggiormente efficiente il percorso per le urgenze nei due presidi ospedalieri.
Apparecchiature Radiologiche SBT. Recentemente si sono registrati dei guasti sia ad una TAC che ad una RM delle Radiologia di SBT. La TAC è stata ripristinata nel giro di 3 giorni ed è pienamente operativa dal 21/6/22. La RM, avendo necessità di una scheda proveniente dall’estero, è stata riattivata dopo 10 giorni ed è attualmente funzionante. La Regione e l’ASUR hanno previsto la sostituzione di entrambe le apparecchiature utilizzando i fondi del PNRR per i quali si è in attesa di svincolo da parte del Ministero.
Parcheggio disabili SBT. Dopo il ripristino dell’ordinaria attività post-Covid, è stata riprogettata la viabilità interna all’area dell’ospedale di S. Benedetto del Tronto, con un incremento notevole della disponibilità dei parcheggi per disabili superando abbondantemente i posti previsti dalla normativa. Tale intervento è stato programmato anche per l’Ospedale di Ascoli Piceno”.
Sarebbero tantissime le cose da dire, ci limitiamo ad alcune inevitabili considerazioni. Partendo dai Pronto Soccorso che avrebbero bisogno di ben altri interventi di quelli molto superficiali e vaghi (soprattutto per quanto riguarda quello di Ascoli) predisposti dall’AV5. Che, siamo certi, è perfettamente consapevole che il potenziamento del triage e la separazione del personale sono ben poca cosa, non servono certo a migliorare la situazione.
E’, invece, oltre modo significativo che a tal proposito non viene neppure menzionato il fantomatico progetto sperimentale di riorganizzazione dei Pronto Soccorso tanto decantato da Acquaroli e Saltamartini ma che, in realtà, era subito sembrato un patetico ed improbabile bluff (vedi articolo “Riorganizzazione dei Pronto Soccorso, il grande bluff”). Quanto al reparto di Urologia del “Mazzoni” ci sarebbe da ridere, se non stessimo parlando di un argomento così serio. Perché, dopo aver affermato che “si provvederà con sollecitudine” al ripristino di 2 entità di ricovero, nelle righe successive si afferma che si prevede il completamento dell’intervento per novembre, cioè tra 5 mesi.
Superfluo, invece, sottolineare che, nonostante l’AV5 provi a sostenere il contrario, l’accorpamento estivo dei reparti provoca non pochi problemi e disagi ai pazienti, andando quindi ad incidere anche sulla qualità dell’assistenza e dei servizi forniti. E mettere la testa sotto la sabbia, fingendo di non sapere quale sia la reale situazione, non è certo un bel segnale. Semplicemente ridicolo, poi, sostenere che era necessario tale accorpamento anche per realizzare di interventi di ordinaria amministrazione che, in tutti gli ospedali del mondo, vengono tranquillamente e periodicamente effettuati senza dover provocare simili disagi e problemi ai pazienti. Infine lascia senza parole il fatto che si pensi di utilizzare i fondi del PNRR per sistemare alcune apparecchiature.
Non era e non dovrebbe certo essere questo lo spirito, quei fondi in teoria dovrebbero servire per qualificare e far compiere un salto di qualità alle strutture sanitarie e alla sanità locale, non certo per semplici e normali interventi di manutenzione…