Il vergognoso show in Consiglio comunale di un sindaco sull’orlo di una crisi di nervi
Invece di assumersi le proprie responsabilità, Fioravanti ha “sparato a zero” contro tutto e tutti, anche contro il disciolto Comitato Scuole Sicure, diffondendo a piene mani improbabili “panzane”. Come quelle sul project financing e sul primato del capoluogo piceno nel turismo…
L’ha urlato tre volte nel corso del suo intervento conclusivo nel Consiglio comunale aperto sulla situazione delle scuole. “E’ una vergogna” ha ripetuto il sindaco Fioravanti, con l’espressione del viso quasi sfigurata, gesticolando nervosamente in preda ad un evidente stato di agitazione. Ed in effetti questa volta ha ragione, solo l’unico responsabile di quella vergogna è proprio il primo cittadino, con il suo indecoroso show finale, un concentrato di attacchi sconsiderati e privi di fondamento, di “balle spaziali” (Ascoli prima in classifica a livello turistico la più clamorosa) e di autentiche “farneticazioni”, probabilmente il punto più basso mai toccato da un’istituzione comunale.
Non bisogna essere dei fini psicologi per capire che quella del primo cittadino è stata la reazione sguaiata e disperata di chi si sente “spalle al muro”, di chi si è reso conto di essere stato inequivocabilmente smascherato, di chi deve fare i conti con un clamoroso e inappellabile fallimento, con tutte le promesse fatte in campagna elettorale (le strutture scolastiche temporanee subito a disposizione, la demolizione e ricostruzione delle scuole danneggiate dal sisma entro 3 anni) inesorabilmente non rispettate. Un sindaco “disperato” che, invece di assumersi le proprie responsabilità, in preda ad un’evidente crisi di nervi “spara a zero” contro tutto e tutti, diffondendo improbabili “panzane” a pieni mani.
Sarebbero tante le considerazioni e le precisazioni da fare su quei 20 minuti di autentica follia. Alcuni passaggi in particolare (i presunti primati del capoluogo piceno, l’attacco sconsiderato al disciolto Comitato Scuole Sicure e le surreali affermazioni sul project financing), però, meritano di essere chiariti perché è davvero inaccettabile che un sindaco, per altro in una civica assise, possa raccontare simili “balle”, inequivocabilmente smentite da atti e documenti ufficiali. Ma anche perché chi in questi anni ha dedicato gran parte del suo tempo per portare una battaglia che dovrebbe essere condivisa da tutti, la sicurezza delle scuole, non merita certo ora di subire l’umiliazione di illazioni completamente infondate.
Sogni mostruosamente proibiti: Ascoli primo per turismo e qualita’ della vita
Uno dei principali bersagli dell’intervento finale del sindaco Fioravanti è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Massimo Tamburi, accusato dal primo cittadino di dire sciocchezze. “Dobbiamo essere realisti ragazzi – ha affermato Fioravanti replicando al capogruppo del M5S – perché fuori da questo palazzo la gente vive di fatti concreti, non di chiacchiere e stupidaggini. Il consigliere Tamburi ha citato le classifiche, che noi siamo in fondo alle classifiche, qual è una classifica, citala qui in Consiglio comunale, non c’è una classifica in cui siamo ultimi. Siamo primi in sicurezza, in qualità della vita, a livello turistico, come crescita di presenze turistiche”.
Siamo oltre la realtà virtuale, siamo alle allucinazioni. Detto che per quanto riguarda la sicurezza (settore nel quale sindaco e giunta non hanno alcuna possibilità di incidere) in effetti il capoluogo piceno è messo bene , le classifiche sulla qualità della vita e i dati ufficiali sul turismo evidenziano esattamente il contrario. L’ultima classifica sulla qualità della vita (quella di Legambiente) colloca Ascoli al 62° posto (quindi “leggermente” distante da quel primo posto millantato da Fioravanti), con solamente Ancona, per quanto riguarda le Marche, più indietro (72° posto). E non va certo meglio per Ascoli in tutte le altre classifiche sulla qualità della vita. Per quanto riguarda il turismo, purtroppo è ampiamente noto che il capoluogo piceno è da anni, anzi da decenni, il fanalino di coda delle Marche.
Un dato confermato e accentuato anche nel 2021, con i numeri ufficiali della Regione che evidenziano come l’incremento di arrivi e presenze, rispetto al 2020, che si è registrato in tutto il territorio regionale, purtroppo è stato decisamente più contenuto, rispetto al resto della regione, ad Ascoli. Dove si è registrato un aumento dell’8,7% degli arrivi e dello 0,4% delle presenze a fronte di una crescita del 22,6% di arrivi e del 24,9% delle presenze nel territorio regionale. Situazione addirittura decisamente peggiore se si confrontano i dati del 2021 con quelli del 2019 (pre pandemia).
Le “panzane” sul Comitato Scuole Sicure e chi strumentalizza i bambini…
Nel più classico esempio del “bue che disse cornuto all’asino”, il sindaco ha poi “sparato a zero” contro il disciolto Comitato Scuole Sicure locale, accusato di essere una sorta di emanazione del M5S e di strumentalizzare i bambini. Secondo Fioravanti, poi, in un incontro andato in scena qualche mese dopo la sua elezione a sindaco, il Comitato gli avrebbe proposto di acquistare i banchi antisismici, facendo addirittura il nome delle ditta da cui acquistarli.
“Dopo che gli ho detto no e ho minacciato di raccontare tutto ai giornali, si è sciolto il giorno dopo” ha concluso Fioravanti il suo racconto a dir poco demenziale. Come abbiamo scritto 2 anni fa, al momento dello scioglimento di quel Comitato, ai suoi componenti andrebbe tributato solamente un meritato e caloroso ringraziamento per quello che hanno fatto dal post terremoto ad allora. Forse Fioravanti non lo sa o finge di non saperlo, ma in quegli anni i rappresentanti del locale Comitato Scuole Sicuro (per altro composto da persone con differenti simpatie politiche, il volergli dare a posteriori una connotazione politica, per screditarlo, è una vera e propria “carognata”) sono stati invitati ad intervenire ad incontri, convegni, dibattiti in tutta Italia, sarebbe lunghissima la lista degli eventi a cui hanno partecipato.
Vale la pena ricordare, per rendere l’idea, l’incontro al Senato per partecipare alla stesura di un disegno di legge su ricostruzione e sicurezza, ma anche la collaborazione con Save the Children, con la delegazione dell’associazione che è venuta ad Ascoli per incontrare i rappresentanti del Comitato che, a loro volta, hanno partecipato a numerosi altri incontri con l’associazione che ha come suo principale scopo la tutela dei bambini. E già semplicemente questo è sufficiente a dimostrare che accusare il Comitato di strumentalizzare i bambini è una vera e propria “bestemmia”, per altro da parte di chi in campagna elettorale ha strumentalizzato i più piccoli in ogni modo.
Quanto ai banchi antisismici, l’innovativo progetto per la sicurezza delle scuole (che appunto prevedeva sensori e banchi antisismici) era stato presentato molto tempo prima che lo stesso Fioravanti venisse eletto. Probabilmente in quell’incontro il primo cittadino non ha capito nulla di quello che gli è stato detto. Di sicuro la sua ricostruzione sullo scioglimento del Comitato rasenta il demenziale. “A noi interessano i fatti concreti nei tempi minimi possibili. Abbiamo deciso di fare un tentativo estremo di dialogo, ben sapendo che ci siamo dati una scadenza e che entro il 5 agosto dovremo prendere decisioni importanti” scrivevano i rappresentanti del Comitato in una nota precedente all’incontro con il sindaco, annunciando l’intenzione di chiudere l’associazione se non ci fossero stati dei fatti nuovi e concreti.
Ed è quello che poi hanno fatto, con estrema coerenza. Un principio che non si può neanche chiedere al primo cittadino di comprendere…
Il “mistero” del project financing: quando un sindaco non conosce neppure gli atti che approva…
Come abbiamo più volte evidenziato e come è stato sottolineato in diversi degli interventi che si sono succeduti nel corso del Consiglio comunale aperto, la principale causa del clamoroso ritardo del Comune di Ascoli sulle scuole, rispetto a tutti gli altri Comuni, è sicuramente il project financing che, già dalla sua presentazione, era chiaro che fosse improponibile perché in contrasto con alcune norme. E’, quindi, gravissima la responsabilità di chi l’ha comunque proposto e portato avanti (il precedente sindaco Castelli), ma non minore è la responsabilità di chi invece ha aspettato un anno prima di accantonarlo definitivamente (il sindaco Fioravanti).
Ancor più se poi quest’ultimo prova a cambiare le carte in tavola. “Devo rimarcare quello che ha detto la consigliera Casini – ha affermato Fioravanti – il project per legge era inammissibile ha detto. Purtroppo è una falsità, il project per legge era ammissibile, forse non era sostenibile per il Comune, ma per legge era ammissibile. Perché diciamo queste cose? Le persone ci ascoltano, noi siamo le istituzioni, le persone credono a quello che diciamo, se diciamo falsità facciamo male alle istituzioni stesse. Il project era ammissibile, il Comune ha deciso di uscire perché con le percentuali aumentava troppo il mutuo delle spese comunali, quindi ha scelto un’altra via”.
A tal proposito, però, c’è la delibera n. 77 del 14 maggio 2020, adottata proprio dal primo cittadino e della sua giunta comunale, che non lascia spazio a dubbi ed interpretazione. Infatti con quella delibera viene bocciato il project financing perché, come si legge nella relazione istruttoria, non ammissibile “ai sensi e per gli effetti dell’articolo 183 comma 15 del D.Lvo 50/2016 e dell’articolo 2 dell’Ordinanza del Commissario Straordinario 47/2018”. Allora delle due l’una, o Fioravanti racconta consapevolmente “panzane” per confondere i cittadini oppure non capisce e non conosce neppure il contenuto degli atti che lui stesso approva.
Difficile capire quale delle sue ipotesi sia la peggiore…