Per cercare di replicare alle accuse di incoerenza il sindaco Fioravanti ha pubblicato sui social un video nel quale afferma di voler fare chiarezza. Ma la toppa è peggio del buco e gli atti ufficiali e il piano d’ambito parlano chiaro e raccontano tutta un’altra storia
Ha atteso quasi una settimana prima di replicare alle accuse. Ma mai come questa volta sarebbe stata meglio per il sindaco Fioravanti continuare a tacere. Perché il video di 4 minuti e 26 secondo nel quale afferma di “voler far chiarezza” sulla vicenda dei rifiuti si è trasformato in uno dei più clamorosi autogol della storia politica del capoluogo piceno, una “figuraccia” di proporzioni incalcolabili per il primo cittadino ascolano che, in qualsiasi altro posto al mondo “civile”, poterebbe a delle inevitabili conseguenze.
Le polemiche per un piano d’ambito che rischia di trasformare il Piceno nell’immondezzaio del centro Italia in realtà erano iniziate immediatamente, già poche ore dopo la sua approvazione (martedì 12 ottobre), con in testa i sindaci di Appignano (Moreschini), Castel di Lama (Bochicchio) e Castorano (Polini) che avevano votato contro. In particolare nel mirino era finito il Comune di Ascoli, che ha votato a favore di quel piano, perché il sindaco Fioravanti negli anni passati aveva addirittura partecipato ai blocchi stradali contro l’utilizzo della discarica Geta e ora, invece, ha votato a favore di un piano che prevede l’utilizzo della vasca 0 (in corso di autorizzazione) da oltre 900 mila metri cubi in quella stessa discarica.
A tal proposito negli ultimi giorni sui social è stato più volte riproposto un post dell’agosto 2018 nel quale Fioravanti, allora presidente del Consiglio comunale, dopo aver partecipato al blocco stradale, annunciava trionfante che “abbiamo dimostrato che il popolo può tornare sovrano del proprio destino”. E proprio l’inevitabile ironia e le accuse di incoerenza che, sulla base di quel vecchio post, gli sono state rivolte, alla fine hanno spinto Fioravanti a replicare. E, come si dice in queste circostanze, la toppa è stata di gran lunga peggiore del buco.
“Voglio fare questo video – afferma il primo cittadino – perché a seguito dell’ultima assemblea Ata dei rifiuti sono state dette e scritte tantissime inesattezze, tante notizie false, infondate, quindi è giusto fare questo video per comunicare la verità ai cittadini che sono molto preoccupati. Nell’ultima assemblea Ata non è stata votata la vasca 0 o la vasca 7 ma è stato votato il piano d’ambito. Noi abbiamo votato il piano per responsabilità, perché all’interno del piano c’è un progetto importante per il biodigestore ma soprattutto perché rischiavamo il commissariamento dell’Ata e un’importante infrazione. Invece l’11 agosto è stata votata la proposta di vasca 0 alla quale noi ci siamo astenuti perché abbiamo proposto la vasca 7 di Relluce, molto più piccola e compatibile con il territorio. Invece molti Comuni hanno votato contro la nostra proposta”.
Semplicemente imbarazzante, viene da sperare che Fioravanti non sappia di cosa sta parlando, che stia recitando il soggetto che qualcun altro gli ha scritto (e il sospetto è legittimo perché nel corso del video più volte sembra che stia leggendo…). Perché l’alternativa è che si sta prendendo gioco degli ascolani, considerandoli così “boccaloni” al punto da poter raccontare qualsiasi amenità. E già solo affermare che nell’ultima assemblea Ata non si è votata la vasca 0 ma il piano d’ambito è una colossale presa in giro. Perché è sicuramente vero che in quell’assemblea si è votato il piano d’ambito ma proprio quel piano prevede, per lo smaltimento dei rifiuti soliti urbani, che venga utilizzata la vasca 0 a Geta in corso di autorizzazione. Ed è lapalissiano che chi ha votato a favore del piano d’ambito (e il Comune di Ascoli, come si può vedere nella foto, ha votato a favore) di fatto ha approvato e votato per l’utilizzo della vasca 0.
“Le chiacchiere se lo porta via il vento, i numeri no – replica con decisione la sindaca di Appignano Sara Moreschini – il piano d’ambito approvato dall’assemblea e votato favorevolmente dal Comune di Ascoli (che detiene il 21,58% delle quote totali dell’assemblea e quindi pesa di più di altri) prevede: per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani una discarica nella valle del Bretta, attualmente di proprietà della ditta Geta; per il trattamento dei rifiuti indifferenziati un Tmb che può trattare 80.000 tonnellate di rifiuti quando la nostra provincia ne produce 30.000 e che quindi prevede chiaramente l’arrivo di rifiuti da altre province; un nuovo impianto di biodigestore a Relluce”.
D’altra parte gli atti ufficiali parlano chiaro e non lasciano spazio a dubbi ed interpretazioni. Il piano d’ambito adottato con deliberazione n. 13 del 12 ottobre 2021 (con il voto favorevole del Comune di Ascoli) prevede la realizzazione della vasca 0 nella discarica Geta, come è riportato chiaramente già nell’indice del piano stesso. A pag. 169 e 170, poi, vengono descritte le caratteristiche di quella vasca di nuova realizzazione, mentre a pag 176 del piano si legge: “sulla base delle citate tali preliminari verifiche l’orientamento dell’assemblea è stato quello di individuare quale futuro sito per l’abbancamento dei rifiuti non altrimenti valorizzabili quello della cosiddetta vasca 0 in località Alto Bretta in Comune di Ascoli Piceno (titolarità Geta srl)”.
Il punto è chiarissimo, chi ha votato a favore del piano d’ambito così come è stato proposto ha votato a favore della vasca 0 di Geta da 900 mila metri cubi. E tra questi c’è, appunto, il Comune di Ascoli, in palese ed evidente contraddizione con la posizione espressa dal suo sindaco anni fa. Ma c’è di più. Come sottolinea il sindaco di Castel di Lama Bochicchio “l’11 agosto il Comune di Ascoli e di San Benedetto si accordano per indicare come discarica d’ambito la vasca 0. L’accordo prevede che nella vasca 0 non si abbancheranno rifiuti pericolosi, che verrà rimessa in ordine la viabilità e che si dovrà provvedere all’immediata messa in sicurezza della ipgi”.
Per altro la lettera con cui si comunica al presidente dell’Assemblea territoriale Ato 5 di Ascoli l’accordo tra i due Comuni sulla vasca 0 è firmata dai due sindaci, quindi dallo stesso Fioravanti. E’ vero che poi l’11 agosto il Comune di Ascoli in merito all’indirizzo della vasca 0 come discarica d’ambito il Comune di Ascoli poi si astiene. Ma nell’assemblea del 12 ottobre ha votato a favore.
Non solo, come ricorda ancora una volta il sindaco Bochicchio in quell’assemblea il Comune di Ascoli ha votato contro l’emendamento proposto dal sindaco di Acquaviva Rosetti (che quindi è stato bocciato) “che chiedeva di togliere dal piano la vasca 0 sostituendola con il sormonto della vasca 3 di Geta e di dimensioni 10 volte inferiori”. Quindi non solo il Comune di Ascoli non si è mai opposto ed ha votato a favore ma ha anche respinto ogni proposta che togliesse dal piano la vasca 0. Anzi, come ricorda sempre Bochicchio “il Comune di Ascoli, tramite la sua partecipata Ascoli Servizi Comunali, diventerà proprietario del 50% della vasca 0 in quanto l’accordo tra Rete d’imprese prevede che Picenambiente Spa ceda il 50% delle sua partecipazione proprio ad Ascoli Servizi Comunali”.
“La mia posizione è sempre quella da anni, facevo battaglie sui rifiuti, ho bloccato anche i camion e continuerò a fare questa battaglia” afferma nel video il sindaco Fioravanti. Che, quindi, se fosse coerente e se davvero fosse realmente convinto di quanto racconta nei prossimi giorni dovrebbe tornare a protestare in strada e fare blocchi stradali contro un provvedimento da lui stesso (insieme ad altri Comuni) deliberato. Surreale solo a pensarci. D’altra parte, però, dopo questa imbarazzante “figuraccia” dal primo cittadino ascolano possiamo davvero aspettarci di tutto…