Il finanziamento annunciato non c’è, la sicurezza della scuola primaria Sant’Agostino può attendere…
La delibera 181 settembre 2020 aveva svelato le precarie condizioni della scuola per la quale il Comune aveva chiesto un finanziamento di 2 milioni di euro. Nei giorni scorsi l’attesa annuncio, clamorosamente smentito, però, dai decreti di febbraio e di agosto del ministero…
Del progetto per la messa in sicurezza (miglioramento sismico) della scuola primaria Sant’Agostino, con la relativa richiesta di finanziamento presentata, tra perplessità di vario tipo, dal Comune esattamente un anno fa, si erano perse le tracce. Poi, all’improvviso, nei giorni scorsi l’atteso annuncio. Secondo quanto riportato da un quotidiano locale il ministero dell’interno avrebbe finalmente sbloccato il finanziamento pari a 2 milioni di euro per la scuola Sant’Agostino. “A confermarlo è lo stesso sindaco Fioravanti che sta seguendo direttamente il programma di interventi sulle scuole in stretto raccordo con il dirigente Galanti” si legge nell’articolo.
Una notizia sicuramente molto positiva che, a prescindere da tutto il resto, dovrebbe essere accolta con piacere. Peccato, però, che come al solito purtroppo la realtà è completamente differente. Perchè, come vedremo, il finanziamento per la scuola ascolana al momento sicuramente non c’è. E, quel che è peggio, non c’è alcuna certezza che ci possa essere il prossimo anno (nel 2022 per intenderci). Quello che invece è certo e indiscutibile è che siamo di fronte all’ennesima vicenda a dir poco controversa, che ha sollevato dubbi e perplessità sin dall’inizio, tra i soliti gravi ritardi da parte dell’amministrazione comunale, la tradizionale incapacità di programmare, con i conseguenti interventi “pasticciati” all’ultimo minuto, e la consueta scarsissima trasparenza.
Eravamo stati facili profeti un anno fa, quando era stata approvata la delibera per la richiesta di finanziamento (e, come al solito, gran parte dell’informazione locale vaneggiava su un improbabile rapido avvio dei lavori), nel sostenere che l’intervento alla scuola Sant’Agostino si candidava a diventare l’ennesima surreale “telenovela”. Che rischia di accompagnarci per diversi anni ancora. In ogni caso già allora gli atti comunali dimostravano in maniera inequivocabile come sindaco e assessori fossero pienamente consapevoli che quella scuola fosse a rischio, non fosse sicura. Eppure non avevano fatto per evitare di esporre alunni, insegnanti e personale scolastico ad un inaccettabile rischio.
Ancora una volta il problema è nato a causa degli errori commessi dal precedente sindaco Castelli nel post terremoto che hanno determinato che la scuola primaria Sant’Agostino non rientrasse tra quelle finanziate dalle ordinanze del commissario straordinario del sisma, pur risultando in condizioni a dir poco precarie. Come è stato confermato dalla delibera n. 181 del 14 settembre 2020, nella quale viene svelato come la verifica di vulnerabilità sismica ha evidenziato criticità che rendono a rischio la struttura, con “presenza di bucature condizionanti già la statica dell’edificio” e “l’assenza di alcuni setti murari o martelli di muratura che non garantisce all’edificio un comportamento scatolare sismo resistente”.
Quella delibera evidenziava, poi, che l’amministrazione comunale, non potendo utilizzare per l’intervento i fondi stanziati dalle ordinanze post sisma, aveva pensato di sfruttare l’opportunità data dal bando del 5 agosto 2020, in attuazione delle disposizioni previste dal comma 139 dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2018 n. 145, che tra le altre cose prevede finanziamenti per “la messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolasti, di proprietà dell’ente”. Una vera e propria corsa contro il tempo, però, visto che i termini per la presentazione della richiesta di contributo scadevano esattamente il giorno successivo (15 settembre), con l’ulteriore ostacolo relativo al fatto che la richiesta stessa doveva riferirsi ad opere inserite in uno strumento programmatorio (come il piano annuale o triennale delle opere pubbliche). Con insolita prontezza e rapidità, il Comune era però miracolosamente riuscito a compiere in tempo i passi giusti.
L’8 settembre (delibera n. 175) l’intervento in questione era stato inserito nel bilancio di previsione, nel Dup e nel programma triennale dei lavori pubblici, il giorno successivo (determina n. 2120) la progettazione dell’opera era stata affidata (con affidamento diretto giustificato dall’urgenza) all’Ap Studio 17 srl, per una spesa di poco superiore ai 60 mila euro. Poi l’autentico miracolo, con quella società che, incredibilmente, in appena 3 giorni era riuscita a redigere e presentare il progetto definitivo (la delibera m. 185 non lascia dubbi, il 12 settembre è stato consegnato al Comune il progetto stesso), composto da 34 interminabili e complicatissimi elaborati tecnici che, a meno che non si è dotati di chissà quali capacità, solo per compilarli dovrebbero portar via ore e ore di lavoro.
Per altro se si pensa che per progetti simili per altre scuole, solitamente l’amministrazione comunale impiega mesi, a volte anche più di un anno, per predisporre il progetto definitivo, è chiaro che siamo di fronte ad un’impresa sovrumana che non può non sollevare qualche perplessità. In ogni caso, dubbi a parte alla fine la richiesta di finanziamento è stata presentata nei tempi previsti e, da quel momento, è iniziata l’attesa, fino ai giorni senza che si sapesse più nulla, nel più totale silenzio da parte del sindaco e del Comune. Eppure nei mesi scorsi qualcosa di molto importante è accaduto.
Il 23 febbraio 2021, ad esempio, con decreto del Dipartimento degli Affari interni e territoriali del ministero dell’interno di concerto con il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, sono state rese note le richieste di contributo ammissibili e quelle non ammissibili (art. 1). Ed è subito importante sottolineare che “ammissibile” non vuole in alcun modo dire che automaticamente quella richiesta viene poi concretamente finanziata ma, semplicemente, che viene inserita nella graduatoria nella quale, poi, sulla base di determinati requisiti e dell’attribuzione di determinati punteggi, vengono scelte quelle che verranno finanziate, fino all’esaurimento dei fondi stanziati per il bando (poco meno di 2 miliardi di euro per il 2021).
Infatti le richieste giudicate ammissibili complessivamente sono state ben 8.176 (tra cui 400 da Comuni delle Marche) e per finanziare tutti quei progetti sarebbe servito uno stanziamento 10 volte superiore. Così il successivo art. 2 del decreto del 23 febbraio indica (allegato 3) i Comuni che in concreto potranno beneficiare del finanziamento. Complessivamente poco meno di 3 mila, tra cui anche 81 Comuni delle Marche. Tra questi, però, non c’è il progetto per la scuola Sant’Agostino del Comune di Ascoli che risulta tra gli ammissibili ma non tra quelli che sono stati finanziati (nella provincia di Ascoli sono 7 i progetti concretamente finanziati, quelli dei Comuni di Ripatransone, Maltignano, Offida, Rotella, Spinetoli, Grottammare e Montalto Marche).
Il 25 agosto scorso, poi, un nuovo decreto dei due Dipartimenti, ha aggiunto alla dotazione per il 2021 ulteriori 750 milioni di euro, indicando altri Comuni che in concreto hanno ottenuto il finanziamento (e non c’è quello di Ascoli), ed ha aumentato anche la disponibilità di fondi per il 2022, ora superiore ai 2 miliardi di euro (come si legge nel comunicato stampa del 6 settembre scorso del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali). Che, sempre sulla base di determinati parametri e punteggi, verranno assegnati a circa la metà degli 5 mila progetti giudicati ammissibili ma che non sono stati finanziati con i fondi disponibili per il 2021. Che tra questi ci possa essere anche l’intervento di messa in sicurezza della scuola Sant’Agostino al momento è semplicemente un auspicio, nulla di più.
Se poi diventerà realtà, come ovviamente ci auguriamo, i fondi stessi non arriveranno prima della primavera-estate 2022, quindi bisognerà comunque aspettare ancora a lungo prima di sapere se gli eventuali lavori per la sicurezza potranno realmente partire. D’altra parte, però, nel meraviglioso mondo di Ugualos abbiamo visto che la sicurezza delle scuole (e quindi del personale scolastico e degli alunni) può aspettare, non c’è alcuna fretta…